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Sony sviluppa una piattaforma per proiettori portatili, da integrare anche in smartphone e tablet

20 Febbraio 2014 6


Sony ha annunciato un nuovo modulo per pico proiettori, con la finalità di creare una base hardware da proporre a tutti i produttori che vorranno realizzare un prodotto in proprio, partendo da una base consolidata. I pico proiettori sono quella particolare tipologia di prodotti "a misura di mano", potremmo dire, date le ridottissime dimensioni. La soluzione di Sony sarà indirizzata non solo ai proiettori veri e propri, ma anche a smartphone e tablet, che potranno quindi espandere le loro funzionalità.

Il modulo è composto da una sorgente luminosa Laser, abbinata ad uno specchio MEMS (Micro Electro Mechanical Systems). Sono inoltre integrate anche tutte le componenti elettroniche essenziali, quali il processore video e la sezione deputata a pilotare l'emissione del Laser. Il fascio luminoso, emesso per l'appunto dalla sorgente Laser, viene riflesso dallo specchio MEMS, che provvede a ricreare l'immagine da proiettare. Al processore video spetta il compito di controllare queste componenti con la massima precisione, assicurando un'immagine composta da 1920 x 720 pixel. Questa inusuale risoluzione adotta pixel non quadrati, bensì rettangolari, ottenendo comunque un formato 16:9.


La messa a fuoco è garantita indipendentemente dalla distanza di proiezione: il modulo permette di ottenere uno schermo da 40" a circa 1 metro di distanza, oppure circa 120" da 3 metri. Sony è anche riuscita a limitare il cosiddetto "speckle noise", un particolare effetto creato dalla reciproca interferenza data dalla somma delle lunghezza d'onda dei Laser: il fenomeno si manifesta a video come "rumore", una sorta di grana. Completano la dotazione lo spazio colore ampio, l'elevato rapporto di contrasto ed il circuito di correzione geometrica, che corregge la deformazione trapezoidale, causata da un non corretto allineamento tra il proiettore e la superficie utilizzata come schermo.

Sony ha intenzione di evolvere ancora questa tecnologia, aumentando la luminosità e diminuendo ulteriormente le dimensioni (che attualmente ammontano a 52,5 x 63 x 7,2mm)


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Commenti

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io sono nappo

mah secondo me la soglia per il 2020 da raggiungere per quanto riguarda gli smartphone sarà 1000 ppi.
comunque visto che tra un meno 300 e un 320-340 ppi c'è una differenza abissale e tra un 320-340 e un 440 non si vede molta differenza, secondo me arrivati a 700 qualcosa di diverso ci dovrà pur essere, e comunque, se non stessero per arrivare i 2k verso la fine dell'anno, gli schermi hd su dispositivi da 200 euro li vedevi per dentro il binocolo :D
quando il 2k sarà abbastanza diffuso (montato su più di una 20ntina di smartphone e phablet) comincerai a vedere già prodotti con schermo hd a 129-149 euro di listino, in italia.

alystra

Eh si. Questa e una tecnologia promettente però dobbiamo aspettare ancora un po per la miniaturizzazione della componentistica. Gia mi immagino che entro 2018 - 2020 faranno tendenza i tablet e i modelli smartphone flessibili dotati di schermi OLED con densità di 800+ ppi e pico proiettori LASER.

€do

sarebbe proprio interessante

Giuseppe Di Stefano

Sony siete grandi

Lander

potrebbe essere implementata in una cover esterna. E avresti ancora circa 6/7x8/10 cm da usare per la batteria, che non sarebbe male. Dopotutto credo che sia una funzione che non si usa spessissimo: se serve, attacchi la cover.

ErCipolla

E' da un pezzo che aspetto che questa tecnologia venga introdotta negli smartphone, da quando vidi il Galaxy Beam (che era una ciofeca, ma era comunque un primo passo).

Con questo modulo con lo spessore ci siamo, ma una superficie di 5x6 cm è ancora eccessiva, anche se tecnicamente montabile sugli smartphone odierni non rimarrebbe più spazio per la batteria. Ma è un inizio, io ci spero :D

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