13 Settembre 2014
Circa un mese fa avevamo riportato un'indiscrezione riguardante Pioneer, un marchio storico nel mercato dell'elettronica consumer. Secondo latitata nipponica Nikkei, il produttore giapponese stava valutando l'uscita dal mercato audio/video, con l'intenzione di cedere la propria divisione a terzi. Le motivazioni indicate, a supporto di una così drastica decisione, consistono negli scarsi profitti: nel corso del 2013, infatti, Pioneer ha generato circa il 20% del fatturato, tramite i prodotti audio/video (che comprendono sistemi home cinema, lettori Blu-ray eccetera). A fronte di vendite per 108 miliardi di Yen, però, si sono registrati ricavi per soli 100 milioni.
A risultare fondamentali, per Pioneer, sono ormai settori completamente diversi, quali i prodotti indirizzati ai disk jockey (grazie ai margini molto più elevati) e soprattutto i dispositivi per auto, un segmento che non solo genera ben il 70% del fatturato, ma che si prevede in fortissima crescita, nei prossimi anni. L'intenzione, dunque, sarebbe quella di concentrarsi proprio su questi segmenti.
Grazie a Reuters apprendiamo che i rumor erano fondati: Pioneer ha siglato un accorso per cedere la divisione audio-video al fondo Baring Private Equity Asia, con sede ad Hong Kong, ed alla rivale Onkyo. Baring acquisirà la quota di maggioranza, col 51% delle azioni di Pioneer Home Electronics Corp., mentre il restante 49% sarà attribuito di comune accordo tra le tre parti in causa. L'operazione dovrebbe andare in porto entro la fine di Agosto. Il marchio Pioneer continuerà ad esistere, mentre, ovviamente cambierà la produzione, che verrà portata avanti insieme a quella dei prodotti Onkyo (anche per quanto riguarda la ricerca e sviluppo).
Aggiornamento: Pioneer ci ha comunicato alcune precisazioni, rispetto alle informazioni fornite da Reuters. Le abbiamo riportate qui.
Commenti
Sperem...
Dovrebbero essere escluse dalla cessione.
Per le autoradio?
quando ce stanno li sordi de mezzo!! non c'e sta niente che tiene!
Io ho un Pioneer a casa come sintoampli. La "fusione" con Onkyo comunque mi rassicura, essendo una grande azienda dello stesso ramo.