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TV OLED Sony KD-65A1: la nostra Recensione

12 Maggio 2017 339

Il 2017 è sicuramente un anno molto importante per la tecnologia OLED. Nel corso dei prossimi mesi giungeranno infatti sul mercato numerosi TV realizzati con questa tecnologia. La disponibilità di prodotti è dunque destinata ad aumentare notevolmente rispetto al 2016. Tra le novità più interessanti c'è sicuramente la serie A1 di Sony, gli OLED presentati al CES 2017 e che hanno immediatamente catturato l'interesse del pubblico per via del design e di alcune soluzioni proprietarie (come la gestione dell'audio). La dotazione è molto ampia, un fatto del resto consueto per i televisori realizzati dal marchio giapponese. Troviamo tutto l'essenziale per evitare di incappare in una rapida obsolescenza: Android TV, compatibilità con tutti gli ultimi standard disponibili e ampio supporto a HDR.

Ovviamente la domanda che tutti si pongono è la seguente: quanto del "DNA" Sony è presente nella serie A1? L'elettronica e le soluzioni proprietarie sono in grado di fare la differenza rispetto agli altri TV OLED? I pannelli di nuova generazione sono riusciti ad eliminare i difetti presenti sugli OLED 2016? La risposta a questa e ad altre domande è contenuta nella recensione che vi andiamo a presentare.

Per facilitare la fruizione dell'articolo abbiamo suddiviso la recensione in capitoli. Cliccate sui link qui sotto per saltare direttamente al capitolo corrispondente:

Caratteristiche tecniche e dotazione

I TV OLED A1 di Sony costituiscono la prima vera serie di OLED realizzata dal colosso nipponico. Se si esclude il modelli XEL-1, un 11" con risoluzione pari a 960 x 540 pixel, non era mai stata commercializzata una gamma completa di TV OLED. A comporre la serie A1 sono tre modelli: 55", 65" e 77". Tutti utilizzano un pannello Ultra HD prodotto da LG (sono i nuovi esemplari del 2017). Il TV che abbiamo testato è il KD-65A1 (65"). Partiamo dall'elemento che salta immediatamente all'occhio: il design. Le linee progettate da Sony sono minimaliste ed eleganti. Il frontale è privo di qualsivoglia elemento che possa distrarre lo spettatore. Le uniche eccezioni sono costituite dal LED di stato, posto in basso al centro (e assolutamente non invasivo) e dal logo Sony, collocato nell'angolo in basso a sinistra. Quest'ultimo risulta appena visibile e difficilmente si nota se non si è già a conoscenza della sua presenza.

Complessivamente l'aspetto è quella di una sorta di grande cornice digitale dai bordi molto sottili (lo spessore è di soli 5 mm, quello di tutto il pannello è di 7,8 mm). La solidità e la cura costruttiva trovano conferme in particolari come il bordo, realizzato con una finitura metallica color canna di fucile. La base di appoggio è decisamente inusuale. La parte anteriore poggia su due supporti in gomma posti direttamente a filo del pannello. Il supporto vero e proprio è invece presente sul retro. Si tratta di un elemento centrale (rivestito da un coperchio in tessuto, simile a quello che si trova sui diffusori acustici) che contiene il subwoofer, tutti gli ingressi e a cui va agganciata una parte metallica (piuttosto massiccia e pesante) che funge da appoggio e da contrappeso. Anche in questo caso l'aspetto è simile a quello di una grande cornice, con il TV leggermente inclinato verso il retro. L'angolazione è fissa: una piccola staffa in metallo fissa la base al corpo del TV per evitare chiusure involontarie. Un aspetto da tenere in considerazione è anche l'ingombro: il TV richiede una profondità di almeno circa 34 cm. A dispetto di quello che si potrebbe pensare osservando questa peculiare soluzione, la serie A1 si può installare anche a parete. E' sufficiente non montare la parte metallica della base e richiudere il supporto centrale (è presente un meccanismo per il blocco). Sarà proprio questo elemento a sostituire la canonica staffa da muro.

Il risultato è complessivamente molto ben riuscito e sicuramente in grado di appagare l'occhio. La collocazione naturale dei TV è evidentemente su un piano, preferibilmente (ma non necessariamente) posto un po' più in basso rispetto agli occhi dello spettatore, in modo da poter sfruttare la leggera inclinazione del TV. Se si deve installare il televisore a ridosso di una parete, consigliamo di predisporre preventivamente tutti i cavi necessari per collegare le sorgenti. L'unica limitazione legata al design consiste infatti nell'accessibilità dei connettori, posti sul retro e lungo il bordo inferiore della base. Per i dispositivi USB è invece presente anche una porta sul lato dello stesso supporto, celata da uno sportellino in plastica. Anche in questo caso l'accessibilità non è eccezionale (il supporto centrale è comunque piuttosto distante dai bordi del TV), però è possibile utilizzarla anche senza dover effettuare complicati spostamenti e senza troppe difficoltà.

La sezione audio è uno dei tratti distintivi di questo prodotto. Abbiamo infatti menzionato il subwoofer posteriore ma non gli speaker, apparentemente assenti sia sui lati sia lungo il bordo inferiore. Ovviamente è possibile riprodurre i suoni senza sistemi separati. Sony ha infatti utilizzato la tecnologia Acoustic Surface, un sistema particolare che ha contribuito alla pulizia del design. Il funzionamento di questa soluzione verrà spiegato nel capitolo successivo. L'elettronica è stata sviluppata internamente. Il processore e varie elaborazioni sono in comune con la serie ZD9, l'attuale top di gamma LCD dotata della sofisticata retroilluminazione Backlight Master Drive. A gestire tutte le ottimizzazioni relative alla qualità delle immagini è il processore 4K HDR X1 Extreme. Come di consueto sono presenti varie tecnologie che si prefiggono lo scopo di migliorare la qualità video. La prima è la rimasterizzazione HDR "object-based". Il processore analizza l'immagine in ciascuna scena e corregge colori e contrasto per ogni singolo oggetto, in modo da ottimizzare il quadro complessivo. La stessa tecnologia viene anche impiegata per elaborare i contenuti SDR (Standard Dynamic Range) e convertirli in HDR (si applica una sorta di upscaling).

Con il Super Bit Mapping 4K HDR vengono invece ricreate transizioni più morbide, uniformi e precise tra le sfumature di colore. Il processore analizza le sorgenti a 8-bit (in Full HD) o a 10-bit (Ultra HD) e visualizza poi i colori con una gradazione a 14-bit. Sulla carta è quindi possibile visualizzare un numero di livelli di colore molto superiore (per maggiori dettagli consigliamo di leggere l'articolo sull'utilità dei pannelli a 10-bit). Il nuovo processore è inoltre dotato di un doppio database per upscaling e riduzione del rumore. I TV ricorrono ad una serie di pattern d'immagine sia per portare i contenuti SD, HD o Full HD alla risoluzione Ultra HD, sia per rimuovere il rumore video indesiderato. A completare il quadro sono le tecnologie Triluminos (ottimizza la riproduzione dei colori) e 4K X-Reality Pro (migliora il livello di dettaglio). Ovviamente non mancano gli ingressi HDMI 2.0a con HDCP 2.2 (solo il 2 e il 3 supportano la risoluzione Ultra HD a 60fps con HDR) e la compatibilità con HDR10. Con un aggiornamento firmware arriverà anche il supporto a Dolby Vision e HLG (Hybrid Log-Gamma).

A gestire tutte le funzionalità "smart" è un processore quad-core MediaTek MT5891. La piattaforma Smart TV utilizza Android TV in versione 6.0.1 e offre l'accesso a vari servizi e applicazioni (ne parleremo approfonditamente in un capitolo dedicato). La connettività comprendere il Bluetooth e il Wi-Fi. Il media-player integrato supporta numerose tipologie di file. I formati compatibili sono i seguenti:


Sono inoltre supportati i file system FAT16, FAT32, exFAT e NTFS, HEVC e VP9. I sintonizzatori DVB-T2 e DVB-S2 permettono di ricevere trasmissioni a risoluzione Ultra HD sul digitale terrestre e sul satellite (il TV è anche compatibile con le trasmissioni tivùsat UHD). I programmi TV possono anche essere registrati su hard disk USB. La compensazione del moto viene gestita tramite il Motionflow XR. Le impostazioni a disposizione dell'utente offrono quattro possibilità: Standard, Fluido, Personale e TrueCinema (rispetto agli LCD manca dunque l'impostazione Nitido). Standard utilizza l'interpolazione dei frame con una certa moderazione. Fluido incrementa l'intervento e rende più evidente sia la natura artificiosa dell'elaborazione (si genera in modo più evidente il cosiddetto effetto soap opera) sia gli artefatti. Personale permette di regolare in maniera indipendente fluidità e nitidezza. Quest'ultimo parametro, se settato al massimo, applica il Black Frame Insertion (BFI), cioè l'inserimento di un fotogramma nero al fine di ridurre il motion blur. TrueCinema, invece, mira a preservare la naturale fluidità sui contenuti cinematografici.


Il telecomando è molto simile a quello dei TV della gamma 2016. La base è praticamente identica: sul lato superiore troviamo una copertura in gomma. Sono presenti i tasti per accedere Netflix e Google Play e il microfono per i comandi vocali. I cambiamenti riguardano principalmente l'ergonomia. La croce direzionale è ora in rilievo ed è più semplice trovarla al tatto. Anche alcuni pulsanti, come ad esempio quelli collocati sul fondo, sono ora in rilievo e non più semplicemente indicati da una sottile striscia di gomma. L'ultima differenza la si può notare osservando il tasto per l'attivazione del microfono, ora contrassegnato con il colore bianco. Rispetto alle unità fornite con i modelli di fascia bassa, il telecomando del TV OLED Sony presenta un retro con finitura metallica

Il TV OLED KD-65A1 viene proposto con un listino di 5.499 Euro.

La tecnologia Acoustic Surface

La tecnologia Acoustic Surface non contribuisce unicamente alla riproduzione dei suoni. Anche il design del TV è direttamente legato a questa soluzione proprietaria. L'aspetto estremamente pulito del frontale è infatti dovuto all'assenza di speaker veri e propri. L'audio viene diffuso seguendo un principio già visto su altre tipologie di dispositivi e qui al debutto sui TV. L'idea è la stessa che troviamo su alcuni speaker wireless. Sul retro del TV, nascosti da una fascia orizzontale, sono celati quattro trasduttori (anche se sarebbe meglio chiamarli attuatori), due per ciascun lato (li potete vedere nella foto posta poco sotto, mostrati da Gavin McCarron, Technical Marketing & Product Planning Manager presso Sony Europe). Questi elementi vengono azionati per far vibrare lo schermo.

Di fatto è proprio quello che avviene con i prodotti che diffondono la musica facendo vibrare la superficie su cui poggiano. I TV OLED permettono di applicare questa tecnologia per via della struttura semplificata. Non è infatti presente una retroilluminazione (i pixel emettono luce propria) che renderebbe sostanzialmente impossibile gestirne il funzionamento (le vibrazioni dovrebbero attraversare troppi strati per raggiungere lo schermo).

I suoni vengono quindi emessi direttamente dal pannello stesso, garantendo alcuni benefici che elencheremo parlando delle prestazioni. Posando la mano sullo schermo si possono distintamente avvertire le vibrazioni. L'occhio non è invece in grado di notare alcun effetto, motivo per cui non vi sono ricadute sulla qualità delle immagini. L'erogazione è pari a 10W x 2 più altri 10W per il subwoofer sul retro.

A completare la dotazione sono quattro tecnologie per l'elaborazione dell'audio: ClearAudio+, Digital Sound Enhancement Engine (DSEE), Clear Phase e S-Force Front Surround. ClearAudio+ ottimizza l'audio del TV per incrementare il coinvolgimento dello spettatore. S-Force Front Surround si prefigge uno scopo simile: imita il modo in cui il cervello interpreta le fonti audio, ricreando l'effetto di un sistema surround virtuale. DSEE opera sulle sorgenti audio compresse, come ad esempio i video disponibili in streaming. Il suo scopo è ripristinare parte delle frequenze andate perdute durante la compressione. Clear Phase, infine, analizza e compensa le impressioni nella risposta del sistema audio.

Le misure e i consigli per regolare la TV

I menu del TV Sony non presentano novità sostanziali rispetto alla gamma 2016. I controlli a disposizione offrono un buon numero di regolazioni. Tra le modalità video presenti la più corretta è la "Cinema Pro" ma si può utilizzare anche la "Cinema Casa" se si desidera un'impostazione orientata alla visione in ambienti più luminosi e più "spinta" per quanto riguarda i colori e la brillantezza delle immagini. L'accesso rapido alle principali impostazioni avviene tramite l'Action Menu, collocato sopra la croce direzionale. Premendolo si accede ad un menu visualizzato in alto a sinistra. Selezionando "Immagine" si apre una finestra lungo il lato destro. Le voci presenti consentono di selezionare la modalità video, regolare colore e luminosità, abilitare il sensore luce ambiente e accedere alle impostazioni avanzate.

Nel menu avanzato si trovano le regolazioni per tutti i principali parametri e anche i settaggi per il Motionflow, il Reality Creation e il Mastered in 4K (anche se l'avvento degli Ultra HD Blu-ray rende questi dischi solo marginalmente utili). Per i nostri test abbiamo utilizzato una X-Rite i1Display Pro e Calman 5.7 Ultimate. In condizioni di fabbrica il TV mostra un eccesso di blu e rosso (e una leggera mancanza di verde) sulla scala dei grigi. Il comportamento è comunque abbastanza buono, con un DeltaE, l'errore rispetto al risultato ottimale, che si attesta ad un massimo di 6 (l'occhio umano non è in grado di cogliere differenze sotto il 3). Il gamma ha un andamento piuttosto lineare ed un valore medio di 2,45 (il riferimento, per la visione in ambiente oscurato, è 2.4).

La luminosità è elevata: a seconda di come si impostano le regolazioni (uno dei parametri principali è l'X-tended Dynamic Range) si può variare da circa 100 a 300 cd/m2 - nits. I livelli più elevati sono utili per la visione diurna, mentre l'impostazione Basso di X-tended Dynamic Range è utile soprattutto per la visione notturna. In queste condizioni si riesce ad ottenere una luminosità di circa 120 cd/m2 - nits (generalmente il nostro riferimento) senza praticamente incappare nell'ABL (Automatic Brightness Limiter. Questo sistema (presente anche sui Plasma) limita la massima luminosità quando si visualizzano immagini ad alto APL (Average Picture Level: quando l'immagine tende a contenere più elementi luminosi rispetto a quelli scuri, in sostanza; un esempio è una schermata bianca). Può quindi capitare di scorgere fluttuazioni durante il passaggio da scene più scure a scene molto luminose. Con la suddetta impostazione abbiamo notato che l'ABL tende a non intervenire se non in sporadiche occasioni.

Misure a condizioni di fabbrica

I colori vengono riprodotti con una buona precisione. Con l'eccezione del bianco (che risente ovviamente di un bilanciamento perfettibile), non si riscontrano errori che possano risultare effettivamente facilmente visibili ad occhio nudo. Il DeltaE si attesta a circa 3 per il ciano, mentre tutti gli altri primari e secondari sono riprodotti con una maggiore accuratezza. Dopo aver regolato a dovere contrasto e luminosità, abbiamo iniziato con la taratura vera e propria.

TV tarata in SDR

Il gamma si può regolare alzandolo o abbassandolo ed è possibile eseguire il bilanciamento del bianco a 2 o 10 punti. Per ottenere ottimi risultati è sufficiente agire su due punti, abbassando rosso e blu sulle alte luci. Per migliorare ulteriormente la resa a video abbiamo poi provveduto ad affinare ulteriormente la calibrazione con i controlli a 10 punti, intervenendo dove un pizzico di precisione in più non avrebbe guastato. Il risultato è eccellente: il TV ha mostrato un andamento estremamente lineare con un gamma medio di 2,39 e praticamente nessuno scostamento significativo. Sul bilanciamento del bianco il DeltaE medio è sceso a 0,4 con un massimo di 0,8, ben al di sotto della soglia critica.

Misure a condizioni di fabbrica in HDR

Come gli altri TV Sony usciti nel recente passato, anche A1 non è dotato di un CMS, ovvero un sistema per la regolazione dei colori. Fortunatamente si riescono ad ottenere ottimi risultati agendo solo sul bilanciamento del bianco. Sia i primari sia i secondari vengono visualizzati in maniera naturale e non di discostano molto dal riferimento. Ottima anche la gestione dei vari livelli di saturazione intermedi (dal 20% all'80%): KD-65A1 raggiunge livelli di precisione che non si vedono spesso. Il DeltaE supera di poco i 2 per rosso e magenta. Ci permettiamo comunque un piccolo consiglio: Sony dovrebbe inserire un CMS completo su prodotti di questo livello. Come abbiamo appena riportato non è necessario per ottenere ottimi risultati, ma permetterebbe di limare anche le piccole e risulterebbe magari utile in circostanze più particolari (quando, vuoi per via delle sorgenti collegate o dell'ambiente, ottenere un quadro altrettanto buono con meno controlli diviene più ostico).

Ovviamente il livello del nero è quello che ormai abbiamo imparato ad associare ai TV OLED. I pixel si possono spegnere per raggiungere un livello sostanzialmente non più misurabile. Ne consegue un rapporto di contrasto elevatissimo (praticamente infinito) che risulta immediatamente evidente per l'occhio.

TV tarata in HDR

Passiamo quindi a HDR. Con la taratura di fabbrica notiamo un eccesso di blu sulle alte luci. Il verde è invece un po' più scarso del necessario. Il TV riesce a rappresentare la curva EOTF (Electro-Optical Transfer Function) con notevole precisione, discostandosi solo in prossimità del suo picco di luminosità. In HDR si possono superare le 700 cd/m2 - nits, anche se per ottenere valori così elevati bisogna selezionare le modalità video meno corrette. Lo spazio colore DCI-P3 risulta ben coperto (siamo ad oltre il 96%), mentre per quanto riguarda l'accuratezza abbiamo registrato un DeltaE massimo superiore a 6.

Anche per HDR abbiamo regolato il bilanciamento del bianco prima a 2 e poi a 10 punti (dove serviva), ottenendo risultati praticamente eccellenti. L'unica eccezione è il 70% della scala dei grigi, dove una gestione non perfetta della luminanza porta ad avere un DeltaE di 4. Si tratta comunque di una piccola pecca che non inficia il quadro e che va valutata alla luce degli altri dati. Il DeltaE di tutti gli altri punti di misurazione è inferiore a 1. I colori vengono riprodotti con un'ottima precisione. Una volta calibrato, il TV A1 copre circa il 71% del Rec.2020 e mantiene oltre il 96% del DCI-P3. Il picco di luminosità, a TV tarata, è di circa 640 - 680 cd/m2 - nits.

Abbiamo inoltre misurato anche le prestazioni con le immagini in rapido movimento, da sempre un tallone d'Achille per i TV OLED. I televisori di questo tipo vengono infatti gestiti con un metodo denominato "sample& hold". I pixel rimangono accesi durante il passaggio da un fotogramma e l'altro, causando una maggiore percezione di motion blur (le immagini risultano meno definite:per maggiori informazioni vi rimandiamo a questo articolo). Senza l'ausilio del Motionflow vengono riprodotte circa 350-400 linee di dettaglio. Con Motionflow attivo si possono raggiungere circa 800 linee, un risultato superiore a quello che avevamo riscontrato su altri TV OLED. La bontà della tecnologia Sony è del resto nota, poiché presente da anni su TV e proiettori. In teoria sarebbe possibile andare anche oltre questo livello, inserendo il Black Frame Insertion (modalità Personale e parametro Nitidezza al massimo). Dopo aver testato questa possibilità ci sentiamo però di sconsigliarla. Il TV subisce un vistoso calo della luminosità e compare il "flickering", ovvero una perdita di stabilità dell'immagine (dovuta all'inserimento dei fotogrammi neri) che risulta tendenzialmente fastidiosa e affaticante per gli occhi.

La Smart TV

Come abbiamo già menzionato, la versione di Android TV in uso sui TV A1 è la 6.0.1. A livello di UI non si riscontrano differenze sostanziali rispetto alla versione precedente. L'interfaccia è sempre ben realizzata e si mostra piacevole alla vista. Nella home page troviamo alcuni contenuti consigliati, le applicazioni presentate, l'elenco degli ingressi, le applicazioni effettivamente installate sugli 8GB di memoria integrata (espandibile tramite un hard disk esterno) e il menu che permette di accedere a tutte le impostazioni del TV (lingua, rete, account di Google, tastiere a joypad eccetera).

Android TV 6.0.1 ha corretto alcune "pecche di gioventù", come ad esempio le applicazioni che comparivano sia nell'elenco generale di quelle installate sia tra le app "featured", una ripetizione di fatto inutile. L'elenco degli ingressi è stato spostato nella parte bassa della home page ed è ora differente anche la barra che mostra il livello del volume a video, più piccola e posizionata nell'angolo in basso a sinistra. Il menu "Help" è stato completamente rinnovato per risultare più semplice ed esaustivo. La struttura è organizzata per categorie che possono essere facilmente identificate grazie alle illustrazioni utilizzate. Novità anche per la gestione della memoria: applicazioni e giochi possono essere spostati su memorie o hard disk USB. Completa l'elenco delle modifiche la ricerca dei programmi TV.

Tra le applicazioni già presenti troviamo il web browser Opera. Il caricamento dei siti è sufficientemente rapido (anche se alcuni elementi più pesanti impiegano più tempo, specialmente se vi sono video) mentre l'utilizzo è solo relativamente comodo se non si dispone di altri mezzi in un determinato momento. La causa è da ricercare soprattutto nel telecomando: l'unità di controllo fornita in dotazione non può controllare un puntatore a video. Muoversi solo con le frecce direzionali rende l'utente più impacciato del necessario. Il microfono si rivela utile in varie applicazioni poiché i comandi vocali sono contestuali. Quando si esegue una ricerca vocale su Netflix, Play Store o altre applicazioni si apre direttamente la funzione integrata nell'app. In questo modo si può ad esempio evitare di dover digitare il titolo di un film o di un'applicazione con le frecce direzionali. Poter sfogliare solo i contenuti relativi all'applicazione che si sta usando permette anche di risparmiare tempo, poiché non occorre consultare anche risultati sicuramente inutili (quando si vuole vedere un filmato su Netflix non si è sicuramente interessati a sfogliare anche contenuti correlati su YouTube o sui siti internet).


La causa è da ricercare soprattutto nel telecomando: l'unità di controllo fornita in dotazione non può controllare un puntatore a video. Muoversi solo con le frecce direzionali rende l'utente più impacciato del necessario (anche se come vedremo c'è un rimedio per chi dispone di smartphone o tablet). La funzione di ricerca vocale risulta utile per trovare contenuti, anche se Opera non permette di eseguire ricerche mirate (ad esempio includendo i soli siti internet). Il microfono si rivela utile in varie applicazioni poiché i comandi vocali sono contestuali. Quando si esegue una ricerca vocale su Netflix, Play Store o altre applicazioni, si apre direttamente la funzione integrata nell'app. In questo modo si può ad esempio evitare di dover digitare il titolo di un film o di un'app con le frecce direzionali.

Android TV 6.0.1 si è dimostrato più stabile rispetto alle precedenti versioni. Non abbiamo riscontrato problematiche particolari con le varie app. Nei modelli Sony 2016 ci era ancora capitato che, a volte, alcune applicazioni smettessero praticamente di rispondere, forzando l'utente a riavviare il TV (staccando l'alimentazione). Con il 65" A1 non è fortunatamente capitato, anche durante le nostre più intense sessioni di prova, una sorta di stress test con apertura e chiusura continua di applicazioni, servizi in streaming e video da USB o rete locale. Permangono invece alcuni limiti relativi alla reattività e all'ottimizzazione del sistema. I passi avanti ci sono, ma il sistema sembra richiedere a volte una capacità maggiore di quella che la piattaforma MediaTek è in grado di fornire. Si possono quindi riscontrare alcuni "impuntamenti", incertezze nel lanciare un software o nell'eseguire un comando e qualche rallentamento (in alcuni momenti può capitare che il TV non sembri ricevere i comandi, per poi eseguirli tutti di fila rapidamente). Come per i precedenti modelli consigliamo dunque di eseguire una periodica chiusura delle applicazioni al momento inutilizzate, onde assicurarsi che il TV operi sempre nelle migliori condizioni possibili.


Le applicazioni si possono naturalmente scaricare da Google Play. Sono presenti numerosi giochi e anche utility di vario tipo. Su un TV è però fuor di dubbio che le applicazioni più interessanti siano quelle multimediali. Tra le app più interessanti citiamo Spotify, Kodi, Netflix, Amazon Prime Video, Premium Online, Premium Play, Infinity, Wuaki.tv, Chili, Rai.tv, YouTube e VLC. Nel corso dei nostri test abbiamo installato anche ES File Explorer, utile per gestire vari aspetti con maggiore efficacia e versatilità. Il parco di applicazioni per Android TV comprende ormai sostanzialmente tutto il necessario. Per quello che manca si può a volta sopperire tramite l'installazione di APK, una pratica che consentiva di visionare lo streaming da Amazon anche prima del rilascio ufficiale dell'app in Italia (che come sappiamo non è avvenuto contestualmente alla disponibilità dei servizi nel nostro Paese).

Normalmente i TV Sony impediscono di eseguire app da fonti sconosciute. E' però possibile disabilitare questa limitazione: si deve accedere al menu, andare su "Personali" e poi su "Sicurezza e limitazioni". A questo punto si può spuntare la voce che consente l'installazione da fonti che non siano il Play Store. E' inoltre possibile abilitare anche la modalità sviluppatore (che però non è necessaria per l'installazione di applicazioni). Per compiere questa operazione occorre accedere al menu, passare a "TV", andare sulle informazioni ed evidenziare i dati relativi alla build. A questo punto è sufficiente premere ripetutamente "ok" sul telecomando fino a quando non comparirà una scritta che confermerà l'attivazione.

Tra i tanti software presenti citiamo l'ormai immancabile Kodi. Rispetto al media-player integrato fornisce un'interfaccia a nostro giudizio più chiara ed immediata. Si possono anche riprodurre i video in HDR e, anche se con qualche difficoltà, anche quelli in HLG (anche se il supporto è molto acerbo: per avviarli è richiesto un tempo piuttosto lungo), che sembrano anche riprodotti in modo più o meno corretto. Come molti lettori già sapranno, Android TV permette di utilizzare Google Cast, una funzione che sostanzialmente permette di inviare streaming da dispositivi mobili o da browser Chrome come se vi fosse un Chromecast integrato. L'utilizzo è sicuramente molto comodo e non abbiamo riscontrato alcuna problematica di sorta. Una menzione particolare la merita anche l'applicazione "Video & TV SideView" di Sony. L'app, disponibile per dispositivi mobili, consente di controllare tutte le funzioni e di gestire un puntatore a video. E' quindi molto più semplice muoversi all'interno del browser o interagire con alcune applicazioni.

La prova di visione

Non occorre passare molto tempo davanti al Sony A1 per apprezzarne le numerose qualità. Tra i punti di forza è impossibile non citare la bontà dell'elettronica. Il processore 4K HDR X1Extreme non è del resto una scoperta, essendo già presente anche sulla serie ZD9. Il produttore giapponese realizza del resto da anni TV e proiettori dotati di processori e algoritmi piuttosto prestanti. La presenza del Reality Creation permette di incrementare il numero di particolari a video e la loro incisività. Si tratta però di uno strumento da usare "cum grano salis", quindi con la dovuta moderazione. La maschera di contrasto, se dosata sapientemente, permette di donare una maggiore compattezza e "tridimensionalità" al quadro. E' però innegabile che un abuso di questa tecnologia, durante la regolazione dei rispettivi parametri di intervento, generi fastidiosi artefatti e renda l'immagine poco naturale e scarsamente equilibrata. Guardare il TV OLED Sony in questo modo sarebbe un peccato, poiché l'equilibrio e la naturalezza sono due delle sue più grandi doti.

Tutto quello che riguarda l'elaborazione video è ai vertici della categoria: parliamo quindi di parametri come l'upscaling, la gestione delle sfumature (merito della funzione Gradazione uniforme), riduzione del rumore e incremento del livello di dettaglio. Fare meglio è davvero difficile. Anche le sorgenti HD (specialmente quelle Full HD) rendono molto bene su schermo, risultando perfettamente godibili. Ovviamente non si devono pretendere i miracoli con il materiale di bassa qualità. Sorgenti SD o comunque molto compresse metteranno inevitabilmente in luce tutti i loro difetti, ma questo è un fatto che non scopriamo di certo ora e che riguarda qualsiasi display o proiettore Ultra HD. Per quanto l'elettronica sia di ottimo livello, non si può inventare dal nulla una mole tanto elevata di dati, quando questi non sono effettivamente presenti nella fonte originale.


Alla prima accensione salta immediatamente all'occhio l'elevatissimo rapporto di contrasto nativo. Ormai lo sappiamo: la tecnologia OLED da questo punto di vista non ha attualmente eguali. Sappiamo però che alcune problematiche sussistevano sui modelli degli anni precedenti. Ci riferiamo ad una gestione non perfetta delle sfumature, specialmente su livelli molto bassi di luminosità, e anche all'uniformità dei pannelli. Come vengono gestiti questi due aspetti dai Sony? Molto bene in assoluto e meglio rispetto a quanto visto su altri OLED. Iniziamo dall'uniformità: controllando i livelli immediatamente precedenti al nero assoluto (quindi il grigio dal 5% in giù), si può notare come sia sostanzialmente sparito l'effetto vignettatura, quello che faceva apparire i bordi più scuri rispetto al centro. Il quadro non è però perfetto. Periste la presenza di "banding", strisce verticali leggermente difformi che si palesano in alcune zone del pannello. Va però sottolineato che notarle è quasi un esercizio accademico. Si devono infatti utilizzare apposite schermate di test e la loro presenza è comunque poco percettibile. Durante l'utilizzo reale del TV è praticamente impossibile scorgere le suddette imperfezioni. L'uniformità del TV A1 è quindi molto buona e, seppur non perfetta in assoluto, è un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto mostrato dalla tecnologia OLED.

L'altro aspetto critico è la gestione delle sfumature sulle bassissime luci. Per il 2017 praticamente tutti i maggiori produttori hanno promesso miglioramenti sostanziali. I nostri test hanno evidenziato che Sony ha mantenuto la parola. Anche nei passaggi più ostici, con scene dove si scorgono pochi particolari che emergono dal nero, abbiamo riscontrato un'ottima capacità di controllo. A1 non enfatizza il rumore video presente, riuscendo quindi a mantenere visibili tutti i dettagli. Le sfumature vengono visualizzate correttamente e anche le problematiche dovute ad una più elevata compressione, spesso associate a transizioni troppo nette (o impastate) tra una tonalità e l'altra, non vengono amplificate rispetto alla sorgente originale.

Per testare il TV abbiamo utilizzato varie tipologie di sorgenti: A1gestisce bene i servizi streaming on demand. Abbiamo testato Netflix con vari video sia a risoluzione Full HD sia a risoluzione Ultra HD (con e senza HDR). L'accesso all'applicazione è rapido sia al primo accesso, sia quando si esce e rientra passando da altre app o dal menu home. La resa è generalmente molto convincente. Premendo il tasto info si possono visualizzare le immagini relative a risoluzione e bit-rate. Sorprende come un flusso Full HD da circa 5Mbps sia capace di offrire un quadro che, ad eccezione di alcuni passaggi (tendenzialmente le scene più scure), è generalmente privo di artefatti da compressione e garantisce anche un ottimo livello di dettaglio, merito sicuramente anche dell'elaborazione sviluppata da Sony. Con l'Ultra HD e HDR aumentano ovviamente anche la qualità ed il coinvolgimento visivo. Contenuti come "Sandy Wexler", "Samurai Gourmet" o "Iron Fist" (anche se quest'ultimo presenta un'evidente grana) sono in grado di mettere in luce molte delle doti del TV OLED Sony. Considerazioni praticamente analoghe si possono fare per Amazon Prime Video, gestito perfettamente dal televisore anche in Ultra HD e HDR.

Abbiamo provato anche Infinity, il servizio in streaming di Mediaset. Rispetto a Netflix la qualità è più altalenante. Non tutti i contenuti sono disponibili a risoluzione Full HD. Una parte del catalogo viene offerta con risoluzione 720p e vi sono anche alcuni titoli a risoluzione SD (Standard Definition). Con i titoli in Full HD la qualità è buona, mentre si nota un calo con quelli a 720p (il dettaglio è inferiore e il quadro tende a risultare meno compatto). Ovviamente vale quanto abbiamo menzionato circa l'elettronica: svolge generalmente il proprio compito con ottimi risultati, ma quando la qualità scende sotto certi livelli si deve scendere a qualche compromesso. Generalmente l'esperienza di utilizzo è comunque più che buona.

Per valutare la massima qualità offerta dal TV abbiamo proseguito la prova con file demo in HDR e con dischi Ultra HD Blu-ray. Il media-player non ha mostrato difficoltà nell'eseguire anche i filmati ad altissimo bit-rate. Non vi sono incertezze, rallentamenti o problematiche nel riprodurre correttamente l'elevata gamma dinamica (che viene immediatamente riconosciuta). Gli Ultra HD Blu-ray costituiscono, ovviamente, il banco di prova definitivo. Tra i dischi che abbiamo provato citiamo "Lucy", "Pacific Rim", "Sing" e "Inferno". Il livello di dettaglio è mediamente molto elevato: le uniche eccezioni riguardano film dove è presente all'origine una certa quantità di rumore video o dove vi sono comunque carenze imputabili al materiale originale. Come in altre occasioni riteniamo che a fare la differenza non sia tanto la risoluzione (o almeno non solo quella): è HDR a dare una marcia in più. Il pannello, pilotato con notevole precisione dall'elettronica, è in grado di restituire una ricca gamma di sfumature caratterizzata da transizioni morbide e uniformi.

Il picco di luminosità non è chiaramente alla pari con quello offerto dai TV LCD. Non è una sorpresa: se gli OLED eccellono sul nero, gli LCD possono invece contare su picchi molto più elevati, basti pensare che lo ZD9 Sony raggiunge circa 1.800 cd/m2 - nits. Le immagini non hanno quindi lo stesso impatto, quando la luminosità si alza molto, ma possono contare su altri pregi. Il nero in HDR non subisce alcun incremento, cosa che invece non vale per gli LCD (il nero si alza per via del fatto che la retroilluminazione deve garantire molta più luce: questo aspetto si mitiga con il local dimming ma non sempre in maniera perfettamente efficace). Va anche precisato che le informazioni presenti ad elevatissimi livelli di luminosità sono molte meno: la maggior parte dei dettagli si concentra a livelli tali da poter essere tranquillamente gestita dai TV A1.

Anche in questo caso abbiamo un'ulteriore conferma sulla bontà dell'elaborazione video. Come abbiamo visto dalle misure, il televisore è capace di mantenersi molto vicino alla curva di riferimento per HDR. Solo in prossimità del picco di luminosità se ne discosta leggermente. Il quadro è quindi molto fedele alla sorgente originale per tutto quello che riguarda i principali parametri che definiscono le immagini. Il tone mapping, ovvero l'elaborazione che compensa lo scostamento dal riferimento per adattare il contenuto alle caratteristiche del display (ad esempio il picco di luminosità), è molto ben gestito e solo in rare occasioni si nota qualche imperfezione (qualche particolare "bruciato" sulle alte luci, quindi non più visibile poiché indistintamente bianco). La visione in HDR è quindi molto appagante: la gamma dinamica a video è effettivamente molto più elevata, nero e contrasto non temono rivali e anche la gestione dei picchi di luminosità e delle sfumature è ottima.


Resta solo un ultimo aspetto da prendere in considerazione: Acoustic Surface. Generalmente non ci soffermiamo a parlare della sezione audio dei TV. Il motivo è molto semplice: spesso ci sarebbe ben poco da dire. Lo spessore molto ridotto ha imposto sacrifici notevoli e la maggior parte dei prodotti non garantisce prestazioni di buon livello. Il Sony A1 è un'eccezione. La tecnologia sviluppata internamente funziona soprattutto con i dialoghi, che risultano chiari e soprattutto provenienti proprio dal pannello. Può sembrare una questione di poco conto, ma centrare l'origine dei suoni proprio dove si trova lo schermo incrementa il coinvolgimento e la verosimiglianza.

Le alte frequenze sono riprodotte più accuratamente delle altre, anche per via del fatto che il subwoofer non è particolarmente generoso e quindi sui bassi si sente effettivamente la mancanza di qualcosa che possa garantire una maggiore "spinta". Se però consideriamo il livello medio dei TV piatti, Acoustic Surface si posiziona sopra la media e risulta una soluzione vincente, anche perché garantisce vantaggi anche a livello di design.

In un quadro di così alto livello non brilla, invece, la gestione dell'input lag, il ritardo nella risposta ai comandi impartiti. Il TV Sony A1 ha fatto registrare un valore di 47,3 ms, un valore sicuramente non molto contenuto. Per i videogiocatori "occasionali" non sarà probabilmente un problema, ma per tutti coloro che vivono l'attività video-ludica come una competizione, specialmente online, è facile prevedere che, almeno in alcuni frangenti, questo aspetto si farà notare

Conclusioni
Qualità dell'immagineDesign e qualità costruttivaLa tecnologia Acoustic Surface funzionaAmpio angolo di visioneOttima gestione di HDRElaborazione video da riferimento
Input lag non particolarmente contenutoAndroid TV non ancora perfettamente ottimizzato

Tracciare un quadro sulle prestazioni del TV Sony A1 non è difficile. Si potrebbe riassumere tutto in poche frasi: ci troviamo di fronte ad uno dei prodotti meglio riusciti tra quelli presenti sul mercato. I pregi sono infatti direttamente collegati ai principali parametri che influiscono sulla qualità video. Nero e contrasto non potrebbero essere migliori, l'angolo di visione è ampio, il design è molto curato ed appare evidente la cura e la solidità con cui il prodotto è stato costruito. Rispetto agli altri OLED si notano miglioramenti in alcune aree chiave: la gestione delle immagini in movimento, l'uniformità e la gestione delle porzioni più scure delle immagini.

Merito sicuramente dei pannelli OLED più aggiornati, ma anche dell'elaborazione video curata da Sony, attualmente ai vertici per l'intera categoria. I difetti sono naturalmente presenti (TV che ne sono privi non sono mai esistiti). Uno di questi è ormai ricorrente: Android TV migliora lentamente (e su questo modello arriverà anche la versione 7), ma non è ancora sufficiente. L'ottimizzazione della piattaforma è ancora decisamente perfettibile e lo si nota a volte durante l'utilizzo, per via di rallentamenti ed incertezze. L'unico altro rilievo che ci sentiamo di muovere riguarda l'input lag: 47,3 ms non sono proprio pochissimi e non sarebbe male se si potessero diminuire tramite un futuro aggiornamento firmware (anche se ci rendiamo conto che l'elaborazione video, uno dei principali pregi, va immancabilmente ad influenzare il risultato).

Il prezzo di listino non è basso in assoluto, anzi, ma alla luce delle prestazioni offerte ci sentiamo di definirlo commisurato alla qualità.

Un ringraziamento ad Audioquality per il supporto logistico


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Commenti

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silvio albore

Sapete per caso se alla fine è arrivato un aggiornamento che ha ridotto l’inputlag?
C’è un modo per sapere i ms del mio attuale bravia? Dato che online non si trovano specifiche su tale argomento.
Grazie

Stefano Pavanello

Mi potete spiegare un effetto strano che mi è successo per esempio vedendo NCIS LA da Fox Crime su questo modello appena comprato. Le persone si muovono con uno strano movimento, quasi se recitassero male o fosse una ripresa amatoriale. È difficile da spiegare ma in famiglia abbiamo avuto tutti la stessa impressione. Grazie!

yessa772

si il tv perfetto non esiste, comunque anche lg e un gran bel prodotto

Hello Mickey

talmente spettacolare che dopo aver speso 4000/3500€ ancora non ha il dolby vision a dicembre 2017.
io e tanti altri sono mesi che ce lo godiamo su LG oled

pRoteina14

uff grazie per la risposta.. ho visto dopo che il tuo commento era ormai un reperto storico ;) sono in fissa con cambio tv, cedo il mio toshiba regza e vorrei passare ad oled 55".. se trovi qualche promo stile "Ohmadremiaimperdibbile" lanciami un segnale di fumo .. grazie !!

Marco

Da unieuro online 6 mesi fa.

pRoteina14

dove marco ?

Claudio

Non vorrei deluderti Consolaro, ma TomTorino da un punto di vista grammaticale ha perfettamente ragione. "Significherebbe" in questo caso è assolutamente corretto rispetto a ciò che vuole dire. Anche "significasse" sarebbe corretto grammaticalmente, ma cambierebbe il senso della frase.

Davide

Sono sempre in attesa della videorecensione

yessa123

che spettacolo di tv

Marco Laudati

Se hai un pc puoi godertela anche ora, fermo restando che una TV anzi LA TV per eccellenza la sfrutti per tutt'altro, se ami le serie tv, hai Sky, Netflix e ti piace guardare film e video di qualità questa è la tv per eccellenza.

TomTorino

Stai calmo che l'espressione si può usare ;)
Prendi coscienza delle tasse assurde che paghi (o meglio che pagherai vista la tua probabile gioventù)
Quello che volevo dire penso tu lo comprenda. Se ti concentri sulla grammatica perdi il senso della ragione.

Fede90

infatti ho detto 46 non 40

DeadlyMav

gia,adesso è penoso

DeadlyMav

l unica console che lo sfrutta veramente arriva tra 4 mesi , X di Microsoft

DeadlyMav

lg ce l ha

DeadlyMav

"significaSSE" . ancora si fanno ORRORI grammaticali di questa entità?!

DeadlyMav

android tv è troppo acerbo,molto meglio web os di LG

soxxoz

Vista la risoluzione 4k, se vuoi un tv a meno di 46" stai sbagliando fascia di prodotto!
Avere 4k su un tv da 40" obbligherebbe ad essere a 1.5m di distanza per notare il dettaglio, cosa ovviamente ridicola.

Enrico Ricioppo

ciao a tutti...ho appena comprato il 65 pollici!!! Spettacolare!!! Volevo chiedervi mi potete dare qualche consiglio con i setting?
Grazie mille

olè

non è che sono io che mi sveglio e lo definisco morto, è che dopo un secolo si sta ancora qui a parlare del fatto che il 3d è il futuro e nel frattempo il tempo passa e se i vari produttori di tv smettono di puntare sul 3d, dimmi come può essere il futuro... allora anche il telegrafo è il futuro, prima o poi prenderà piede...

Marco

Non è morto per un secolo... Tu ti svegli e lo deffinisci morto.

A parte questo il 3D è sempre io futuro finché non verrà proposto in maniera decente.

olè

cioè proprio perchè è dal 1920 che provano a propinare il 3D e dopo un secolo ancora non ha preso piede, pensi che non sia morto? poi attenzione se mi parli di un evoluzione del 3D allora il discorso è diverso e possiamo anche essere d'accordo

Marco

1.386 euro lg b6 e sei al top

Marco

Proprio per quest'ultima cosa starei attento a deffinirlo morto

Davide

Nicola e la videorecensione più volte promessa?

Andrew

ciao Nicola, ma la videorecensione è in programma?

Davide

Si ok.... ma quando????

Logan

LG o Samsung in quella fascia hanno prezzi fantastici e display top.

wisky75

Proverò a vedere se quello in un'altro Mediaworld, abbia lo stesso problema, anche se quello è un 55

Nicola Buriani

Quindi non ha automaticamente proposto l'avvio del programma quando lo avete collegato tramite USB?
Se proprio non compariva l'hard disk tra i dispositivi collegati, comincerei a pensare ad un problema della porta USB.

wisky75

Infatti, entrando nella sezione di dove ti dice cartelle e via discorrendo, abbiamo visto solo le demo che vi giravano in negozio, del mio hard disk nulla.

wisky75

Come hai fatto ad entrare nel menu della USB per poter vedere cosa c'è al suo interno ?

Davide

Sarà un problema dell'esemplare esposto, con il mio funziona perfettamente.
Di Android TV pensavo molto peggio è poi sta per uscire nougat, sembra che con questo aggiornando il tv migliori sotto molti aspetti.

Nicola Buriani

Strano, durante i test ho collegato un hard disk e diverse penne USB, ha letto tutto senza problemi.
Con Kodi secondo me va anche meglio nella gestione di cartelle molto complesse (l'app Sony la trovo più confusionaria come interfaccia quando sono presenti molti elementi).

wisky75

Passato oggi alla Mediaworld per vedere se leggesse i vari formati che ho in un hard disk da 1 Tb portatile, bene, una volta collegato, ho chiesto al commesso se poteva farmi vedere se leggesse i vari file all'interno per verifica e di come si vedeva, dopo un'ora non è riuscito ad antraci e a vedere l'hard disk. Collegato ad un OLED LG ( 65E6V ) e lì lo ha subito riconosciuto e mostrato i vari video. Per ora come gestione software, Sony mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca

Ajeje Brazorf

Guarda le recensioni estere, quella non si può definire recensione. Non è stata minimamente calibrata e non c'è un nemmeno un dato strumentale, come si può giudicare?

Keres

Grazie mille per la risp e "chiarimento" molto gentile ^^

Nicola Buriani

Sarà fatto.
Il video sta tardando un po' perché praticamente ho dovuto rimontarlo da zero (e nel mentre ho dovuto finire altre cose che proprio non potevo rimandare), evidentemente c'è stato qualche problema nell'esportazione (pensavo fosse il caricamento, ma anche ripescandolo da hard disk ha comunque problemi).
È comunque in arrivo.

Keres

Recensione fantastica! spero potrai confrontarlo con gli LG vers 2017, il video ancora di questa recensione non è uscito?

Nicola Buriani

Sarà fatto :).
PS: grazie per il supporto.

Ajeje Brazorf

Ehm, no... in teoria l'A1 monta i nuovi pannelli Lg 2017, come scritto anche nell'articolo.
In ogni caso io tutta questa netta differenza di cui parli non la vedo. L'ho confrontato con un c6v, entrambi calibrati, e il c6v (modello 2016 quindi) era addirittura più luminoso sia in modalità HDR che SDR. Cosa che sta venendo fuori anche nei vari forum dalle persone che l'hanno comprato e nelle varie recensioni.
Consiglio di aspettare i nuovi Lg, il C7 su rtings ha preso praticamente gli stessi voti di questo Sony. Mi aspettavo di più da Sony sinceramente.

Ivan Degni

Scusa, l'ultima serie LG e6v.
Stessi pannelli montati dal Sony A1

olè

graficamente è sicuramente brutto, però a livello di funzioni non la trovo una scelta così sbagliata

TomTorino

Pensavo che comprare un prodotto di questa importo nel 2018 significherebbe dare circa 1100 euro allo stato così, per sport.
Ora sono solo 1000 e qualche spicciolo.

Ajeje Brazorf

Io ci ho perso le speranze, anzi, le persi completamente dopo il suo oled vs lcd. Mai sentito tante m*nchiate in un solo video.Di
recente mi è capitato di vedere la recensione dell'hisense n6800. Come
dici anche te, come cavolo si fa a giudicare una tv senza calibrarla? Ad
un certo punto si vedono parte dei settings, e ci sono filtri rumore
attivi, contrasto dinamico attivo e altre cavolate che non mi ricordo. E
poi mi vieni a parlare di "ghosting"? Tra l'altro sa dire solo quello,
in ogni recensione ripete la parola "ghosting" 10 volte. E non ho ancora
ben capito cosa cavolo intende, visto che a volte sembra la usi per
parlare delle immagini in movimento (quindi immagino intenda l'effetto
scia), e a volte invece la usi pure su immagini particamente statiche,
quindi.. ma che cazz???

Ajeje Brazorf

Vicino agli oled Lg 2017? Ma se non sono ancora usciti... escono a settembre.

Neutron

infatti ho premesso che parliamo di due cose diverse.
ma la differenza di prezzo azzera ogni discussione in merito... non spendo 4 volte tanto per vedere le scene di buio più buie... e scusa l'iperbole però questo è.

il Gorilla con gli Occhiali

Non è male proprio ma c'è di meglio come Samsung ed LG secondo me. Poi Android TV sempre per gusto personale, non è tanto affascinante graficamente.

olè

invece non credo che android tv sia il male...

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