16 Gennaio 2018
Focal ha annunciato i diffusori acustici Maestro Utopia III Evo, l'ultima iterazione della serie lanciata nel 2008. La costruzione è molto accurata, un fatto del resto consueto per il produttore francese. La struttura dei diffusori da pavimento è realizzata in MDR con pannelli spessi fino a 6 cm. Focal assicura una notevole stabilità e ha ottimizzato i cabinet per garantire una riduzione delle vibrazioni.
I diffusori Maestro utilizzano una configurazione a tre vie bass reflex. Il primo trasduttore che troviamo, scorrendo dall'alto verso il basso, è il midrange con membrana W da 16,5 cm. Le tecnologie utilizzate per la sua costruzione includono la sospensione TMD (Tuned Mass Damper), utile per ottenere una risposta in frequenza lineare e una riduzione della distorsione. È inoltre presente un magnete Power Flower con tecnologia NIC (Neutral Inductance Circuit).
Il tweeter da 27 mm è a cupola invertita in berillio ed impiega lo IAL2 (Infinite Acoustic Loading). Focal dichiara una risposta in frequenza fino a 40kHz. Sono poi presenti due woofer da 27 cm con membrana W, uno dei quali è provvisto del Magnetic Damping System (MDS). Le specifiche riportano una risposta in frequenza compresa tra 25Hz e 40kHz, una sensibilità di 93dB e un'impedenza di 8 ohm. Le misure sono 1.470 x 455 x 770 mm con un peso di 116 chilogrammi. I Maestro Utopia III Evo saranno disponibili con le finiture Metallic Blue, Ash Grey, British Racing Green, Black Lacquer e Carrara White.
L'arrivo sul mercato è previsto per l'autunno a prezzi non esattamente popolari: la coppia di diffusori costerà circa 26.000 Euro (listino francese).
Commenti
Si tratta di intendersi.
La multiamplificazione passiva che dici tu fa rifermento solo al diverso modo di gestire il filtraggio del segnale.
Non usando un crossover elettronico a monte degli amplificatori ma
sfruttando i crossover passivi interni al diffusore, solo in quelli predisposti ovviamente.
Io invece mi riferisco al segnale elettrico che per forza deve essere amplificato attivamente.
No, la multiamplificazione è ANCHE passiva.
Almeno questo si sono inventati gli audiofighi.
I materiali usati per la costruzione di diffusori acustici possono essere i più disparati, a seconda del risultato che si vuole ottenere.
Anni fa RCF fece dei diffusori in marmo, se ne sono visti in vetro, policabonato, resine di tutti i tipi, compensati, masselli, gesso, cemento, ecc…
Il MDF è un impasto di segature fini e colle sottoposte ad altissime pressioni e ne esistono di diversi tipi e qualità, esiste anche il HDF, ancora più fine, pressato e pesante ma difficile da ottenere in alti spessori e meno lavorabile.
Ha pregi e difetti come ogni materiale legnoso.
Anche l'okumé, il compensato marino usato per le navi, si ingrossa se non è trattato opportunamente.
Di sicuro, chi progetta un diffusore pensa prima alla resa sonora che alla resitenza ad un allagamento.
Mi spiace per le tue JBL.
Se per te il wireless è necessario nel 2017, va benissimo.
Ma c'è chi ha esigenze diverse e, nella fattispecie, c'è chi può leggittimamente aspirare alla massima qualità possibile a scapito di una minore praticità d'uso (tutta da dimostrare poi).
La trasmissione di audio High Res via WiFi invece che BT, non è un problema di banda ma di processori e di protocolli di trasmissione.
Ciao.
P.S.: pure la multiplificazione è sempre e solo attiva.
Se parli di un segnale amplificato, diri che lo sia attivamente è un'inutile sottolineatura.
Tutto giusto ma non è legno... è una pappina di truciolato molto fine che se si bagna, come è successo alle mie vecchie jbl xpl-200 per un allagamento, il mobile si gonfia tipo spugna e tanti saluti all'estetica.. L'unico vantaggio è che non teme i tarli.... xD Per casse così costose avrei preferito soluzioni tecnologicamente più avanzate nel 2017. L'unica qualche anno fa a provarci fu Mordaunt Short... Ma ad ingegneria dei materiali come passano il tempo.....? -_-
Il wireless è per me un'aggiunta necessaria nel 2017, a Focal il compito di rendere la connessione hi-fi o hi-end grade, cosa tutt'altro che impossibile, utilizzando una rete wifi, un buffer e un dac.
Si può tranquillamente trasmettere un flusso hi-res audio via wifi, ci si riesce con uno video, fai 2 conti.
Chiediamoci come mai non la implementano, al di là delle solite pippe audiofile.
Per amplificazione attiva intendo multiamplificazione attiva, pensavo si capisse.
L'high end gode di ottima salute?
A giudicare dalle mostre, non direi proprio.
E' rimasta solo Monaco in Europa, qualcosa vorrà dire.
Ovviamente posso parlare solo per me stesso e ti anticipo che progetto e costruisco diffusori, amatorialmente, da quasi 40 anni.
Oltre ad aver posseduto impianti e componenti un po' di tutti i tipi.
Per questo credo di poter rispondere senza dover leggere nulla di nuovo e men che meno Wikipedia.
Se insisti nell'affermare che una connessione wireless possa essere una valida alternativa ad una connessione wired, ti confermo che, senza alcun dubbio, non te ne intendi molto di queste cose.
Al momento non esiste un protocollo di trasmissione wireless che si possa definire anche solo hi-fi, non parliamo poi di high-end.
La musica su BT viaggia solo a campionamenti in standard definition, niente high-res, multiroom limitatissimo, ritardi, portate inadatta ad ambienti grandi, ecc…
Per non parlare del fatto che si tratta di una connessione digitale che richiede conversioni in entrata ed uscita che incidono, anche significativamente, sualla qualità del segnale trasmesso.
Probabilmente in futuro le cose cambieranno, qualcosa bolle già in pentola, ma per ora la situazione è questa.
Se hai un impiantino in kit, va bene anche il wireless, ma nessuno spenderebbe € 26K per dei diffusori wireless oggi.
L'high-end è chiaramente una nicchia, come lo è il settore dei grandi vini, quello dell'abbigliamento taylormade, ecc…
Il fatto che tu non lo capisca, perché questo è, non ne fa assolutamente un settore moribondo.
Ci saranno sempre persone con sensibilità, richieste e possibilità di spesa tali da giustificare la produzione di questo tipo di prodotti.
Ciao
P.S.: giusto una nota: l'amplificazione è sempre attiva.
Sia che il modulo amplificatore sia inserito nel diffusore, sia che si tratti di un componete separato o integrato.
Girmi, Ivan,
meno male che ci siete voi che "ve ne intendete".
Uno che sostiene che "ogni oggetto deve essere separato dall'altro" per le massime prestazioni, quando in realtà è proprio l'opposto.
Se l'amplificazione nasce proprio per quel diffusore si potrà ottimizzare.
Devono essere separati per poter cambiare componente ogni due mesi e poter dire "non sai come suona x con y, io che sono un guru lo so", e per i giochini audiofili che tanto piacciono.
Che dire poi del fatto che l'amplificazione attiva nulla c'entra col fatto che gli oggetti siano "insieme" o separati?
Il Cross elettronico Ivan non sa cosa sia, basta aprire wikipedia , nel caso.
La correzione (con una zeta) attiva è usata da tutte le persone
intelligenti per adattare i diffusori all'ambiente, da tutti tranne gli
"audiofili", che loro ne sanno.
La connettività wireless (in digitale) avviene già da decenni per i pc e funziona perfettamente.
Certo, poi non puoi comprarti i cavi colorati e "pitoneschi", con le scatoline "equlizzanti" e i connettori wbt dorati, e pagarli mille euro al metro.
Nè disquisire sul suono dei cavi (sic!).
A me pare che vi manchino realmente i concetti di base per intavolare una discussione, leggetevi qualcosa e poi magari ne riparliamo.
Che ci sia un mondo "costoso" dietro (io lo definirei cialtronesco) è
evidente, che questo mondo (io direi per fortuna) si stia estinguendo è altrettanto evidente.
Sempre meno "produttori" vendono queste scatole vuote luccicanti dal contenuto tecnologico pari allo zero e dal prezzo per affezionati.
L'hi-end è una nicchia della nicchia della nicchia, è già morto, solo che ancora non lo sa.
Non sarà rimpianto.
Allora sei fuori target di prodotto
Si.
Scusa ma non ci credo proprio è roba che interessa pochissimo. Il caso dell'amplificatore troppo potente che i diffusori non reggono è roba che vorrei sapere in quanti casi reali si verifica. Al massimo capita il contrario.
Giusto per precisione, la cassa di risonanza ce l'hanno gli strumenti musicali ed ha lo scopo di amplificare il suono proveniente da una corda, da una membrana, da un'ancia.
I diffusori invece hanno il "carico acustito" che ha il compito di gestire, in vari modi, parte dell'energia acustica, solitamente quella emessa posteriormente: separandola, attenuandola, accordandola, esaltandola o sfruttandola come energia princiale a seconda del tipo di carico acustico scelto.
Sulla correzzione attiva, per la verità è una cosa che molto audiofili sfruttano grazie all'evoluzione dei sistemi DRC: Dynamic Room Correction.
Sono sistemi in grado di corregge dinamicamente ed in tempo reale la risposta ambientale dei diffusori.
Sul resto concordo.
Anzianotto, quel colore non è più disponibile da anni.
Ora c'è l'Alex Grey.
Il MDF è uno dei legni migliori per la produzione di diffusori.
Alto peso specifico, densità uniforme, buona rigidità e, non da ultimo, ottima lavorabilità.
Inoltre, se la finitura finale è una laccatura, una verniciatura o un rivestimento, è molto meglio di qualuqnue massello.
Ripeto, la tua polemica sulla tecnologia adottata la trovo sterile in quanto un diffusore deve essere, per forza di cose costruito con determinati componenti: una membrana oscillante che metta in vibrazione l'aria o il mezzo in cui si propaga il suono e una camera di risonanza. Ci sono speaker senza camera di risonanza tipo il troll vibe o anche i costosissimi martin logan ma mi sembra evidente che non possano raggiungere mai le stesse prestazioni di uno che sfrutta un principio fisico in più.
Per il discorso amplificazione attiva, sei fuori strada anche quì: si sta parlando di oggetti costosi che cercano le massime performance, ogni oggetto deve essere separato dall'altro e fare il lavoro per cui sono state concepite.
Per cross elettronico credo tu ti riferisca al crossover che è inserito in qualunque speaker che non sia monovia quindi hai toppato anche su questa.
La correzzione attiva è una cosa da cui gli audiofili si tengono alla larga.
La connettività wireless è oscena (in campo audiofilo).
Dietro a questo tipo di oggetti c'è un mondo (costoso), a te può piacere o meno, puoi criticare quanto ti pare il discorso economico ma non andarti ad imbarcare in discussioni tecniche se non ne capisci
Decisamente, dire che non te ne intendi molto è il minimo che si possa dire.
Sì, come questo:
https://uploads.disquscdn.c...
Nel 2017 vedere ancora un box di legno con altoparlanti dinamici che usano una tecnologia vecchia di 70 anni, senza uno straccio di amplificazione attiva, di cross elettronico, di correzione attiva, di connettività wireless...
Come vedere un'auto senza abs, airbag, iniezione elettronica, navigatore, controlli di stabilità...
Però c'è il berillio...
Ma dai...
mi sa che non te ne intendi molto:
"Le specifiche riportano una risposta in frequenza compresa tra 25Hz e 40kHz, una sensibilità di 93dB e un'impedenza di 8 ohm"
Ma tra i colori disponibili solo io ho letto sasha grey.... :D
Futuristici.
Ci vuole però anche orecchio...ricordo un compagno di corso, impianto audio del padre da 10-12k euro in salotto e ascoltava gli mp3. E no, non sono la stessa cosa di cd/sacd o giradischi (che curiosamente - almeno per me - era presente nell'impianto.
Eh no, si tratta del nobile MDR, in effetti.
Mica lo potevano chiamre mdf...
Futuristici?
Vintage al limite.
Ancora con 'sti scatoli in legnaccio con quattro altoparlanti, due resistenze, sei induttori a 26mila euro...
Però puoi scegliere la laccatura...
A quando un tivvu col tubo catodico a 40mila?
Perchè la tecnologia usata qui è allo stesso livello...
Ma sempre meno del Patanegra...
Al di là del lato tecnico che non ho le competenze di giudicare, esteticamente son proprio brutte
Potenza raccomandata 80-600W
Dipende da quanto sei ricco, mi ricordo un articolo in una rivista di uno degli uomini più ricchi del mondo, aveva ordinato un yatch da 500 milioni di dollari, pensa te, questa era solo la barca, immagina quanto altri averi possa possedere, serbatoio 1 milione di litri, ha detto che per lui 500 milioni di dollari sono niente, solo a mantenere una barca così, noi non possiamo comprare neanche l'ancora
Quello è un confronto che invece stravincono facilmente: prodotti da 1.000 Euro escono distrutti.
Cari lo sono finché vuoi, ma la differenza si sente tutta.
Puoi trovare tranquillamente prodotti che suonino molto bene a cifre di molto inferiori, ma diffusori da 1.000 Euro non possono nemmeno avvicinarsi: dinamica, capacità di coprire la gamma di frequenze, timbrica eccetera sono proprio tutto un altro mondo.
Beati quelli che possono permetterseli :).
C1zzo piú del culatello!
Pensa che chi le acquista ha pagato l'auto almeno 6 volte il valore delle casse ahah
Errore di scrittura a parte, no , non suoneranno mai 52 volte meglio. Per quanto non si possa misurare
Il 23/mag/2017 00:50, "Disqus" <notifications@disqus.net> ha scritto:
Suonano 52 volte meglio di uno da 500 € infatti
Resta una follia 26.000€ per due diffusori.
E non credo suonino o valgano 26 volte meglio di uno da 1000€
L'unico difetto se così su può chiamare è che sembrano un po' troppo futuristici rispetto alla nostra era.
No.
conosco un tipo nel veneto che aveva una duetto nel salotto
Bravissimo!
Ma soprattutto non posso ascoltare la musica in salotto con la bmw
26k euro e poi magari il mobile è in mdf... -_-
Musica Maestro!
In campo audio 26.000 Euro la coppia non sono neanche il massimo che puoi spendere, esistono cose molto più care.
sovrapponendole fanno quasi 3 metri ... si può risparmiare sulla futura cassa da morto
comunque è incredibile che due casse possano costare quanto un automobile, io non me ne intendo di casse e di qualità audio, ma anche se fossi ricco non spenderei mai piu di 1000€ per tutto l impianto audio non mi interessa
Ma sicuramente le casse, la bmw si rompe subito
Ti ha già risposto matteo.
Essendo diffusori passivi (quelli attivi sono dotati di amplificatore), dipendono dall'amplificatore che vai a collegare.
Per un diffusore hai normalmente solo il range di potenza consigliata (un intervallo tra massimo e minimo, ma di nuovo dipende dall'amplificatore, dato che i dati di targa dicono il giusto sulle prestazioni reali).
Appena 112€/Kg
6000$