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JVC presenta la sua nuova serie di proiettori: in arrivo DLA-X500R, DLA-X700R e DLA-X900R

30 Settembre 2013 5


JVC ha presentato al CEDIA la sua nuova gamma di proiettori per home theater: a comporla sono tre modelli, DLA-X500R, DLA-X700R e DLA-X900R. I più interessati a questo tipo di prodotti avranno sicuramente notato che, a differenza dello scorso anno, i prodotti proposti sono 3 invece di 4: il motivo di questa scelta è molto semplice, ed è la permanenza sul mercato, anche per il 2013-2014, dell'entry level uscito lo scorso anno, il DLA-X35.


A livello di specifiche sono due i principali cambiamenti apportati: il primo riguarda la luminosità, che passa da 1200 lumen a 1300 lumen. Il secondo è il rapporto di contrasto: quello nativo è di 60.000:1 su X500, 120.000:1 su X700 e 150.000:1 su X900. Per la prima volta JVC riporta anche il dato sul contrasto dinamico, e questo è effettivamente curioso: una delle peculiarità dei prodotti della compagni giapponese è, da sempre, l'assenza di un iride dinamico, sostituito da un diaframma regolabile su un valore fisso. Il fatto che questo dato venga ora riportato potrebbe anche suggerire l'adozione di un sistema che varia l'apertura in relazione ai contenuti a video (ne avremo conferma con l'arrivo dei primi esemplari). Anche le matrici, realizzata sulla base della tecnologia LCOS, presentano alcune differenze rispetto al passato: la risoluzione è sempre Full HD, con una dimensione di 0,7", mentre muta la distanza tra i singoli pixel, che viene diminuita del 40%.


Lo spazio tra un pixel e l'altro è ora di 0,3 micro-metri, contro i precedenti 0,5. Questa caratteristica implica un utilizzo più intelligente dello spazio utile (come è evidente, lo spazio tra un pixel e l'altro non è utile alla formazione delle immagini a video), che comporta un'efficienza luminosa migliore, con un incremento pari al 10%, un rapporto di contrasto nativo superiore e un quadro a video più "compatto". Tutti i proiettori sono dotati di compatibilità con alcune delle specifiche introdotte dalla versione 2.0 di HDMI, e possono quindi supportare segnali con risoluzione 4K fino a 60 fotogrammi al secondo, codificati in 4:2:0 a 8 bit.

Tutta la nuova gamma dispone, inoltre, della tecnologia e-shift, aggiornata alla terza revisione, denominata e-shift 3. Questa particolare soluzione permette di simulare una risoluzione 4K, partendo da matrici Full HD. Come funziona questa nuova versione? Alla base di tutto vi è un segnale a risoluzione 4K in ingresso: il proiettore accetta questo segnale e lo analizza, scindendo l'immagine in due singoli fotogrammi a risoluzione Full HD. I fotogrammi vengono poi sovrapposti, ma con una traslazione di mezzo pixel in diagonale. A questo punto interviene l'e-shift3 vero e proprio, che compie questa traslazione nel proiettare a video le immagini, permettendo di ottenere una risoluzione 4K simulata.


All'e-shift3 è abbinato anche il nuovo Multi Pixel Control (MPC) 3, un filtro che analizza le frequenze dei pixel a video, operando su 8 bande (e quindi su basse, medie ed alte frequenze, separatamente). La modalità Auto, novità di quest'anno, permette di lasciare all'elettronica il compito di selezionare la modalità di upconversion più consona ai contenuti a video, senza che l'utente debba impostarla manualmente.


I rinnovamenti hanno coinvolto anche l'interpolazione dei frame, che è ora celata dietro al nome di Clear Motion Drive (CMD) 3. Tutto è cambiato rispetto ai modelli precedenti: il processore utilizzato è un modello diverso, come differente è anche l'algoritmo impiegato per incrementare la fluidità delle sorgenti. Cosa cambia rispetto all'anno scorso? A parte una migliore efficienza (che andrà poi verificata su un esemplare definitivo), è ora possibile attivare il CMD anche con contenuti 3D (sui modelli precedenti questa facoltà era preclusa, relegandone l'utilizzo solo su sorgenti 2D) e 4K.


JVC ha inserito anche una nuova funzione, il Clear Black, che applica una maschera di contrasto locale, enfatizzando alte e basse luci, in modo da restituire la percezione di un maggio rapporto di contrasto.


Come per i nuovi proiettori Sony 4K è garantita la compatibilità con lo spazio colore xvYCC, utilizzato da Sony sui Blu-ray Mastered in 4K, che potranno essere quindi fruiti al massimo delle possibilità. Sono inoltre presenti, su tutti i modelli, due banchi di memoria per la regolazione della convergenza delle tre matrici (lo schermo è suddiviso in 106 zone, ciascuna delle quali consente interventi ad 1/16 di pixel), e la calibrazione automatica, utilizzabile dopo essersi muniti di una sonda Spyder.


Non manca, ovviamente, la possibilità di sfruttare sorgenti in 3D, tramite occhiali attivi sincronizzati tramite tecnolgia RF (radio-frequenza), e quindi senza le problematiche relative al "rimbalzo" dei raggi infrarossi nell'ambiente (che può diventare problematico, dato che alcuni superfici tendono ad "assorbire" i raggi, anziché rifletterli). Le connessioni disponibili riservano una "sorpresa", che in realtà non desta particolare stupore: spariscono completamente le uscite analogiche, che effettivamente non hanno più molto senso su prodotti di questo tipo. Per il resto la dotazione è quella ormai standard da tempo.


Una menzione la merita anche una caratteristica esclusiva dei modelli più alti in gamma, X700 e X900: questi due prodotti dispongono anche di una modalità Adobe RGB, che supporta l'omonimo spazio colore. Ricordiamo che i modelli menzionati in questo articolo sono quelli consumer, ma esiste anche una gamma corrispondente di prodotti professionali, con le medesime caratteristiche: gli identificativi sono i seguenti:

  • DLA-X500R corrisponde al DLA-RS49
  • DLA-X700R corrisponde al DLA-RS57
  • DLA-X900R corrisponde al DLA-RS67

La disponibilità è data verso la fine dell'anno (generalmente l'arrivo è tra Novembre e Dicembre), con i seguenti prezzi di listino (indicativi):

  • DLA-X500R / DLA-RS49 a 4999€
  • DLA-X700R / DLA-RS57 a 6999€
  • DLA-X900R / DLA-RS67 a 9999€

A seguire un riepilogo delle principali specifiche tecniche:



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