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Dal MIT i robot modulari, capaci di assemblarsi a seconda del compito assegnato (video)

06 Ottobre 2013 21


Dal MIT arriva una nuova evoluzione nel campo della robotica: si tratta dei robot modulari, capaci di cambiare configurazione per meglio adattarsi al compito che viene loro assegnato, grazie alla capacità di assemblarsi autonomamente. Attualmente la versione sviluppata non prevede robot complessi, ma semplici cubi, dotati di volano e bordi con magneti. I robot possono seguire i comandi, e ruotando su se stessi sono in grado di cambiare configurazione, agganciandosi (o sganciandosi), gli uni agli altri, per comporre nuove forme.

Pur essendo ben lontani dal poter proporre robot evoluti, che possano creare forme e funzionalità complesse, è comunque molto interessante notare come questi cubetti possano compiere azioni apparentemente impossibili, come inerpicarsi l'uno sugli altri e persino saltare, per raggiungere la posizione desiderata. I ricercatori stanno sviluppando algoritmi più complessi, per dotare i robot di una sorta di coscienza collettiva, che possa renderli capaci di comportarsi come uno sciame, con l'obiettivo di ottenere la capacità di mutare la forma, autonomamente, in relazione all'obiettivo da raggiungere.

A seguire vi proponiamo il video che mostra i robot all'opera.

via


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Commenti

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Tony_the_only

Io il poliformismo resto dell'idea che dovrebbe essere sviluppato dopo per dare la priorità nel perfezionamento dei robot però non escludo che le vie della ricerca sono molte e quindi forse è meglio così. Anch'io al pensiero della macchina pensante ho dei timori ma allo stesso tempo ne sono affascinato...chissà quali sviluppi può avere un tale essere. Penso ad esempio a robot capaci di creare altri robot per ampliare le loro mansioni o semplicemente per dare manforte a quelli che già ci sono...le infinite forme che potrebbero avere.

Tutto questo fermo restando che dovrebbe avere delle regole impossibili da violare come le 3 leggi di Isaac Asimov ad esempio. Libertà di pensiero e azione si ma entro certi LIMITI!

TheZeion

siamo daccordo che sw e hw siamo ugualmente importanti, quindi dovremmo essere daccordo anche sul fatto che l'innovazione non si dovrebbe mai fermare nè da una parte nè dall'altra. I campi applicativi di un androide polimorfico ci sono, l'hardware è in fase di ricerca, arriverà anche il software. E comunque tremo al pensiero di una macchina che prende decisioni da sé

Tony_the_only

Forse non hai letto bene quello che scritto ma ho affermato che tutte e due le parti sono fondamentali per lo sviluppo della macchina intelligente perfetta però sostengo che la parte software relativa alla "IA" sia la parte più difficile da realizzare...l'hardware oramai sta diventando sempre più potente e fisicamente più miniaturizzato.

p.s. questo articolo parla si di hardware ma anche di software visto che senza quei algoritmi quei cubetti sarebbero solo dei pezzetti di plastica e circuiti :)

TheZeion

Eeh no, l'hardware si deve evolvere quanto il software, tu parli ancora del t101, ma qui su stanno facendo passi versi il t1000 (visto che ti piacciono gli esempi) Reti neurali e processori quantici, ai e droni automodellanti, tu parli di sw, ma questo articolo parla di hw. Noi programmatori ci impegneremo a scrivere stringhe di codice sempre più complesse, ma senza il necessario hardware per farlo girare che ce ne facciamo?

Tony_the_only

Io parlo dell'insieme di tutte le componenti...non ci può essere hardware senza software e viceversa...paradossalmente l'hardware è relativamente semplice da sviluppare...è la "IA" che fa la differenza...cmq presto o tardi riusciranno ad eguagliare le potenzialità della mente umana in uno spazio più o meno "ristretto" e a quel punto le vie saranno infinite, poliformia compresa ;)

TheZeion

non confondere hardware e software, qui parliamo di hardware, sono campi diversi

Tony_the_only

Per la prima domanda mi trovi d'accordo per la seconda invece penso che un robot ben ottimizzato e costruito (come dici tu) e soprattutto "intelligente" non avrebbe bisogno della polimorfia per eseguire al meglio il suo lavoro. Al momento abbiamo un (grande?) bisogno di rendere davvero competitivi i robot in confronto agli essere umani e di strada c'è ne ancora molta da fare. Al momento non si è nemmeno in grado di replicare la straordinaria complessità e velocità di calcolo di un cervello umano tanto per dirne una...poi c'è il problema dell'energia e relativa autonomia più un'altra serie di problemi che non sto qui ad elencare.

I ricercatori dovrebbe usare tutte le loro energie ed idee, appunto, per creare dei robot praticamente perfetti per le loro singole mansioni. Poi una volta che si saranno raggiunti tali livelli di perfezione si potrà pensare alla poliformia e relativi sviluppi.

Personalmente attualmente buttare soldi in queste ricerche lo trovo molto inutile poi ognuno la pensa come vuole :)

TheZeion

Domanda 1: sarebbe possibile, conoscendo la planimetria della tua casa, la disposizione di mobili e tappeti e la tipologia di pavimenti, progettare e costruire, con le tecnologie attuali, un robot ad hoc che ti lucida i pavimenti di tutta casa?
La risposta è ovviamente si, si può; costerebbe un sacco di soldi, funzionerebbe solo a casa tua, ma la tecnologia c'è.
Domanda 2: Sarebbe possibile costruire un ribot che faccia la stessa cosa senza conoscere planimetria, posizione di mobili e tappeti? Servirebbe una configurazione polimorfica che si adatta alla forma della stanza, dei mobili, dei tappeti ecc. ecc. ed ecco che, se quello che tu hai descritto è a tutti gli effetti lo stato ATTUALE della tecnica robotica, il polimorfismo è il prossimo.
Il progresso è creare qualcosa che non c'è, l'ottimizzazione è far funzionare al meglio quello che c'è già. Capita spesso che il progresso rende futile l'ottimizzazione, creando soluzioni nuove rendendo obsolete le vecchie.

Tony_the_only

Gli esempi, invece, ci stanno bene. Loro cercano di vendersi la pelle dell'orso prima ancora di averlo catturato (ok questo esempio è un po forzato) :D

Quello che voglio dire è che un robot come minimo dovrebbe assolvere in modo adeguato ad almeno un compito di quello che fa normalmente una persona per lavoro o nella vita quotidiana altrimenti è un dato di fatto che non ha senso crearli.

Finora quanti robot conosci che riescono a portare a termine in modo ottimale un compito del genere? Io pochi, pochissimi.
Io potrei farti l'esempio (un utente sopra l'aveva detto) del robot aspirapolvere che ti pulisce perfettamente casa perché "sa" come muoversi e dove trovare lo sporco sebbene alla fine non ti lavi il pavimento ( e questo è un limite ad esempio).

Quindi in sostanza che senso ha progettare dei specie di transformers quando ancora la strada nella maturazione nel campo della robotica è ancora lunga?
Secondo me dovrebbero concentrare tutti i loro sforzi e i loro progetti sulla creazione di robot davvero efficienti come la boston dynamics che sta cercando veramente di semplificare la vita all'uomo con macchine di supporto.

Quello che stanno cercando di fare questi studiosi qui sopra è il passo successivo che secondo me non ha senso in QUESTO momento.

TheZeion

questo presuppone che ogni cubo sappia dove siano tutti gli altri, come scritto nell'articolo non è proprio così.

Moto Pico

almeno avrebbero potuto fare un cubo di rubik che si risolveva da solo

TheZeion

ma questo è un ESPERIMENTO, non è pensato come qualcosa di funzionale, ma di test. Immagina invece di sostituire i cubi con dei dodecaedri, potresti ottenere strutture autoreggenti ad altezza e larghezza variabile, automodellanti all'occorrenza, le applicazioni sono infinite, non si fermano allo spazzare in terra!

TheZeion

e, di grazia, secondo la tua opinione, cosa dovrebbe fare un robot? Senza esempi per favore

Tony_the_only

un robot tanto per cominciare deve fare bene una SOLA cosa e fin'ora non ci sono riusciti....tu pensa a farne uno che riesce a mutarsi e a fare più cose...è come voler costruire un veicolo che può essere usato per mille cose ma non aver ancora inventato le ruote.

Yellowt

Quetso perchè per tanti un robot fatto bene è un robot uguale all'uomo.
Non è così, un robot deve essere adatto o adattabile allo scopo oltre che dimensionato correttamente.
Un robot che riesce a fare tutto perchè muta forma sarebbe il non plus ultra... questo è uno dei primi tentativi...

Tony_the_only

Paradossalmente ha ragione però...

Tony_the_only

Scusate la franchezza ma stanno già pensando a queste cazzate quando ancora non sono in grado di fare un robot come cristo comanda?

Come se io costruttore mi mettessi già ad progettare e costruire un tetto super tecnologico per una casa il quale è in grado di fornire energia alternativa al 100% ma poi non sono in grado di costruire le fondamenta perché non so fare i calcoli necessari per reggere le varie forze!!!

Ma prima di pensare ai transofrmers dai mille usi dovrebbero farne uno che fa una cosa ma la fa divinamente e con divinamente dico almeno al pari di una qualsiasi persona.
A questi ragazzi consiglieri meno film e più fatti!

Luca

Oppure macchine che all'occorrenza diventano grandi giganti di ferro che combattono per l'umanità?

In effetti anche questo darebbe serietà all'intero progetto...

Francesco

Hmmm...Fino ad ora non è un robot affatto... in tutto quel po' di spazio nei cubi non ci va altro che un ricevitore una batteria e quel motore rotazionale... Praticamente hanno inventato un affare pieno di calamite che saltella e rimbalza qua e la...

Non sarebbe stato meglio progettarli tipo le apsirapolveri automatiche, con delle ruote, un piccolo gps periferico, per capire dove siano rispetto alla base, e una base alla quale recarsi quando uno o più più moduli vadano cambiati, base stessa che dovrebbe provvedere a montare e smontare i vari moduli funzionali all'occorrenza...

Almeno acquista un po' di serietà l'intero progetto...

Imperium

Sì può finalmente realizzare un cubo di rubik che si risolve da solo xD

Gios

Siiiii i transformers!!!!!!

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