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Lionsgate e Tribeca annuncia un proprio servizio di streaming video

21 Ottobre 2014 2

Lo streaming via internet è sicuramente il futuro, per l'intrattenimento domestico: la transizione è già in atto da tempo, ed è evidente che l'uso di supporti ottici diverrà sempre più marginale, col passare del tempo. Non stupisce, quindi, che sempre più compagnie si lancino in questo mercato, desiderose di poter gestire in proprio la distribuzione delle opere. Un recente esempio è HBO, che ha annunciato l'avvio di un servizio in streaming, per gli Stati Uniti, nel corso del 2015.

Anche Lionsgate e Tribeca Enterprises (ovvero gli organizzatori del Tribeca Film Festival) hanno svelato l'arrivo della propria piattaforma per lo streaming, prevista sempre per il prossimo anno. La gestione sarà condivisa, probabilmente per ridurre i costi e/o per poter offrire un catalogo più ricco ed interessante. Il nome del servizio sarà Tribeca Short List, e punterà non tanto sulla quantità dell'offerta, quanto piuttosto sulla qualità dei contenuti.

A margine di questa notizia ci permettiamo di esporre una riflessione: lo streaming ha sicuramente un potenziale elevatissimo, ed è naturale che una maggiore concorrenza giovi a tutto il mercato, consumatori in primis. Il dubbio è che si stia eccedendo con la frammentazione: sembra che molti produttori e fornitori di servizi puntino ad avere piattaforme proprietarie, con un buon numero di esclusive e titoli prodotti in prima persona (ovviamente esclusivi anch'essi). L'utente rischia, nel prossimo futuro, di dover gestire una molteplicità di abbonamenti e servizi, per poter accedere ad un'offerta completa, con tutte le problematiche che ne conseguono (anche a livello di diffusione dei servizi: quanti di questi arriveranno rapidamente in tutto il mondo?). Forse sarebbe bene creare piattaforme condivise e basi comuni, prima di rischiare di allontanare il pubblico a causa dell'eccessiva confusione che si verrà inevitabilmente a creare, se si continuerà su questa strada. Ci chiediamo, inoltre, se vi sarà ancora vera convenienza economica: è vero che attualmente gli abbonamenti per i singoli servizi sono piuttosto economici (anche se Netflix ha comunque già fatto intendere che, se si vuole perseguire la qualità e la quantità, i costi devono crescere), ma se sarà quasi obbligatorio combinarne più di uno, la somma complessiva potrebbe non risultare più tanto bassa.


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Commenti

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LeChuck

Comunque, spero proprio di no!
Voglio sperare che, anche in futuro, resterà la possibilità di scegliere anche un supporto che possa garantire un minimo di qualità, e questo, ad oggi, lo possono assicurare solo i supporti fisici.

sanietto

Aspetto il servizio dell asylum e feedback da parte di yotobi :-D

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