19 Gennaio 2020
Come abbiamo avuto modo di vedere, esaminando il funzionamento del local dimming, le TV odierne sono ormai dispositivi molto complessi, che utilizzano molteplici tecnologie, per ricreare le immagini a video. Uno degli aspetti che spesso confonde gli utenti è relativo alle diciture che accompagnano ormai la maggior parte dei modelli. Ci riferiamo ai vari 400Hz, 800Hz, 1000Hz (o più), spesso definiti anche con nomi differenti, a seconda del produttore. Possiamo quindi passare dai 2.300 Picture Mastering Index di LG al Motionflow XR 800 di Sony, dal BLS IFC PRO 4K a 3.000 Hz di Panasonic al Picture Quality Index 2.400 di Samsung. Potremmo continuare ancora, ma il quadro è ormai chiaro: le implementazioni proprietarie, relative a questo particolare aspetto, rendono piuttosto difficile capire cosa si celi dietro a queste definizioni.
In questo articolo cercheremo di capire cosa indicano queste sigle, come funzionano in concreto ed a quali funzioni sono preposte. Prima di iniziare, è necessaria una premessa, per conoscere uno dei principi base dell'occhio umano, nonché la differenza tra la frequenza di aggiornamento nativa di un pannello (il cosiddetto refresh rate) e le funzioni proprietarie summenzionate.
La frequenza di aggiornamento dei pannelli
E' bene chiarirlo immediatamente: la frequenza di aggiornamento dei pannelli non è quella riportata nelle diciture che abbiamo riportato in apertura dell'articolo. Quando si legge di TV con 400Hz, 800Hz o più, non ci si riferisce al reale refresh rate, che è decisamente più basso. La frequenza reale può variare tra 50Hz, 100Hz o 200Hz (60Hz, 120Hz e 240Hz per il mercato Nord Americano: non cambia nulla, semplicemente si utilizzano, come unità di misura, i 60Hz al posto dei 50Hz). Tutti i numeri più elevati si riferiscono ad elaborazioni effettuate dall'elettronica delle TV, ma non hanno alcuna relazione diretta con il refresh rate. Va inoltre sottolineato che esistono, sul mercato, TV che utilizzano anche le diciture 100Hz o 200Hz per indicare non la frequenza di aggiornamento, ma le elaborazioni che abbiamo appena menzionato. Distinguere la frequenza reale dal resto non è generalmente complicato: come abbiamo visto, i produttori attribuiscono solitamente un nome proprio alle elaborazioni. Quando si trova solamente un dato numerico, si tratterà quasi sempre del refresh rate. E' quindi evidente che i 400Hz o più svolgono una funzione differente: il motivo per cui vengono utilizzati è legato alla gestione delle immagini in movimento. Per comprendere la ragione, è necessario capire come l'occhio umano percepisce le immagini dinamiche e come vengono mostrate le immagini sulle TV.
La persistenza delle immagini a video e sulla retina
Senza addentarci troppo in argomenti complessi, basti sapere che l'occhio umano fatica a mantenere i dettagli perfettamente a fuoco, quando si concentra su oggetti in rapido movimento. Un esempio molto banale lo si può avere muovendo rapidamente una matita: non solo non risulterà perfettamente a fuoco, ma addirittura sembrerà piegarsi in modo innaturale, se si compiono movimenti sufficientemente veloci. Esiste un solo modo per ridurre questo fenomeno, e consiste nel diminuire il tempo di persistenza delle immagini sulla retina. Se riprendiamo l'esempio della matita, e ripetiamo le stesse azioni, ma con una luce intermittente, il dettaglio percepito aumenterà visibilmente.
Questo aspetto si lega direttamente al modo con cui i TV visualizzano le immagini a video. I CRT (tubo catodico) ed i Plasma avevano proprio una natura intermittente: nei CRT le immagini vengono disegnate effettuando una scansione, mentre nei Plasma i pixel compiono cicli di accensione e spegnimento, tra un fotogramma ed il successivo. Ciò significa che un fotogramma non viene mostrato ininterrottamente, fino al successivo aggiornamento del pannello. LCD e OLED (i modelli realizzati fino ad ora), invece, hanno un funzionamento che viene definito sample&hold. Ciascun fotogramma viene mantenuto a video fino a quando non viene sostituito dal successivo (quindi fino al successivo aggiornamento del pannello). Ne consegue una persistenza decisamente più prolungata. E' proprio per questo motivo che si fa ricorso ad elaborazioni dell'immagine, in modo da ridurre la persistenza a video (e quindi anche sulla retina) dei singoli fotogrammi. Le tecnologie utilizzate per queste finalità vengono raggruppate sotto il nome di compensazione del moto (o motion compensation).
Per i soli LCD, inoltre, c'è da tenere presente un ulteriore aspetto: il tempo di risposta dei cristalli liquidi non è istantaneo (in realtà non lo è nemmeno sugli OLED, come non lo era sui Plasma, ma per queste due tecnologie si parla comunque di intervalli di tempo estremamente bassi). Un tempo di risposta troppo elevato causa effetto scia (o ghosting), aumentando le sfocature sulle immagini in movimento. Fortunatamente la maggior parte delle TV LCD offre ormai un tempo di risposta più che buono, rendendo le scie quasi sempre assenti. Non possiamo però parlare di tempi prossimi allo zero, ed ecco quindi che anche questo aspetto contribuisce a diminuire (anche solo in maniera estremamente marginale) il dettaglio nelle immagini in movimento.
La compensazione del moto: definizione e tipologie
La compensazione del moto comprende varie tecnologie, tutte mirate ad una più efficiente gestione delle immagini in movimento. La finalità, come abbiamo visto, è principalmente la stessa: ridurre il tempo in cui un singolo fotogramma viene visualizzato a video. I risultati, invece, differiscono sostanzialmente. Le possibili implementazioni si possono raggruppare in tre categorie: interpolazione dei frame (o frame interpolation), backlight scanning e black frame insertion (noto anche come dark frame insertion o con l'acrononimo BFI). Tutte queste soluzioni operano in modo differente, con specifici vantaggi e svantaggi.
L'interpolazione dei frame: funzionamento, pro e contro
L'interpolazione dei frame opera aggiungendo fotogrammi alla sorgente originale. L'elettronica analizza la sorgente in ingresso e, in tempo reale, provvede ad applicare algoritmi capaci di predire come evolveranno i movimenti, in modo da poter creare uno o più frame intermedi, tra un fotogramma ed il successivo. La bontà e l'intensità variano a seconda dell'elettronica e degli algoritmi in uso: i sistemi più evoluti, ad esempio, analizzano il moto lungo tutti gli assi. L'aumento del numero di fotogrammi è ciò che distingue l'interpolazione dei frame dalle altre tecnologie per la compensazione del moto. Aumentando il numero di fotogrammi si ottiene, naturalmente, una minore persistenza di ciascuno di essi sullo schermo. Non è però l'unico effetto: anche la fluidità subisce un incremento (è del resto intuitivo: il numero dei fotogrammi e la fluidità sono direttamente collegati), proporzionale al numero di frame creati ex-novo.
Più fotogrammi vengono aggiunti, più diminuisce la persistenza a video degli stessi (con un proporzionale aumento nel livello di dettaglio), incrementando la fluidità del video. L'interpolazione, dunque, altera l'originale fluidità in modo piuttosto rilevante, specialmente se spinta ai livelli più alti (ove disponibili: in genere vi sono più livelli di funzionamento). E' quindi utile non solo per aumentare il livello di dettaglio, ma anche per eliminare i microscatti delle pellicole cinematografiche. Queste ultime sono realizzate a 24 fotogrammi al secondo, e pur non potendosi definire propriamente affette da scatti, non sono sicuramente fluide (la differenza, rispetto ad un video a 50 o 60 fotogrammi al secondo è evidente). Su questo punto, però, non c'è unanimità di giudizio: c'è chi preferisce rendere più fluida la visione dei film in Blu-ray, per ottenere una rappresentazione più aderente alla realtà, e chi non tollera questo tipo di intervento, preferendo preservare la natura "cinematografica" del materiale originale.
Come qualsiasi elaborazione video, anche l'interpolazione dei frame è non priva di controindicazioni. Analizzare un flusso video in tempo reale, creando nuovi fotogrammi, non è un compito semplice. Se si mantiene il funzionamento su livelli medio-bassi, generalmente non si riscontrano particolari problematiche. Se però si eccede (o si utilizzano sistemi meno efficaci: generalmente tutte le implementazioni sono proprietarie, quindi le prestazioni possono variare anche in maniera consistente), si ottiene come risultato la generazione di un certo numero di artefatti. I più comuni riguardano i bordi delle immagini, con soggetti od oggetti caratterizzati da aloni (è il cosiddetto effetto halo, particolarmente visibile quando i soggetti in primo piano si muovono su sfondi anch'essi in movimento), oppure la perdita di compattezza di alcuni dettagli. Nei casi più gravi si possono riscontrare macroblocking (l'immagine si scompone in una sorta di grandi "quadrati") ed errori di varia natura (con moiré ed altri difetti), oltre ad un evidente incremento nell'insorgenza di difetti (che si notano più di frequente). E' quindi generalmente sconsigliabile un utilizzo a livelli troppo elevati, specialmente sulle sorgenti che contengono, in origine, un minor numero di fotogrammi (il materiale a 24fps, quindi i film, è generalmente il più critico).
Una scena molto utile, per valutare l'impatto dell'interpolazione, è quella presente nel film "Il cavaliere oscuro", in particolare la sequenza in cui l'elicottero vola tra i tetti di Hong Kong, atterrando poi su un grattacielo. Sono da osservare, in particolare, l'elica dell'elicottero ed i palazzi che si muovono sullo sfondo (si possono notare sia gli eventuali difetti, sia l'efficacia degli algoritmi nel recuperare dettaglio).
Un altro effetto negativo è legato all'incremento dell'input lag: è lo stesso discorso che abbiamo riportato nella guida sul local dimming. Anche in questo caso abbiamo un intervento gravoso a carico dell'elettronica: ne consegue un peggioramento nella reattività ai comandi, ed infatti è spesso impossibile abilitare l'interpolazione dei frame nelle modalità dedicate ai videogiochi.
La backlight scanning: funzionamento, pro e contro
La scanning backlight, come abbiamo visto parlando del local dimming, è una delle tecnologie per il controllo della retroilluminazione. Si tratta, nello specifico, di 1d dimming, che controlla la retroilluminazione lungo un segmento, su tutta la dimensione del pannello. Questa soluzione permette di pilotare solo porzioni orizzontali della retroilluminazione, simulando la scansione di una TV a tubo catodico. Anche in questo caso il funzionamento è direttamente legato ad elettronica ed algoritmi: soluzioni più evolute possono operare con più efficacia. Simulare la scansione di una TV CRT permette di ridurre la permanenza di singoli frame a video, senza alterare in alcun modo la fluidità (il numero di fotogrammi resta immutato: si agisce solo sulla retroilluminazione). E' quindi evidente che la backlight scanning non può essere utilizzata per ridurre i microscatti presenti nei film.
I vantaggi connaturati all'utilizzo di questa tecnologia sono la mancanza di artefatti (non c'è un'elaborazione di nuovi fotogrammi: l'elettronica analizza le immagini solo per regolare la retroilluminazione) ed un impatto minimale sull'input lag (l'elettronica non deve elaborare una mole troppo elevata di dati). Per contro, si riscontrano due aspetti negativi: il primo riguarda il flickering. La backlight scanning aggira le problematiche create dal funzionamento sample&hold, evitando di mantenere sempre accesa la retroilluminazione su tutto il pannello. I cicli di accensione e spegnimento, pur non effettuati globalmente su tutto il pannello), portano a percepire una variazione nella luminosità, sia in termini assoluti (è del tutto intuitivo: se alcuni segmenti del pannello sono spenti, anche solo per alcuni istanti, il quantitativo di luce emesso è minore), sia in termini di stabilità delle immagini, che infatti sembrano leggermente "tremolanti". Generalmente l'effetto non è molto marcato, proprio per il fatto che la retroilluminazione varia coinvolgendo solo alcuni segmenti.
Il black frame insertion: funzionamento, pro e contro
Il black frame insertion è letteralmente l'aggiunta di un fotogramma nero alle immagini. In pratica è una sorta di versione più estrema (o meno raffinata, a seconda dei punti di vista) della backlight scanning. Anziché modulare la retroilluminazione a segmenti, si alternano i fotogrammi, contenuti nella sorgente, con schermate nere. Alternare fotogrammi a schermate nere comporta, ovviamente una minore persistenza a video dei singoli frame, elevando il dettaglio percepito.
Vantaggi e svantaggi sono praticamente gli stessi che abbiamo descritto per la backlight scanning. Le differenze consistono, principalmente, nella diminuzione della luminosità e nel flickering, che con il black frame insertion possono risultare più evidenti (ma questo dipende molto dai sistemi utilizzati: va anche precisato che una backlight scanning meno evoluta comporterà meno problematiche, ma recupererà anche meno dettaglio). Ancora una volta non si riscontra un significativo impatto sulla risposta ai comandi, poiché alternare fotogrammi e schermate nere non è un compito gravoso, per l'elettronica.
La combinazione di tutte le tecnologie: come varia la percezione delle immagini in movimento
Dopo aver analizzato le tecnologie applicabili per la compensazione del moto, non ci resta che quantificarne i benefici. La prima cosa da sapere è che, per raggiungere il risultato desiderato (la percezione di un maggior livello di dettaglio, nelle immagini in movimento), è possibile perseguire varie vie. I produttori di TV possono utilizzare una o più tecnologie, simultaneamente, per migliorare la resa dei pannelli. E' quindi possibile trovare modelli provvisti di sola interpolazione dei fotogrammi (che è il metodo più diffuso), ma esistono anche prodotti che combinano tutte le tipologie di interventi. Praticamente tutti i sistemi più evoluti utilizzano quest'ultima opzione: è per questo motivo che si raggiungono anche più di 1000Hz, poiché si somma, idealmente, l'apporto dato da ogni tecnologia (il ragionamento alla base è: utilizzando X + Y + Z, si ottiene un risultato simile a quello di una TV con refresh rate a 1000Hz). La backlight scanning, inoltre, può anche essere impiegata per ridurre il crosstalk (sovrapposizione tra immagini per occhio destro e sinistro, durante la visione di immagini 3D) nei TV con occhiali attivi.
Come si quantifica l'apporto dato dalla compensazione del moto? I TV sample&hold (come abbiamo menzionato in precedenza, al momento non c'è differenza tra LCD e OLED) sono in grado di mostrare circa 300 - 400 linee di dettaglio, con immagini in rapido movimento. Con l'apporto dell'interpolazione dei fotogrammi, della backlight scanning e del black frame insertion, il dettaglio può aumentare fino ad almeno 1080 linee (i test per i pannelli Ultra HD sono ancora praticamente non disponibili). SI tratta dunque di un netto miglioramento, che però, come abbiamo visto, deve essere rapportato anche all'efficacia degli interventi. Se la metodologia di base è infatti identica per tutti i produttori, l'applicazione è differente e legata a soluzioni proprietarie, che possono essere più o meno efficaci, nel recuperare dettaglio, come anche nel contenere i difetti legati alle singole tecnologie. Per l'interpolazione è fondamentale disporre di ottimi algoritmi e di elettronica di buon livello, mentre per backlight scanning e soprattutto black frame insertion è essenziale un pannello molto luminoso (per contenere meglio la perdita di luminosità). Nella maggior parte dei casi si tratta di trovare il giusto bilanciamento tra aumento del dettaglio e una ridotta incidenza degli effetti negativi, anche nel rispetto dei propri gusti personali (c'è chi non tollera l'aumento della fluidità e chi mal digerisce il flickering).
Conclusioni
Quando si parla di "Hz", in riferimento alle TV, occorre non farsi confondere da diciture purtroppo non molto chiare. I numeri elevatissimi, spesso riportati in evidenza nelle specifiche dei singoli modelli, non sono riferiti (come si sarebbe portati a pensare) alla frequenza di aggiornamento dei pannelli. Si tratta, invece, di elaborazioni video di vario tipo, tutte riconducibili a quella che viene definita compensazione del moto. Le tecnologie che fanno riferimento a questa definizione vengono utilizzate per aumentare il dettaglio delle immagini in movimento, risolvendo limiti in parte connaturate all'occhio umano, in parte riconducibili al funzionamento delle TV. L'efficacia va valutata sul singolo modello: un numero più elevato non implica necessariamente migliori prestazioni (anche se è un metro di paragone valido tra TV realizzate dallo stesso marchio), perché si tratta del nome attribuito dal produttore, non di una misurazione ufficiale. Da valutare, in fase di acquisto, anche la suscettibilità ai difetti che queste tecnologie possono provocare: la tolleranza personale può variare significativamente, portando a preferire un certo tipo di soluzione, a discapito delle altre.
Commenti
Fa cagare,il 49UH6 è uno dei peggiori 4K sul mercato ma anche tra i più economici
in realtà non è che disattivando il motionflow risolvi, perchè non sono tubi catodici, per cui perdi di definizione senza motionflow
Buon giorno a tutti. Sto per acquistare un TV LG Led smartphone ultra HD 4K (mod. 49UH6), 1.200 PMI. Il prezzo è nel mio budget ma non so valutare la qualità del prodotto. Qualcuno sa darmi qualche consiglio al riguardo? Grazie
Se li si usa per il gaming (soprattutto fps) ancora ancora (ma anche lì, mettendo modalità gaming diventa abbastanza rapida per andar bene praticamente per chiunque), ma per tutti gli altri usi non vedo a cosa potrebbe servire un response time altissimo
non esistono monitor da gioco
Esistono monitor con tempi di risposta e input lag ottimi, che quindi possono andare bene per l''uso con applicazioni grafiche pc e giochi.
Se parliamo poi di un monitor TV, difficilmente và altre i 28", quindi non lo puoi mettere di sicuro in un salotto, comunque sia non sarebbe il massimo nella resa TV come qualità dei colori, in primis per il nero.
Semplice, le dimensioni. Fino a 28"-32" si riesce facilmente a mantenere input lag ottimi, quando parliamo invece di 55" con la stessa tecnologia purtroppo i tempi di input lag aumentano di molto.
Idem praticamente per i tempi di risposta.
"non frega nulla a nessuno dei tempi di risposta"
Direi che la tua è un'affermazione assolutamente falsa.
Semmai potevi scrivere che la maggior parte degli acquirenti TV Led non sanno nemmeno cosa sia il tempo di risposta.
Chi invece ha un pò di confidenza sulla tecnologia di queste TV, è un dato che ricerca e chiede subito di conoscere.
è la stessa cosa che avevo pensato, però a me (uso ancora un vecchio trinitron del 1985 :D) è capitato ancora fo di recente di vedere degli lcd e led ed avere la netta impressione che l'audio non fosse perfettamente sincronizzato...
No, l'audio desincronizzato non si nota se si parla di pochi millisecondi (ma anche 1/10 di secondo non si nota), anche perchè altrimenti gli HT non sarebbero utilizzabili dato che comunque l'audio viene prima processato all'interno di essi e poi deve attraversare tutti i cavi per giungere infine all'altoparlante, inoltre immagino che lato SW esista qualcosa per eliminare questo difetto (è una mia teoria eh)
scusami non riesco a capire una cosa però, questo altissimo lag non dovrebbe anche dissincronizzare l'audio dal video guardando i film e quindi create un effetto doppiaggio mal fatto?
Antsm anche a me piacerebbe comprare un monitor tv da 46 pollici!!
Il fatto è che non esiste niente che si avvicini, i monitor tv in genere hanno come misure i classici 27" e non più di 32", anche se non ricordo di averne trovati di 32" quando ho provato a cercarli un anno fa.
Ciò che vorrei è appunto una tv minimo 40" con display port,
G-SYNC ecc.., o qualcosa che si avvicina!
Io no, sinceramente preferisco il 46" davanti al divano per i film (che all'occorrenza diventa utile anche per giocare grazie al collegamento diretto al PC tramite HDMI ed al controller Microsoft oblungo) ed il 24" sulla scrivania per il PC
Comunque sia i dispositivi che cerchi esistono, si chiamano Monitor TV (che alla fine sono normalissimi monitor con decoder DVB-T e attacco per l'antenna)
Grazie per la tua opinione, ora non so quanti siano a pensarla come me ma per me sarebbe ottimale avere un solo dispositivo ibrido, polifunzionale che sia ottimizzato per vedere i film come per il game FPS.
Sarei disposto a pagarlo di più ovviamente di un normale tv o di un monitor, ma risparmierei paragonando il prezzo con quello che spenderei per entrambi i dispositivi!
Ergo, io risparmierei spazio e denaro, il produttore di tv/monitor proporrebbe un utile novità acquisendo una fetta di mercato +- rilevante, questo non saprei dirlo onestamente..
Cosa ne pensate a proposito?
Sareste disposti a pagare di più per avere un solo dispositivo polifunzionale?
L'input lag altissimo dei televisori è causato principalmente dall'enorme massa di filtri che vengono applicati prima di mostrare i fotogramma (di conseguenza il frame prima di essere mostrato han bisogno di più tempo di elaborazione). Inoltre siccome non frega nulla a nessuno dei tempi di risposta nei televisori, nessun produttore sta lì ad inserire l'overdrive nell'elettronica
Ciao Loris, sono d'accordo, la tecnologia a LED è la stessa che viene usata dai TV come dai MONITOR, continuo a chiedermi quali differenze insormontabili ci siano per non riuscire a creare un ibrido che soddisfi entrambi.
L'input lag, è fastidioso e da me percepito in tutte le TV led più recenti, e la cosa mi infastidisce molto.
Non l'ho notato nelle nuove TV oled di LG, saranno queste adatte anche per giocare a 100 Herz ? Cosa ne pensi, le hai già viste dal vivo?
Grazie per la risposta. La tecnologia a LED è la stessa che viene usata dai TV come dai MONITOR, continuo a chiedermi quali differenze insormontabili ci siano per non riuscire a creare un ibrido che soddisfi entrambi.
L'input lag, è fastidioso e da me percepito in tutte le TV led più recenti, e la cosa mi infastidisce molto.
Non l'ho notato nelle nuove TV oled di LG, saranno queste adatte anche per giocare a 100 Herz ?
Vedi comunque degli artifizi, quindi mai una visione nitida di qualcosa che si muove velocemente.
Non solo Samsung, ti sia chiaro questo!
"Fortunatamente la maggior parte delle TV LCD offre ormai un tempo di
risposta più che buono, rendendo le scie quasi sempre assenti"
Io dico che è proprio il contrario.
La stragrande maggioranza delle TV LED hanno tempi di risposta alti e le scie si vedono eccome. Basta semplicemente guardare una partita di calcio, pallavolo, basket....
Sono davvero pochi se non pochissimi i TV LED esenti da questo problema
Grazie, adesso guardo
No purtroppo
Ho appena postato +- la tua domanda molti commenti dopo la tua, hai poi saputo quale TV è migliore?
Scusate l'ignoranza, ma non capisco perchè non fanno Pannelli ibridi con caratteristiche sia da TV che da Monitor da game, ora io ho un classico tv sony a 60 hertz, perchè non esistono pannelli TV sopra i 34 pollici che lavorano a frequenze maggiori e con un tempo di risposta migliori, potendo cosi essere sfruttati doppiamente con un risparmio effettivo per il consumatore che si troverebbe un solo monitor polifunzionale?
Le nuove TV 4k sono impiegabili anche come ottimi monitor per PC?
Potremo mai comprare una TV con il G-Sync o con ingresso DisplayPort (per fare un esempio OT)?
By Simo
estremamente interessante... però ad esempio io attualmente sono interessato all'acquisto di LG 49 LF5100 (lo so, non è certo il top di gamma dei full hd, però è grande e costa poco), e come PMI (picture mastering index, sul sito viene riportato 300... a quanto equivarrebbe in hz nel classico rate di refresh?? è un valore davvero troppo basso? quali potrebbero essere i rischi?? spero possiate interpretare questa mia domanda posta in maniera tremendamente approssimativa e rispondermi ugualmente. grazie ciao
La Philips ha l'ambilight, tecnologia carina che emette una luce adattata che "espande" l'immagine oltre lo schermo. Dovrebbe comunque essere disattivabile.
Per quanto riguarda la SCART invece, è ancora presente in quasi tutti i modelli, standard o tramite adattatore.
Mi sto informando, mi sembra di capire che il Philips emetta luce colorata anche dalla parte posteriore...questo dettaglio purtroppo lo rende incompatibile con i miei gusti (mi piace guardare i film nel buio totale!).
Del Panasonic ho visto invece che di quella serie fanno anche il modello da 32 pollici...che con mia grande sorpresa include anche l'ingresso scart...mi risolverebbe un sacco di problemi (ho moltissima tecnologia "antica" da collegare a questa tv!)
Resterebbe da capire se il 32 pollici mantiene la stessa qualità del 40...
Ti raccomandavo il Philips proprio perché, di recente mi è morto il 40" e quindi ho dovuto sostituirlo in fretta e furia. Dovendo rimanere, per esigenze di spazio, su quella dimensione, ho preferito rimanere su un Full HD top gamma piuttosto che su un 4K entry level. Scartando a priori le tv curve (non mi piacciono), la mia scelta era ricaduta sul Philips, l'unico con retroilluminazione LED full array e local dimming. Purtroppo però sembra che nessuna delle grosse catene di elettronica lo abbia a listino, sono riuscito a trovarlo solo su Amazon. Ma avendo necessità di sostituirlo nell'immediato, ho preferito ripiegare sul Panasonic che mi sta comunque dando belle soddisfazioni (te ne renderai conto leggendo le recensioni).
Grazie della risposta LeChuck! :-)
Allora, diciamo che il 32 pollici è la dimensione per me ideale...con un 40 scaturirebbero diversi problemi di spazio.
Ma lo posso comunque considerare se la qualità dell'immagine e del suono fosse indiscutibilmente superiore.
Il fulcro per me resta la qualità. Di tutti i 32 che ho visto, il Samsung curvo è quello che mi ha impressionato di più. Leggendo in rete, inoltre, si dice che abbia anche un audio più che dignitoso. Caratteristica rara nelle flat-tv, e anche questa per me molto importante (solo raramente utilizzerei la tv attaccata all'impianto stereo).
Curvo/piatto alla fine poco importa (seppure certamente non sono un fan dei tv curvi)...a me interessa che il televisore sia di qualità video eccellente, e che abbia un audio dignitoso (non vorrei incappare in tv con audio da radiolina, insomma!). Di tutto il resto (3d, funzioni smart, connessione ad internet eccetera) non mi interessa minimamente.
Ora vado subito a informarmi sui modelli da te citati.
L'effetto "telenovela" è esattamente ciò di cui si parla in questo articolo, la generazione di frame "artificiali" da parte dell'elettronica della televisione.
Generalmente è disattivabile. Magari torna al centro commerciale e chiedi al commesso se può farti vedere com'è la televisione con tutti gli artifici disattivati.
Comunque, se hai lo spazio per un 40", consiglio il Panasonic 40CS630 (lo hanno in listino da Euronics) o, ancora meglio, la Philips 40PFT6510, purtroppo difficile da reperire (l'ho trovato solo su Amazon). Soprattutto se preferisci le televisioni piatte a quelle curve.
Articolo interessantissimo.
Purtroppo un po' vecchio ma provo lo stesso a scrivere sperando che qualcuno risponda.
Volevo chiedere se il famigerato "effetto telenovela" (l'interpolazione, quindi, se ho capito bene) è ancora qualcosa in cui si rischia di incappare, nelle tv lcd di fascia medio-bassa.
Nella fattispecie, a breve dovrei comprare il mio primo 32" full-hd...si tratta dell'unico Samsung curvo da 32" (il UE32J6300).
Non amo particolarmente la curvatura, ma ho potuto confrontare questa tv con altre tv in un centro commerciale, e devo dire che come qualità di immagine il Samsung mi sembrava nettamente superiore a tutti gli altri 32".
Purtroppo però era anche l'unico che presentava questo effetto telenovela, che è una cosa che io non tollero nella maniera più assoluta.
Mi chiedevo se è una caratteristica intrinseca del modello o se invece, come mi pare di aver capito succede in molti televisori, c'è la possibilità, attraverso le impostazioni, di eliminare questo effetto fastidiosissimo per chi, come me, guarda principalmente vecchi film, telefim e cartoni (tutte cose a 24 fotogrammi al secondo che verrebbero puntualmente rovinate dall'interpolazione).
Perchè se l'effetto fosse congenito alla macchina, e quindi non eliminabile, dovrei ripiegare su altro!
ciao a tutti STO COMPRANDO UNA TV SONY ,IN UN NEGOZIO ho trovato allo stesso prezzo una tv sony ( KD49X8308C) E UNA SONY ( KD49X8307C ) UNA è NERA ED HA 1000HZ E L ATRA ARGENTO 900 HZ) A PARTE LOGICAMENTE IL COLORE CHE PREFERISCO ARGENTO, C'E' MOLTA DIFFERENZA TRA LE 2 (PRATICAMENTE 100 HZ)
COSA MI CONSIGLIATE?
Ottimo articolo. Voglio più recensioni di TV da parte tua invece!
Secondo me la compensazione moto è la tecnica più inutile implementata nelle TV ... L' upscaling non può inventarsi nuovi pixel, ma piccoli benefici li puó portare ... Il locale dimming non puó controllare i singoli pixel, può creare effetto alone, ma porta benefici ai neri e al contrasto (ma deve avere un buon numero di zone) ... La moto compensazione, invece, secondo me non porta nnt d buono ... I frame non si possono inventare, perché si.creano artefatti, controllare strisce illuminate o inserire frame neri non migliorano l esperienza ... Se un video è girato a 25 frame, nnt potrà dare la sensazione di più frame ... Piuttosto bisogna girare a frame più alti, anche se quelli attuali per me vanno benissimo, perché aumentando i frame bisogna aumentare la luminositá dei set (gia alcuni film hanno un rumore imbarazzante ) e aumentare la memoria di archiviazione
Concordo ... Poi secondo me non ha senso questa trovata della moto compensazione ... Se il film è nativo 23.9 o quel che sia, nulla potrà ricreare i veri pixel della stessa scena girata a più frame ... Quindi, meglio gustarsi film roba varia come sono stati pensati e prodotti
A me piaceva un casino quel modello
Mio zio ha il 55" del modello successivo. Si chiama sempre monolithic design, ma è più arrotondata come linea. Ma come design 'unico che batte il 720 è la serie 800/900 con il design Sense Of Quartz
Già, tutt'oggi molto bello con la base sound è un piacere per gli occhi anche da spento....
monolithic design giusto? bello!
NOWVIDEO
N******o cosa sarebbe??
Ciao hai poi avuto modo di valutare i vari modelli 55 pollici?
Ottimo articolo dal punto di vista tecnico, anche se a volte, se non si hanno grossi budget a disposizione verrebbe da dire:" Aridatece er tubo!":)
non sei l'unico
OT
Ciao a tutti.
Premetto che in campo TV ne sò veramente poco...
Stavo valutando l'acquisto di una TV, dimensione 42", SmartTV, 3D.
Guardando tra i vari volantini ho trovato il PANASONIC TX-42ASW654 a € 455.
Che ne pensate? Sapreste consigliarmi qualcosa di simile o di meglio, considernado il mio budget di € 400/450?
Grazie
bell'articolo!
Chi è l'esperto che mi da dire se la serie HU6900 di Samsung (esempio UE50HU6900) supporta il formato 4:4:4 60hz 4k ? Ho un buono sconto Samsung da 600euro che mi scade a giugno e devo assolutamente sapere se potrei usare questa tv eventualmente anche come monitor per il pc (deve supportare il 4:4:4 60hz 4k). Nelle specifiche tecniche di Samsung c'è scritto che lo supporta, ma quasi tutti dicono che in realtà non lo supporta e che forse lo supporterà con un aggiornamento firmware (o forse questo firmware è già uscito.). Nessuno mi sa dare una risposta certa! Chiedo lumi a voi!
OT: Ragazzi io non riesco più a guardare nessun film da N******o. Clicco sul play e mi rimane sullo 0%, non posso mettere pausa, nemmeno full screen o aggiustare l'audio, come se il player fosse bloccato. Nessun problema con altri siti. Ha iniziato a darmi problemi quando il pc ha deciso di spegnersi per temperatura elevata, da lì non funziona più.
Le TV 4k Samsung l'ho viste tutti e generano vistosi artefatti e come upscaling fanno pena, sembrano più rilassanti per via che hanno un maggior contrasto di poco e sono tarate con più luminosità sui bianchi e schiariscono un po' le ombre, ma fanno pena.
come sopra
segnalato
I tempi di risposta degli oled migliori di ordine 10 rispetto agli LCD avvantaggia di molto, se vedete questo confronto http: //www. displaymate. com/LG_OLED_TV_ShootOut_1 . htm#Response_time
aumentando l'interpolazione o l'inserimento di immagini nere non si farà altro che aumentare il divario tra LCD e oled a livello di nitidezza dell'immagine e decenza cromatica sul pannello. Drogare l'immagine in movimento con frame inventati (oltre a portare tanti effetti negativi quali l'effetto telenovela appiattendo in modo inaccettabile tutti i film) non fa altro che avvicinarsi al limite di refresh dei pannelli LCD. Nei plasma il problema non si pone anche se a qualcuno da fastidio il senso di "micro" flickrering insito nel refresh dei singoli pixel, negli oled non si ha ma la definizione a qual punto è limitata dalla retina di chi guarda e non alle 300 linee dell'LCD. Senza contare poi i casini che si creano con l'illumimazione di aree più o meno grandi su un LCD.. un LCD è un LCD gli antichi alchimisti erano convinti di poter far cambiare lo stagno in oro ma la tecnica arriva fino a un certo punto e bisogna fare i conti coi compromessi imho, magari mi sbaglio?