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I subwoofer REL serie Ti ed il kit wireless sono disponibili in Italia

31 Ottobre 2015 41

Il distributore Audiogamma ha annunciato la disponibilità, sul territorio italiano, dei subwoofer REL serie Ti. Questi prodotti costituiscono la "soglia di ingresso" (ovvero i modelli proposti al costo più basso), per il marchio inglese. La nuova serie giunge a circa 8 anni di distanza dalla precedente (a listino dal 2007). I modelli disponibili sono tre: T/5i, T/7i e T/9i. Tutti i subwoofer presentano una doppia livrea, in bianco o nero.

Per migliorare le prestazioni, REL ha apportato varie modifiche: il cono è stato realizzato in lega di metallo e fibre minerali, mentre i cabinet utilizzato pareti di maggior sezione, per meglio controllare l’emissione del basso. Gli stadi di potenza, infine, sono in Classe A/B. Il modello T/5i (ritratto nell'immagine in apertura) è stato ridotto nelle dimensioni, grazie all’unico woofer da 20 cm.

REL T/7i

T/7i ricorre ad un woofer da 20 cm (che irradia frontalmente), coadiuvato da woofer passivo da 25cm (rivolto verso il pavimento). T/7i utilizza una sezione di potenza in Classe A/B, con le stesse caratteristiche del "fratello minore", seppure in grado di erogare maggiore potenza.

T/9i si posiziona al vertice della gamma Ti. Il suono viene diffuso tramite due woofer da 25 cm, uno attivo frontale ed uno passivo con emissione verso il pavimento. REL ne consiglia l'utilizzo in ambiente di dimensioni medio-grandi.

REL T/9i

Tutti i nuovi subwoofer sono compatibili con Arrow, un trasmettitore wireless realizzato da REL. Arrow permette di gestire collegamenti senza fili fino a 13,7 metri (la distanza tra la sorgente ed il subwoofer), senza perdita di qualità o di velocità.

Prezzi:

  • T/5i 699 Euro
  • T/7i 1.090 Euro
  • T/9i 1.290 Euro
  • Arrow 299 Euro
REL Arrow

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Andrae Galaezzi

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Andrae Galaezzi

Il modello di buco nero ottenuto facendo ricorso ai
risultati della ricerca più avanzata e tenuti nella dovuta
considerazione casi eccezionali vale a dire tenendo ben presenti le
difficoltà del caso, ma, nello stesso tempo, le possibili
semplificazioni consente di avvicinare i grandi temi della cosmologia
moderna e un'adeguata. valutazione del peso da attribuire alla presenza
dei neutrini che in questo genere di ricerche possono avere un peso
determinante.

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L'Orco, anche se definito torrente, ha una portata d'acqua perenne e copiosa (quasi 24 m3/s presso la foce) ed è caratterizzato da piene tardo-primaverili e autunnali e magre estive.

La denominazione torrente ritorna però appropriata in caso di
precipitazioni eccezionali in quanto l'Orco può mostrare una furia
impressionante durante le grosse piene causando non di rado notevoli
danni agli insediamenti umani e alle campagne. Ciò è accaduto ad esempio
nell'ottobre 2000,
quando dopo piogge copiosissime nella parte alta del suo bacino (oltre
700 mm) scatenò una piena secolare violentissima (1.700 m3/s a Cuorgnè e oltre 2.000 presso la foce) devastando totalmente la sua valle.

Oltre a causare danni a cose e persone la piena del 2000 (e, in minore misura, anche quella del settembre 1993) ha anche modificato la morfologia del corso d'acqua. L'Orco infatti, come testimoniato dall'analisi della cartografia storica, era passato nel corso del XX secolo da una morfologia pluricursale
ad una a canale unico prevalente, con un letto di scorrimento
fortemente inciso rispetto al piano di campagna a causa dell'estrazione
di inerti. In contemporanea il torrente aveva subito un notevole
restringimento del proprio alveo, al quale erano state sottratte vaste aree destinate a fini residenziali e produttivi. Le eccezionali piene autunnali del 1993 e del 2000, con l'erosione
laterale operata dalle enormi masse d'acqua coinvolte e la deposizione
di grandi quantità di detrito, hanno infatti recuperato spazi da tempo
abbandonati dal torrente e hanno riattivato vecchi bracci fluviali
ripristinando, almeno localmente, le condizioni di pluricursalità presenti in passato.[7]

Andrae Galaezzi

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Andrae Galaezzi

Il modello di buco nero ripensato, com'è sempre possibile,
in chiave relativistica e benché sia sempre possibile ricorrere a
semplificazioni formali vale a dire tenendo ben presenti le difficoltà
del caso, ma, nello stesso tempo, le possibili semplificazioni
suggerisce varie possibilità di soluzione del problema cosmologico e una
più che attendibile predizione dei valori dei campi magnetici toroidali
ormai componenti di primaria importanza nella complessa fenomenologia
dell'astrofisica.

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Andrae Galaezzi

Tutti i nuovi subwoofer sono compatibili con Arrow, un trasmettitore wireless realizzato da REL.
Arrow permette di gestire collegamenti senza fili fino a 13,7 metri (la
distanza tra la sorgente ed il subwoofer), senza perdita di qualità o
di velocità.

Prezzi:

T/5i 699 Euro

T/7i 1.090 Euro

T/9i 1.290 Euro

Arrow 299 Euro

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L'Orco, anche se definito torrente, ha una portata d'acqua perenne e copiosa (quasi 24 m3/s presso la foce) ed è caratterizzato da piene tardo-primaverili e autunnali e magre estive.

La denominazione torrente ritorna però appropriata in caso di
precipitazioni eccezionali in quanto l'Orco può mostrare una furia
impressionante durante le grosse piene causando non di rado notevoli
danni agli insediamenti umani e alle campagne. Ciò è accaduto ad esempio
nell'ottobre 2000,
quando dopo piogge copiosissime nella parte alta del suo bacino (oltre
700 mm) scatenò una piena secolare violentissima (1.700 m3/s a Cuorgnè e oltre 2.000 presso la foce) devastando totalmente la sua valle.

Oltre a causare danni a cose e persone la piena del 2000 (e, in minore misura, anche quella del settembre 1993) ha anche modificato la morfologia del corso d'acqua. L'Orco infatti, come testimoniato dall'analisi della cartografia storica, era passato nel corso del XX secolo da una morfologia pluricursale
ad una a canale unico prevalente, con un letto di scorrimento
fortemente inciso rispetto al piano di campagna a causa dell'estrazione
di inerti. In contemporanea il torrente aveva subito un notevole
restringimento del proprio alveo, al quale erano state sottratte vaste aree destinate a fini residenziali e produttivi. Le eccezionali piene autunnali del 1993 e del 2000, con l'erosione
laterale operata dalle enormi masse d'acqua coinvolte e la deposizione
di grandi quantità di detrito, hanno infatti recuperato spazi da tempo
abbandonati dal torrente e hanno riattivato vecchi bracci fluviali
ripristinando, almeno localmente, le condizioni di pluricursalità presenti in passato.[7]

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T/7i ricorre ad un woofer da 20 cm (che irradia frontalmente), coadiuvato da woofer passivo da 25cm (rivolto verso il pavimento).
T/7i utilizza una sezione di potenza in Classe A/B, con le stesse
caratteristiche del "fratello minore", seppure in grado di erogare
maggiore potenza.

T/9i si posiziona al vertice della gamma Ti. Il suono viene diffuso tramite due woofer da 25 cm, uno attivo frontale ed uno passivo con emissione verso il pavimento. REL ne consiglia l'utilizzo in ambiente di dimensioni medio-grandi.

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Il distributore Audiogamma ha annunciato la disponibilità, sul territorio italiano, dei subwoofer REL serie Ti.
Questi prodotti costituiscono la "soglia di ingresso" (ovvero i modelli
proposti al costo più basso), per il marchio inglese. La nuova serie
giunge a circa 8 anni di distanza dalla precedente (a listino dal 2007).
I modelli disponibili sono tre: T/5i, T/7i e T/9i. Tutti i subwoofer presentano una doppia livrea, in bianco o nero.

Per migliorare le prestazioni, REL ha apportato varie modifiche: il cono è stato realizzato in lega di metallo e fibre minerali, mentre i cabinet utilizzato pareti di maggior sezione, per meglio controllare l’emissione del basso. Gli stadi di potenza, infine, sono in Classe A/B. Il modello T/5i (ritratto nell'immagine in apertura) è stato ridotto nelle dimensioni, grazie all’unico woofer da 20 cm.

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