15 Dicembre 2017
L'Europa ha compiuto il primo passo verso il libero utilizzo dei servizi in streaming. Come noto, la disponibilità dei contenuti visibili è al momento legata al Paese in cui si risiede. Se un italiano si sposta in un altro Stato, non potrà continuare ad accedere allo stesso catalogo. Se prendiamo l'esempio di Netflix, si vedranno le serie originali disponibili in tutto il mondo e gli altri contenuti ottenuti in licenza per quel determinato territorio. L'accesso al catalogo italiano è quindi precluso dai blocchi territoriali, attualmente legati non alla nazionalità dell'utente, ma al luogo in cui quest'ultimo si trova. Ovviamente vale lo stesso discorso per qualunque cittadino europeo.
Tutto questo sembra destinato a cambiare: il Parlamento europeo ha finalmente approvato (con 586 voti favorevoli, 34 contrari e 8 astenuti) una normativa da lungo attesa. I cittadini UE con sottoscrizioni a pagamento online per film, eventi sportivi, musica e serie TV potranno accedere a questi contenuti durante un soggiorno all’estero in un altro paese (sempre all'interno dell'Unione Europea). Le nuove regole, concordate con il Consiglio a febbraio, rimuoveranno le restrizioni esistenti e consentiranno quindi il pieno accesso a servizi come il già citato Netflix, Amazon Prime Video, Spotify, Deezer eccetera anche quando si viaggia.
La normativa stabilisce che i fornitori di servizi potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si sia trasferito definitivamente in un altro paese UE. Tra i metodi di verifica consentiti ci sono il controllo della carta d’identità, dei dettagli di pagamento, delle informazioni fiscali pubbliche, delle informazioni postali o dell’indirizzo IP. Gli operatori devono garantire, tuttavia, che qualsiasi trattamento di dati personali sia proporzionato allo scopo e devono introdurre tutele, specialmente per i controlli degli indirizzi IP. Le nuove norme riguarderanno solo i servizi a pagamento online, ma i fornitori di servizi gratuiti avranno la possibilità di rendere i propri contenuti disponibili in tutta l’UE, a condizione che soddisfino i requisiti relativi ai controlli di residenza.
La nuova legislazione viene incontro ai desiderata dei cittadini europei. Secondo un sondaggio effettuato dalla Commissione nel 2016, il 64% degli europei ha usato internet per accedere o scaricare videogiochi, immagini, film o musica (in Italia il 54,7%). Molti si aspettano di poterlo fare anche mentre viaggiano nella UE. Questi numeri dovrebbero crescere ulteriormente, visto che dal 15 giugno finiranno i costi del roaming internazionale nella UE. Il relatore Jean-Marie Cavada (ALDE, Francia), ha dichiarato:
I cittadini europei attendevano queste nuove norme, che rappresentano un passo verso un mercato digitale comune. Queste nuove norme aumentano la mobilità e garantiscono la portabilità agli utenti dei contenuti online europei, senza pregiudicare il diritto d'autore.
L'iter prevede che la normativa sia approvata formalmente dal Consiglio dei Ministri UE, dopodiché gli Stati membri avranno nove mesi di tempo per approvare le nuove regole.
Commenti
che io sappia il problema è proprio con silverlight e l'unico browser che ancora lo utilizza è Firefox. Puoi sempre fare un tentativo, così vedi se è effettivamente così.
SkyGo non credo utilizzi più silverlight... Era uscita anche qua la notizia se non sbaglio... In ogni caso con Chrome funzionava quasi bene ma poi l'hanno aggiornato alla 58 e magicamente SkyGo non è più compatibile... E dall'app non funziona assolutamente
da browser, che io sappia, l'unico compatibile con silverlight è Firefox, li dovrebbe andare. Oppure c'è l'app, che però appunto funziona piuttosto male. Incassano soldi su soldi per fornire un servizio generalmente scadente!
Sky Go è veramente pessimo come servizio... Già normalmente funziona così così con una 100mega... Poi da quando hanno aggiornato Chrome non posso più utilizzarlo dal browser perché dice che non è più supportato; ho installato l'app e a parte SkyTg24 non si vede nessun altro canale per un "problema di visualizzazione"... Così da un mese e mezzo... Fanno prima a non darlo proprio come servizio
Mi piacerebbe proprio sapere chi sono i 34 contrari e gli 8 astenuti. E soprattutto perché!
è questione di buon senso
pero se pensi all'analogia con le card TivùSAT, che si attivano previo inserimento di codice fiscale e numero abbonametno rai.....faccio fatica a vedere la differenza
stesso problema di limiti geopolitici rispetto ai diritti tv, solo che li si parla di satellite e qui di internet
intendi senza dover passare da VPN o proxy?
si, ma il pagamento del canone da diritto alla carta TivùSAT RAI per la visione dei canali satellitari anche dall'estero (previo copertura geografica del satellite)
Qui si tratta via internet
.
l'analogia è molto forte
Non credo che in Italia si possa fare una cosa del genere, è contro la privacy diffondere questo tipo di dati.
E le forze dell'ordine si scomodano per problemi di questo tipo secondo te?
come tu avresti potuto rispondere "scusa, ho sbaglioTO a scrivere" ;)
e comunque se vuoi te lo scrivo anche se non è quello che è successo, non credo di aver sbagliato a leggere ma ho capito una cosa diversa da quella che hai capito tu, quindi caso mai è il commento ad essere scritto male, quanto basta per lasciare spazio ad interpretazioni IMAO
Un "scusa, ho sbaglio a leggere" sarebbe bastato ;)
Comunque sono contento che abbiamo trovato un punto d'accordo!
avevo capito che essendo per una settimana all'estero, non volesse perdere quella settimana di abbonamento sulle quattro a disposizione
comunque, se la logica è la stessa di quella adottata per il roaming telefonico e dati mobile, per essere in "regola" il consumo in terra straniera non dovrebbe superare quello fatto in madre patria
E' identico :D
Gianluca vuole usare un servizio del paese X in Italia.
Come ho detto, se sarà 1 settimana su 4 vuol dire che potrà.... altrimenti gli bloccheranno il servizio perché figurerà come residente fisso in Italia ma con servizio del paese X.
da cittadino all´estero ti possono confermare che NON si vede.
Speriamo che rendano Sky go usabile all'estero
no.
vuol dire che non puoi usare un servizio del paese X nel paese Y se ti ci è trasferito definitivamente
non so specificamente per l'america ed il catalogo netflix, ma ad esempio vyprvpn, dalla cina, funziona benissimo con mediaset premium.
Se non ricordo male ha un breve periodo di prova, così puoi fare un test. Nel caso ti piacesse, il costo è veramente esiguo.
O.o'
Come fate a traslare così tanto le cose escludendo la normale e ovvia via di mezzo?
Spotify come fa?!
Rileggi il messaggio iniziale.
Se l'intermediario è duttile è pone un servizio, ottimo, se lo scopo dell'intermediaro è mettere paletti di mercato per giustificare la sua esistenza vanno eliminati.
no, sono solo uno dei tanti st0nz1 che la prenderà nel kul0...
ma nessuno parla di apocalisse, ma i tempi bui tornano in maniera ciclica, e più o meno sempre allo stesso modo...
quindi, secondo te, se voglio vedere l'ultimo film della Disney, devo andare alla Disney e comprarlo??Ti rendi conto che alla fine costerebbe ancora di piu' se ogni produttore di intrattenimenti vari creasse la sua catena di distribuzione??senza contare che per ogni cosa devi visitare decine di store o negozi fisici...
Imbonimento a livello mondiale che vuol dire?
C'è scritto nell'articolo....
"i fornitori di servizi potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si sia trasferito definitivamente in un altro paese UE."
Questo vuol dire che non puoi usare un servizio del paese X nel paese Y per troppi mesi.
A parte che netflix è un intermediario.
Ma io cmq mi riferisco ai colossi dell'intrattenimento che si mettono tra i produttori e l'utenza comprando diritti di distribuzione per vendere abbonamenti nazionali
Sono anacronistici
boh... vabbè
avremo due diversi concetti di "esattezza"
E' molto semplice:
- io non ho le verità in tasca
- leggendo l'articolo è chiaro che l'intento dell'UE sia quello di limitare i truffatori che vogliono prendere il servizio in Spagna e utilizzarlo solo in Italia
- nella frase che ti ho citato vengono mostrate anche le strade che i fornitore dei servizi streaming potranno prendere per impedire tale truffa
Questa è l'esattezza!
si le app fanno schifo, ma almeno Mediaset è più elastica, Sky ti permette due installazioni al max, 30 gg per il reset e poi appunto spesso funziona male. Odio vero!
Guarda, tra Sky e Mediaset premium come app peggiore è una bella lotta
Scusami ma su Netflix ed affini quali intermediari ci sono???
chiaro, costano un abominio e la gestione delle loro app è da prigione di massima sicurezza, li odio a morte!
Da quando eravamo nelle caverne ogni innovazione tecnologica, sociale, politica ecc. ha sempre portato taluni a pensare all'armageddon.......che sia proprio questa la volta buona? :)
secondo me Sky troverà qualche scusa, non è da loro
o farà i controlli più severi di tutti
idem con Spotify..
Evviva
mmm--- GianlucaA chiede:
ma se uno lavora una settimana su 4 in altri paesi UE?
e tu rispondi:
A naso ti direi che troveranNo un sistema per evitarlo il più possibile...
poi mi citi un paragrafo in cui tra le altre cose c'è scritto:
... non si sia trasferito definitivamente in un altro paese UE.
scusami ma dove sta l'esattezza?
divino otelma, siete voi?
Mha credo che non ci sia nemmeno necessità di tirare in ballo politicamente l'unità Europea.
Questo sono discorsi da politicamenti che devono trovare capri espiatori alla loro incompetenza.
È una questione meramente commerciale, gli intermediari non vogliono perdere lo scranno dove si sono appollaiati.
Il mercato unico c'è, vendessero i diritti per l'Europa
:)
Non sono obbligati... ma potrebbero "accordarsi" con gli ISP per avere accesso a questi dati, con la "scusa" appunto del controllo regionale. In USA già possono farlo liberamente grazie al recente decreto emanato da Trump, pernso che questo monito serva proprio a sottolineare ai fornitori di servizi di non "fare i furbi" in UE.
tu no, ma il tuo ISP si
in realtà l'europa ha un senso solo se "tutto" si unisce, ma è utopia.
Così com'è fose crea più contro che pro.
Speriamo in futuro.
Con Netflix io l'ho sempre fatto lol
"i fornitori di servizi potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si sia trasferito definitivamente in un altro paese UE. Tra i metodi di verifica consentiti ci sono il controllo della carta d’identità, dei dettagli di pagamento, delle informazioni fiscali pubbliche, delle informazioni postali o dell’indirizzo IP."
L'articolo dice esattamente quello che ho detto ;)
tutti gli operatori forniscono l'associazione ip->intestatario alle forze dell'ordine. non credo proprio sia possibile fornire questo dato a un "civile" :)
l'ip se è statico sì ma se fai un ip lookup non è che vedi a chi è intestato, dunque non lo vedo un grosso problema.
Non sai quanto vorrei che tu avessi ragione. Purtroppo non è così. Ti ricorderai di questa conversazione un giorno, se non altro ti strapperà un sorriso...
Quello dovrebbe essere il primo passo
Eliminassero un po' di intermediari e facciamola finita.
L'industria dell'intrattenimento è un carrozzone legislativo.
Internet permette il passaggio diretto dal produttore dei contenuti all'utenza.
Se l'intermediario è duttile fornisce un servizio altrimenti può anche sparire.
per l'agenzia delle entrate è tutt'e due ;)
"Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo ..."