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McIntosh MA5300: amplificatore stereo integrato "compatto"

12 Ottobre 2017 33

McIntosh ha annunciato l'arrivo dell'amplificatore integrato MA5300, il prodotto più compatto attualmente presente nella gamma del marchio statunitense. Le misure sono 44 x 15 x 56 centimetri. L'aspetto esteriore è caratterizzato dall'inconfondibile design che da tempo accompagna i prodotti McIntosh. Spiccano come sempre i due indicatori frontali con la classica retroilluminazione blu. La sezione di amplificazione è in grado di erogare una potenza di 100 W per due canali su 8 Ohm, oppure 160 W su 4 Ohm. MA5300 include i dissipatori McIntosh Monogrammed Heatsink, derivati da MA9000 e abbinati a transistor capaci di eliminare la necessità di "riscaldare" l'amplificatore per ottenere le capacità ottimali.


La conversione digitale-analogico è affidata a un DAC a 32-bit in modalità Quad Balanced, capace di supportare i file in alta risoluzione, DSD256 e DXD a 384 kHz. Sono inoltre presenti le tecnologie Power Guard, Sentry Monitor, Home Theater PassThru (facilita l'integrazione con impianti home cinema) e un amplificatore cuffie High Drive con Headphone Crossfeed Director. Le connessioni disponibili sono dodici: quattro ingressi analogici su RCA, un ingresso bilanciato, un ingresso phono MM (Moving Magnet), due ingressi digitali ottici e due coassiali, una porta USB asincrona e una porta MCT per collegare le meccaniche di trasporto (lettori CD/SACD privi di DAC integrato), ovvero i prodotti McIntosh MCT.

MA5300 sarà disponibile da novembre al prezzo di 6.750 Sterline, poco più di 7.500 Euro.



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Commenti

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ross Rossi

Paragonare un MC con la classe D...mah. Tecnologia obsoleta...beh preferisco qst tecnologia... Che non sarà mai obsoleta per un vecchio audiofilo... McIntosh...valvole...e vinile ... Per sempre

italba

L'amplificatore in classe D non è la scatola piena di prese strane e di lucette colorate, altrimenti mi dirai che l'amplificatore in classe D deve avere anche l'ingresso per giradischi, è un circuito elettronico che funziona modulando una corrente alternata di frequenza ultrasonica in modalità PWM, ossia variando il rapporto tra la semionda positiva e quella negativa in modo da seguire il segnale audio che si vuole riprodurre. Queste semionde possono essere generate sia da un circuito digitale che analogico, se si parte già da un segnale digitale la conversione digitale-analogico non ha alcun senso, sarebbe assolutamente demenziale. All'uscita dell'amplificatore basta filtrare la "portante" ultrasonica con un semplice circuito R-C per avere il segnale analogico adatto per gli altoparlanti, oppure non filtrarlo per niente se le frequenze adoperate fossero molto oltre quella massima riproducibile

Alberto Vantin

Non figurati queste non le colleziono. È solo che il classe d per audio ha un segnale in ingresso di tipo analogico. Non ha stadi adc e dac al suo interno.. il segnale viene solo modulato con un segnale digitale, quindi amplificato e poi demodulato e filtrato ottenendo il segnale di uscita. In tutto questo processo quello che ascoltiamo con i nostri bei diffusori resta analogico

italba

Consiglio un po' meno di presunzione, a meno che tu non faccia collezione di figuremmerda

Alberto Vantin

Consiglio un bel libro di elettronica.. e di non presentarsi subito all'esame all'università.

italba

Assolutamente sbagliato, il segnale PWM in analogico non esiste, deve
essere generato da un apposito circuito. Se invece di questo circuito
metti un contatore digitale che genera un'onda dal corretto rapporto
positivo/negativo ecco che la classe D funzionerà in digitale, fino
all'altoparlante

Alberto Vantin

Dunque.. per chiarezza la classe d è un tipo di amplificatore di segnale analogico dello stesso tipo dii quelli classe a ab b etc etc. Le casse che lavorano in digitale hanno in dac integrato e a valle di questo un ampli analogico. Il fatto che tu entri con segnale digitale elettrico od ottico non significa che questo è un ampli digitale... ma è solo una black box che si occupa di fare tutto .

Egidio CONTE

L'amplificatore finale del link è poco più che un giocattolo, per di più non è ancora in vendita, se quello che dici è possibile, prima che ci siano delle alternative valide, all'amplificatore dell'articolo, di anni, ne devono passare parecchi, ma proprio tanti.

Sistox v2

Cioé, guarda, proprio senza ritegno sti copioni...

italba

Non intendo il segnale spdif, ci sono dei chip che convertono direttamente l'input usb in un segnale pwm pronto per l'amplificatore finale, per esempio usati in apparati come questo https://hifimediy. com/news/fully-digital-amplifiers

Egidio CONTE

Non è come dici, il raspberry comunica con i DAC via i2s, che è lo stesso segnale di trasmissione delle meccaniche di lettura cd/dvd con i DAC, quindi parecchio migliore del segnale SPDIF. Il limite del raspberry è dato dal suo clock interno, ma basta che il DAC abbia un suo clock o usare una scheda come la allo Kali, che con il raspberry si ottiene un audio di altissima qualità.

italba

Il raspberry è un attimino limitato per gestire l'audio di qualità in tempo reale... Ci vogliono dei circuiti apposta, si chiamano SPDIF

Egidio CONTE

Come mai allora, le schede con amplificatore in classe D, per raspberry per funzionare, hanno bisogno di avere anche la scheda dac collegata al raspberry o hanno oltre alla sezione amplificatrice anche un classico DAC incorporato, non è che il risultato che si otterrebbe rimanendo per tutto il percorso in digitale, non sarebbe all'altezza, di quello che si otterrebbe con un classico DAC.

italba

Il pwm può essere il risultato di un'elaborazione analogica, come quella indicata dall'articolo che hai linkato, ma può anche essere generata digitalmente, basta commutare l'uscita dell'onda quadra non "quando viene viene", ma sincronizzandola con un segnale di clock di frequenza molto elevata. Quindi, se dall'elaborazione digitale del segnale viene fuori che in quel preciso istante il segnale deve essere 1,32 V, la commutazione dalla semionda positiva a quella negativa (duty cycle) avverrà (numeri assolutamente inventati, è solo un esempio) dopo 1320 cicli di clock, se il segnale dovesse essere 2,09 la commutazione avverrà dopo 2090 cicli di clock e così via. Niente di nuovo né di fantascientifico, vedi per esempio http://www. electronicdesign. com/boards/fully-digital-pwm-controller-streamlines-class-d-audio-amps

Egidio CONTE

Leggi il paragrafo "Cosa c’è di digitale in tutto questo?" e quello successivo a questo indirizzo:

www . backstagenews . it/2010/04/02/ amplificatori-audio-in-classe-d-componenti/

G.Rossi

Ha ragione lui. Gli amplificatori in classe d hanno un dac. Guarda i pioneer ad esempio.

Gianni Papera

adesso arrivano questi cinesi che copiano Apple, ma non fanno nulla quelli di Cupertino? Un bel denuncino è in arrivo sicuro!

Gianni Papera

ahhahaha sei un maledetto!

italba

Vedi risposta a Egidio Conte

italba

No, la classe D lavora in pwm (vedi la voce pwm su Wikipedia, è abbastanza chiara) e quindi non ha bisogno di alcun dac

Egidio CONTE

Hai le idee un poco confuse riguardo alla classe D, classe D non vuol dire che il segnale che viene elaborato ed amplificato dai amplificatori sia in digitale, ma si tratta sempre di un segnale analogico e quindi se la sorgente è di origine digitale, è sempre necessario avere un DAC (Convertitore Digitale Analogico).

G.Rossi

Se l'amplificatore esce in analogico il dac c'è. Stai facendo parecchia confusione.

italba

No, se l'amplificatore finale lavora in classe d l'uscita sarà analogica, come gli alimentatori del pc che danno una corrente continua anche se internamente "switchano" ad alta frequenza, basta al limite un filtro per integrare il segnale ed eliminare le frequenze ultrasoniche. Il problema è che la conversione da digitale ad analogico (dac) comporta necessariamente distorsioni ed approssimazioni nel segnale riprodotto, se una cosa arriva in digitale tanto vale amplificarla anche in digitale!

G.Rossi

Per eliminare il dac devi avere casse che lavorano in digitale tipo Linn. Hai presente quanto costano? Non concordo per niente sulla classe d.

italba

Roba del genere non ha più senso di esistere, è tecnologia obsoleta. Classe D per tutti, e niente più DAC!

massimo mondelli

forse il contrario
ma sarebbe sempre una bestemmia
;-D

laguna182

Tu si che sei un vero intenditore!

Leox91

Stupendo, e piccolino .

LaVeraVerità

Taci eretico ed inchinati davanti al dìo supremo della vera musica.

Fabrizio Bocci

Magari è il contrario

ally

ha l'estetica di una autoradio majestic...

WryNail

Ottimo per Spotify e Airpods tramite adattatore bluetooth.

Nicohw

Copiano steve giobs! Scaffaleeeeeee!!!11!1

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