24 Dicembre 2018
Sonos One è un altoparlante wireless con Amazon Alexa e supporto ad oltre 80 servizi streaming musicali. Da Spotify ad Apple Music, dalle radio TuneIn alla qualità di TIDAL, da Google Play Music a Plex. Usa il design del vecchio Sonos Play:1, ma aggiorna i pulsanti fisici con un sistema touch e integra i comandi vocali di Amazon Alexa. Nei paesi supportati (e l'Italia, ad ottobre 2017, non lo è) permette di attivare timer, avviare musica, leggere audiolibri, gestire la lista della spesa, controllare il calendario, memorizzare una sveglia, prenotare Uber, fare calcoli e conversioni, consigliare ristoranti in zona e, nel complesso, interagire con decine di servizi online. Sonos ha promesso il supporto ad Apple Airplay 2 e Google Assistant nel 2018; con questi, per dire, si potrà contare su tutte le app iOS via Siri (Netflix compreso) e si potranno gestire i dispositivi connessi di casa - lampade, elettrodomestici e via dicendo.
Sonos One sarà in vendita dal 24 ottobre a 229 euro. Anche in Italia - ma senza Alexa.
Ho sempre creduto negli assistenti vocali da casa. Accettare i dubbi sulla privacy di un microfono sempre in ascolto (ma Sonos One permette di disabilitare tutto con un colpetto sull'icona ed ha un LED di segnalazione saldato sullo stesso circuito dei microfoni così da farvi vedere, in modo chiaro, quando l'ascolto è attivo) ha il tornaconto di una comodità in più. Fare domande e ottenere risposte su tutto quel che riguarda l'attività online, usare la voce per controllare le app che usiamo sullo smartphone - senza prende in mano lo smartphone - ha un potenziale importante. Questi nuovi strumenti puntano al nostro universo mobile, non alla domotica. Rispetto agli esperimenti di qualche anno fa, adesso funzionano. Alexa funziona. E Sonos One ha una componentistica hardware che migliora parecchio questa integrazione.
Specifiche tecniche Sonos One
- 2 amplificatori classe D / 1 tweeter / 1 mid-woofer
- 6 microfoni far-field con cancellazione eco / Spia LED di segnalazione
- Connettività Wi-Fi b/g 2.4 GHz / Ethernet 100
- Dimensioni 161 x 120 x 120 mm / Peso 1,85 kg
- Altro: resistente all'umidità / Modalità sorround con Playbar e Playbase / Modalità stereo con altro Sonos One / Controlli touch / Compatibile AirPlay 2 (2018) e Google Assistant (2018).
Al centro di tutto ci sono 6 microfoni far-field con riconoscimento e cancellazione dell'eco. Sentono la mia voce a 10 metri in linea retta o con un raggio di 6 metri quando sono in un'altra stanza. Con Sonos One appoggiato sul mobile del soggiorno, posso chiedere qualcosa ad Alexa dal divano o mentre ceno, senza urlare e senza dover abbassare la TV. Se sto ascoltando qualcosa dal Sonos One, da una Playbase o da altre casse Sonos, Alexa riduce il volume generale per sentire meglio il mio comando. E riesce a convenire con la mia pessima pronuncia inglese. È un sistema a regime. Per un utente americano, inglese o tedesco, è una delle cose più utili da tenere a casa.
Il bello di Sonos One è che suona bene. A differenza di Amazon Echo e derivati, nasce come diffusore audio Wi-Fi (e non Bluetooth: l'azienda, a ragione, lo puntualizza ad ogni occasione - in breve, al di là della qualità audio superiore, questo approccio fa ancora capire quanto sia un altoparlante anziché l'accessorio di uno smartphone o di un tablet). Ha l'impianto a due vie di Sonos Play:1 per un suono aperto e morbido, mai in distorsione sugli alti, mai duro sui medio bassi. Anche la qualità della voce di Alexa è sempre nitida e corposa. Una volta completata l'ottimizzazione TruePlay (ne parlo nel video) riesce ad equalizzare la resa per un ascolto il più omogeneo possibile, localizzando rimbombi, echi evidenti ed eventuali angoli ciechi della stanza di installazione. E' un dettaglio importante perché un altoparlante cambia suono se messo in bagno o se messo in giardino.
Che cos'è Trueplay? La conformazione di una stanza e dove è situato il diffusore possono avere un impatto rilevante sul suono che si ascolta. Trueplay utilizza il microfono del dispositivo iOS per misurare in che modo il suono è riflesso dalle pareti, dai mobili e dalle altre superfici di una stanza e ottimizza il diffusore Sonos in modo che il suo suono sia eccezionale, indipendentemente da dove è posizionato. I diffusori Sonos hanno già un suono fantastico, ma Trueplay permette di ascoltare la musica con un livello di fedeltà ancora maggiore. Per completare l'ottimizzazione Trueplay per una stanza sono necessari all'incirca 3 minuti, dall'inizio alla fine.
Il massimo è integrarlo con altri diffusori Sonos: in stereofonia con un altro One o in surround con gli altri. Una volta attivato, i suoi comandi vocali possono gestire tutto il gruppo audio, quindi far suonare cose diverse in stanze diverse e con sorgenti diverse a seconda dell'input della voce. Mentre scrivo, Alexa non gestisce Spotify (supporto annunciato entro novembre) ma vi lancia una stazione radio TuneIn se dite "Alexa, play TuneIn Radio" e poi specificate artista o genere. Oppure: "Alexa, play Jazz everywhere" per inviarlo a tutti i Sonos di casa.
All'estero, si può anche comandare la riproduzione con frasi tipo "Alexa, play Bob Dylan" e poi dire "Stop", "Pause" e via dicendo. In Italia non è ancora possibile. Tra VPN, finti account americani e installazioni extra-market di apps per iOS e Android si riesce a fare qualcosa, ma è una forzatura che ha poco senso approfondire. Ci torneremo quando avremo un supporto ufficiale (non dovrebbe mancare molto).
Sonos App su iOS
Comprare Sonos One il giorno del lancio internazionale significa usarlo come speaker wireless di qualità. Se avete un abbonamento Amazon Music potete già sfruttare i comandi Alexa, altrimenti dovete passare per le singole app. Spotify, ad esempio, permette di selezionare Sonos One collegato in rete come dispositivo di riproduzione. Dalla nuova app Sonos si riescono a gestire più servizi e più account, quindi è semplice avere tutto sotto controllo. Ma, di certo, con Alexa a regime sarà tutto un altro discorso.
Il prezzo di vendita è attraente: 229 euro, meno di quanto costeranno Apple HomePod (349 dollari) e Google Home Max (399 dollari) - entrambi, comunque, non previsti in Italia. Consigliato, adesso, per come suona e per quanto si adatta ai diversi arredamenti (in altre parole: per il vero design che vanta). Consigliato, adesso, per l'integrazione di cui è capace e per quanto è semplice da mettere in funzione. Tutta da valutare, invece, per la promessa dell'integrazione Google Assistant e AirPlay 2. Non c'è ancora una tempistica ed è difficile, adesso, consigliare l'acquisto sulla fiducia.
Commenti
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Chi porta lo speaker in spiaggia o al parco, costringendo gli altri a sentire la propria musica, merita solo sprangate nei denti.
Non serve!
Giusto per capirci qualcosa, con questo accrocchio non vie è bisogno di acquistare i vari Echo, Google home ecc. per la domotica e altro o va accoppiato comunque a tali dispositivi?
perle ai porci evitate
Qualcuno è riuscito a far funzionare i comandi vocali in Italia (in inglese ovviamente)?
Il Soundlink III? O quelle ancora prima? Comunque un prodotto Bose dura veramente tanti anni(ho il Soundlink Color II, il Solo TV e le Soundsport quindi parlo per esperienza)
Era tecnicamente una battuta, anche pechè se la bose non li riproduce, non credo io li possa sentire
...mah, abbiamo due visioni differenti, allora. Spero la tua non prevalga ma... forse.... un mondo di telefonini e speaker parlanti è quanto ci meritiamo oggi. lasciami però dire che non è proprio così.
:-))
Due edizioni consecutive, poi la noia ha avuto il sopravvento a forza di cuffie e monoliti laccati.
Peccato, Monaco è una città molto bella.
Ma ti abbraccio egualmente.
..no dico ma ci sei stato davvero?
Io sì e, a parte "i tredicenni" che ovviamente non possono permettersi nemmeno di spendere "200 euro" senza genitori, la fiera è stata un successo come lo è da anni.
Il mercato HIFI/HIEND gode di salute incredibile e non parlo di sistemi milionari solamente ma soprattutto di sistemi da "2000/5000" euri che poi è un buon punto di partenza come qualsiasi hobby "serio". Per il resto ci sono "le Sonos" Ah ha ah....
Più viva che mai?
Monaco piena di giovani?
Sono disinformato allora.
Ecco una foto a caso della vasta platea di adolescenti in visita.
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E via verso nuove avventure.
Magari I Sony prendono meglio determinate frequenze basse, il Mini ii ne prende meglio altre.
Quale SoundLink possiedi? Tieni conto che non si valuta la qualità da un video, anche perché magari il tuo SoundLink riproduce bene quelle frequenze e magari il Sonos no, ma a te non sembra :)
Questi prodotti sono i diretti avversari dei Soundtouch di Bose, per la batteria ci sono i diffusori Bluetooth. Non so se Sonos li faccia
Ma no..scherzavo e dai!
Insisto però a dirti che sei "disinformato", perdonami...
All'ultima fiera a Monaco... le tantissime sale erano gremite e, da giovani, credimi.
L'HIFI/HIEND è più viva che mai (le riviste in Italia, no... ma.... chiss...) e, il digitale (streaming... dac, cuffie.... eccetera...) ha dato "una scossa" incredibile.
Voglia di ascoltare bene c'è e, tanta: cultura di riproduzione....qui, evidentemente, nemmeno un pizzico. Ma... va bene così.
Tivoli? Fai tu una ricerca... a me non interessa.
Consegnato ora da DHL direttamente da Sonos. Non vedo l'ora di provarlo
No, non è un caso isolato, fai una ricerca sui forum.
Il confronto mi è venuto solo per far notare che, per vendere, si scrive e si dice qualunque cosa, e una gran massa di "recensori" dell'epoca spacciarono le Tivoli come oggetti ben suonanti.
Su riviste e siti hi-fi e perfino hi-end.
La riproduzione audio, se non te ne sei accorto, si è ormai spostata sugli altoparlantini dei boombox, e sulle cuffiette in dotazione agli smartfon.
Rispetto a questi oggetti Sonos e gli altri si sentono in diritto di usare quegli aggettivi.
L'hi-fi è defunta da un pezzo, nessun individuo al di sotto dei 40 anni acquista, ha mai acquistato né acquisterà in futuro, qualsiasi apparecchio che si possa definire hi-fi.
Una (secondo me grossa) parte della causa della morte dell'hi-fi è proprio di quei "recensori" che hanno permesso e incentivato le follie dell'aiend.
Potrà non piacerti, neppure a me piace, ma la realtà è quella.
Vuoi combattere contro i mulini a vento?
Fallo pure, è uno sforzo degno di miglior causa, ma se ci tieni.
Ripeto: a me da Tivoli non viene nulla.....magari!
Se conti il numero di apparecchi (parliamo di radio mono "da cucina") venduti nel Pianeta, il "tuo" è un caso isolato, mi spiace!
Il confronto (assurdo, improbabile ed improponibile) lo stai facendo tu... irrilevante ed inutile lasciami dire. Anacronistico se guardiamo ai progetti citati.
Come mai (all'epoca) sia passata nelle riviste hiend italiane, poi...è un (quasi) mistero.
Ripeto ancora: contesto (è un mio diritto) "il modo", "la terminologia" con cui si spacciano questi "cosi" in riferimento all'audio riprodotto, specialmente a quello musicale.
Se poi Sonos, Bose ed altri (Logitech e presto Razor) insisteranno a parlare in questi termini e con questi prodotti di audio e Musica, allora diventerò talebano. Giuiro!
(Per la ragione della Verità.... ;-P)
Non era un modello difettoso, molti, moltissimi esemplari avevano questo "problema", la sintonia non la tengono.
"Nessuno ha mai parlato con termini che leggo qua"?
Vai a rileggerti le "recensioni" dell'epoca, aggravate dal fatto di essere rivolte ad un pubblico audiofilo, mentre questo è un blog di tecnologia.
Se devo confrontare Tivoli one e Sonos one, mille volte meglio Sonos, sotto ogni aspetto.
Suona bene?
No, ma neppure Tivoli.
L'ho tirata in ballo perchè mi hai ricordato un mondo (quello audiofilo), ove per ragioni di marketing si magnificano mezze ciofeche (vedi Tivoli uan) facendole assurgere al ruolo di miracoli sonori.
Sonos one è un prodotto onesto che fa quello che promette, e costa il giusto.
In un mondo dove il metro di giudizio sono gli altoparlanti "stereo" degli smartfon, o i boom box bluetooth, mi rendo però conto che Sonos diventa un prodotto aiend.
..non sono stato mai (purtroppo per me) al libro paga di ARW.
Di Tivoli poi... Ad ogni buon modo, ho ancora due Tivoli, la PAL e la 1 appunto. Mai saltata la sintonia (forse il tuo è-ra un modello difettoso?) ed ancora oggi suonano benissimo... per quanto si dica mono... radio da cucina eccetera.
Nessuno ha mai parlato con termini che leggo qua.. di sound eccetera... leggi bene il commento. Poi, ci sono altri marchi... Geneva...Scansonic... eccetera... per me, fa' lo stesso.... Suvvia!
Grande Napalm51
Le stesse testate che magnificavano la Tivoli (guarda caso) one?
Se consideri che fior di siti, di riviste, di forum aifai e aiend ci hanno affettato la uallera con quanto suonava bene la Tivoli, direi che, allo stesso prezzo, mille volte meglio il Sonos one.
Per inciso, ai tempi della Truffoli, pardon Tivoli, nessun audiofilo si tracciò mai le vesti per denunciare la presa in giro che quell'oggetto che manco teneva la sintonia rappresentava.
Il Sonos uan suonicchia ma è comodo da usare per ascolto di radio o sottofondo.
Rispetto ai box bluetooth che si vendono poi, beh... è aiend.
Anche no.
Amplificati, multiroom, trueplay.
Usabilissimi.
Mi piacerebbe la connettività 802.11 ac, capita che con flussi non compressi ogni tanto si interrompa lo streaming.
Aspetto poi una versione con i microfoni almeno del modello 5, per le mie esigenze l'one non suona abbastanza bene.
OT: complimenti per la chicca dei Soundgarden!
Sì ma questi sono prodotti casalinghi per fare il multiroom, per quello che vuoi fare tu vendono prodotti specifici... non ha senso far diventare un casalingo che richiede tanta energia... portatile
Oppure con un ricevitore bluetooth da pochi euro collegato all'ampli dell'hi-fi e allo smartphone, spendendo nulla e con una qualità audio che questi speaker nemmeno osano sognare.
non hai conosciuto la comodità di portarla di stanza in stanza o a casa degli altri o al parco o al campeggio o sulla spiaggia
a che pro?
magari l inglese lo parlo meglio di te, ma è assolutamente ridicolo parlare in inglese in questo contesto, fai ridere i polli. imparare l italiano? no?
carino, ma finchè gli assistenti non saranno disponibili completamente in italiano, li vedo poco interessanti
Ma perché tu lo smartphone te lo porti dietro pure a casa? Pure in pigiama?
Non so te ma io a fine giornata butto tutto in camera da letto e ci si sente domani, mi piacerebbe comandare un assistente lanciando comandi a distanza, magari mentre ho le mani occupate a cucinare.
Sono molto utili invece imho
Imparare un pò di inglese no, eh??
Eh ma non puoi chiedere di accendere la lampadina seduto sul divano 1!!11!!!11!!
Ho una sola parola per descrivere questi assistenti vocali: inutili.
Mi basta dire "ok google" allo smartphone. Non funziona bene? Pazienza, lo prendo in mano e cerco manualmente.
Ok, ma un cellulare non ha il microfono sempre attivo. Lì ci sono altri modi per raccogliere dati.
Tutto cosa? Sono altoparlanti svrapprezzati fintosmart
LOL
Tu hai scritto " insuperabile sound link "!!! Io ho risposto argomentando. Chi vuole legge chi vuole capisce punto e basta sta tutto scritto!!!
Metterci una batteria interna come Bose richiedeva troppo eh?
i prototipi, come dice Riccardo, erano di qualche anno fa mentre questo svolge benissimo tutto
Ma, sì, non possiamo che essere d'accordo, anche se permangono delle particolari idee al riguardo che in questo contesto non sono e saranno "decifrabili"... ;-)
Se, "lo sguardo" lo portiamo verso il lungo periodo, l'educazione che i giovani stanno avendo è molto "sballata": va bene, il tempo di domani non sarà il nostro tempo ma, ritengo che "sbandierare" di qualità (anche usando una terminologia non adeguata e francamente distorta...) certe "c4c4te" non bisogna prendere per "segno inevitabile del tempo".
Non è "la fotografia" che soffre oggi e grazie al digitale devo dire (il mezzo fotografico) ma, l'espressività eccetera di chi la usa, un po come la Musica... dove i giovani devono ancora "scavare" robba degli anni '60 e '70 eccetera, laddove ciò che oggi con un fare flebile si presenta, muore dopo un anno o due, lasciando "il nulla"...
Probabilmente l'eccesso di uso "Photoshop" è "una coperta"...
L'HI-FI/HIEND gode di ottima salute certo; fiere (specie all'estero) riuscitissime e con migliaia di visitatori; con il mezzo fotografico però non condivide "il successo eterno", lasciami dire.
Voglio dire... "la forbice" dettata d al marketing si apre a dismisura, dove ci sono devices ultra costosi e poi "quella classe media" si trasforma in "giocattoli" plasticosi sempre più pericolosamente vicini al "PC" tutto in uno, che fanno tutto, voglio dire; tutto e... male!
Buona giornata.
Sto bene col mio JBL Go da 20 euro
avvio il video-->guardo il video--> "...quindi avere davvero un dispositivo unico per...domarli tutti"-->passo a YT e metto il like.
di "'sti accrocchi plasticosi monovia" si decanta la qualità nella stessa misura in cui si decantano le qualità fotografiche di uno smartphone e per la maggior parte di noi, con un udito poco esigente o per un ascolto di tutti i giorni, "hanno sostituito egregiamente gli apparecchi" pari prezzo "facendo il loro lavoro, con tutti i limiti della fisica"
Tra l'altro, non mi risulta che la musica e nemmeno l'hi-fi siano morti... poi, fai tu ;)
p.s.
L'elaborazione in PhotoShop (e similari) è una post-produzione in camera chiara, accessibile a tutti, differenziandosi solo per il tipo di strumenti dalla vecchia camera oscura, accessibile a pochi ma da dove passavano TUTTE le fotografie e dove non mancavano di certo gli eccessi
p.p.s.
Oggi, la fotografia (intesa come forma espressiva, d'informazione e d'arte) soffre, più di quanto non stia soffrendo la musica. E la pellicola, con i suoi alogenuri d'argento e quella sensazione di tridimensionalità che solo lei sapeva regalare, rimane tutt'ora qualitativamente imbattuta ... #sapevatelo ;)
No, non la porrei in 'sto modo: le fotocamere degli smartphone fanno il loro lavoro e con tutti i limiti della fisica (sensori); hanno sostituito egregiamente gli apparecchi "delle vacanze" ed anche quelli di alcuni professionisti di settori specifici, vedi carrozzieri, assicuratori eccetera ma, "la fotografia" esiste ed è assolutamente vitale con le reflex e le mirrorless eccetera, anzi: è cresciuta di molto anche come qualità, a parte gli eccessi di "photoshop" ma... va bene. L'audio è un altra cosa. "L'assistenza domestica" un altra ancora. Spacciare questi accrocchi plasticosi monovia ci stà (poco) ma poi decantarne qualità.... è da teste di legno perché si fa' violenza verso le generazioni giovani. Poi, fate vobis.