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Recensione TV OLED Panasonic TX-65EZ1000: il Plasma ha trovato il suo erede

26 Ottobre 2017 223

Dopo oltre un anno di pausa, Panasonic ritorna a produrre nuovi TV OLED. Il modello precedente, presentato a IFA 2015, era il CZ950, un prodotto di fascia molto elevata che aveva ricevuto apprezzamenti più o meno unanimi. Quest'anno le serie sono invece due: EZ1000 ed EZ950, entrambi realizzati con i pannelli LG 2017 e provvisti di caratteristiche molto interessanti, come ad esempio il processore Studio Colour HCX2, sviluppato anche grazie alla collaborazione dei Panasonic Hollywood Laboratories e di alcuni coloristi. Le prestazioni promesse sulla carta sono di altissimo livello: il produttore giapponese ha infatti lavorato soprattutto sulla fedeltà delle immagini e sulla riproduzione dei dettagli presenti nelle immagini molto scure, appena a ridosso del nero assoluto. Come abbiamo potuto appurare dai test di TV OLED 2016 e precedenti, sono proprio le porzioni più buie a mettere in risalto qualche limite ed è questo il motivo per cui la soluzione approntata da Panasonic risulta potenzialmente molto interessante.

Il modello che andremo ad analizzare è il 65" della serie EZ1000, il top di gamma caratterizzato da un design curato e dalla presenza di una soundbar integrata nella base. Il sistema audio è realizzato da Technics ed è stato sviluppato per garantire prestazioni ben superiori a quelle offerte normalmente dai TV piatti. A completare l'offerta è un pacchetto completo di impostazioni per utenti evoluti: parliamo quindi di molteplici possibilità di intervento per chi è dotato delle giuste conoscenze e attrezzature. EZ1000 si dimostrerà all'altezza delle aspettative, offrendo vantaggi concreti rispetto ad altri TV OLED? Per scoprirlo vi invitiamo a proseguire nella lettura.

Per facilitare la fruizione dell'articolo abbiamo suddiviso la recensione in capitoli. Cliccate sui link qui sotto per saltare direttamente al capitolo corrispondente:

Caratteristiche tecniche e dotazione

EZ1000 utilizza un'evoluzione del design Art&Interior già visto sui TV DX800. L'elemento dominante è sicuramente costituito dalla soundbar integrata, utilizzata non solo come componente funzionale ma anche come elemento di design. La sezione audio è infatti parte della base e non si può rimuovere quanto se si posiziona il TV sul suo piedistallo. Le dimensioni sono molto generose: la larghezza corrisponde infatti a quella dello schermo da 65". L'effetto è molto piacevole per via del supporto collocato al centro, capace di alleggerire efficacemente le linee. L'impressione non è esattamente quella di un TV che fluttua sospeso sulla sua base, ma vi si avvicina abbastanza.


Se si opta per il montaggio a parete è invece possibile scegliere se montare la soundbar o se farne a meno. L'OLED Panasonic è per il resto caratterizzato da linee minimaliste: tre dei lati (superiore, destro e sinistro) sono caratterizzati da bordi sottili, mentre il lato inferiore è leggermente più esteso. Lungo tutti i lati è presente una cornice metallica arrotondata agli angoli. La parte posteriore è suddivisa in due parti ben distinte. Dal bordo superiore fino a circa metà troviamo uno spessore ridotto al minimo e una finitura lucida. Dalla metà in giù Panasonic ha optato per una finitura simil-pelle. Tutti gli ingressi sono nascosti dietro pannelli che permettono di incanalare i cavi e di farli uscire dalla parte posteriore della base, in modo da occultarli il più possibile alla vista. Sono presenti uno doppio slot Common Interface, uno slot SD Card, quattro ingressi HDMI 2.0b con HDCP 2.2, una porta USB 3.0 (5V, 900 mA), due porte USB 2.0 (5V, 500 mA), gli ingressi video composito e component (tramite adattatori), l'uscita digitale ottica, l'uscita cuffie e una porta Ethernet.


A sinistra sono collocati i pulsanti per gestire le funzioni in assenza del telecomando. Complessivamente il design è ben riuscito: trasmette una sensazione di eleganza e pregio e appaga l'occhio. La costruzione è di ottimo livello grazie anche all'utilizzo di differenti materiali, come ad esempio la cornice in metallo. Meno convincenti alcuni particolari, come ad esempio lo sportellino centrale in plastica che ricopre la parte centrale della soundbar. Si tratta comunque di pochi elementi, motivo per cui il giudizio complessivo resta altamente positivo.

Il nuovo pannello viene definito OLED Master HDR e vanta due evoluzioni rilevanti rispetto alla precedente generazione di OLED Panasonic. La prima riguarda HDR: CZ950 garantiva picchi di luminosità fino a 450 cd/m2 - nits (il pannello era un LG del 2015), mentre EZ1000 raggiunge un valore quasi doppio e si attesta a 800 cd/m2 - nits. La seconda differenza riguarda la copertura dello spazio colore DCI-P3. CZ950 raggiungeva il 90% circa mentre EZ1000 offre una copertura quasi totale. A completare il quadro è il filtro posto sul pannello e chiamato Absolute Black. Anche in questo caso si tratta di una differenza importante rispetto al modello precedente. Il filtro è capace di assorbire la luce presente nell'ambiente ed anche il riverbero, in modo da garantire un nero sempre assoluto. Absolute Black è inoltre efficace nell'evitare l'insorgere di aberrazioni cromatiche sulla tonalità magenta, presenti su altri schermi OLED in condizioni di elevata luminosità ambientale.


Il TV EZ1000 è equipaggiato con l'evoluzione del processore HCX presente sul CZ950. Il nuovo Studio Colour HCX2 rappresenta la summa di tutte le conoscenze messe in campo da Panasonic. Si tratta della più potente elaborazione video presente in un dispositivo per uso domestico realizzato dal produttore giapponese. La riproduzione dei colori è affidata a 3D look-up table (si usano per convertire e correggere i colori) simili a quelle impiegate per le produzioni cinematografiche. Per questo motivo il TV Panasonic viene definito come virtualmente perfetto sotto questo punto di vista.

Panasonic ne è tanto certa da dichiarare un "Delta Zero", ovvero l'assenza di errori nella capacità di visualizzare colori identici al riferimento. HCX2 viene inoltre in aiuto anche per la riproduzione delle immagini "near black", ovvero tutto quello che si posiziona molto vicino al nero assoluto (le scene molto scure). Nelle recensioni dei TV OLED abbiamo visto come questo sia stato spesso un limite per questa tecnologia. C'è infatti la tendenza a perdere alcuni dettagli nel nero assoluto, che diventa quindi tanto buio da risultare una macchia indistinta. Anche le sfumature vengono riprodotte con una precisione inferiore. Panasonic dichiara di aver risolto questa problematica grazie all'ottimizzazione del processore HCX2. EZ1000 può quindi riprodurre il nero assoluto senza sacrificare i dettagli in esso contenuti.


Per realizzare gli strumenti necessari a calibrare i nuovi TV OLED, Panasonic si è avvalsa dell'esperienza dei Panasonic Hollywood Lab e del noto colorista Mike Sowa. Gli OLED EZ1000 sono compatibili con il software di calibrazione CalMAN e permettono di caricare le 3D look-up table personalizzate tramite SD card o USB. Sono inoltre presenti tutti i controlli necessari a realizzare una calibrazione ISF. I televisori sono inoltre certificati THX 4K e possono quindi offrire alcune modalità video pre-impostate. Panasonic ha inoltre avviato il processo per ottenere anche la certificazione Ultra HD Premium di UHD Alliance.

La compatibilità con HDR abbraccia due dei tre formati attualmente presenti sul mercato. SI possono quindi riprodurre video in HDR10 (il formato privo di royalties e che dovrebbe ricevere, proprio oggi, il supporto ai metadati dinamici) e anche quelli realizzati con Hybrid Log-Gamma (HLG). Quest'ultimo è stato sviluppato da NHK e BBC ed è retro-compatibile. Con un singolo flusso video si può veicolare un segnale in HDR e SDR (Standard Dynamic Range). I prodotti non compatibili con HLG si limitano quindi a mostrare una versione priva di HDR. Questa possibilità è molto utile per le trasmissioni televisive: è infatti possibile utilizzare un solo canale per HDR e SDR. In futuro arriverà anche l'aggiornamento per riprodurre i video in HDR10+.

La piattaforma smart è la My Home Screen 2.0 di ultima generazione, realizzata per consentire un accesso semplice ed intuitivo a tutti i contenuti disponibili. Tra le novità più importanti di questo sistema operativo c'è la possibilità di creare le cartelle dei Preferiti per più utenti, il pulsante My App sul telecomando per un accesso rapido e personalizzato ai contenuti Preferiti ed un'applicazione Media Player rinnovata con il supporto ai contenuti Ultra HD nei formati HDR10 e HLG.

EZ1000 supporta inoltre la tecnologia IP>TV, capace di trasformare il segnale dell’antenna in un segnale IP. I TV possono trasferire il video in streaming ad un altro TV che potrà quindi mostrare i programmi televisivi anche senza alcun collegamento all’antenna. A completare la dotazione sono il doppio slot CI+ (si possono utilizzare una CAM per Mediaset Premium e una per tivùsat, data la presenza di sintonizzatori DVB-T2 e DVB-S2) e le applicazioni per accedere allo streaming in Ultra HD e HDR da Netflix, Amazon e YouTube.


In dotazione vengono forniti due telecomandi, gli stessi che Panasonic include da qualche anno sui propri prodotti. L'unità principale è presenta un elevato numero di tasti e consente di accedere a tutte le funzioni. Una nota di merito va alla presenza della retroilluminazione, attivabile tramite l'apposito pulsante situato in alto a destra. Il secondo telecomando è molto più compatto e presenta un'ampia superficie da utilizzare come touchpad. Il numero di pulsanti è molto ridotto ed è presente il microfono integrato per la ricerca vocale. L'unità secondaria è di fatto progettata per gestire al meglio le funzionalità "smart", anche se l'utilizzo non risulta poi così comodo, al contrario dell'unità principale che sostanzialmente non presta il fianco a molte critiche. Come vedremo in seguito è presente anche un'applicazione per trasformare smartphone e tablet in telecomandi.

TH-65EZ1000 è disponibile con un prezzo di listino di 6.999 Euro.

La Soundbar Technics

Per la sezione audio si è scelta una via simile a quella già percorsa da altri produttori (LG, Loewe e Metz). Come abbiamo già menzionato in precedenza, nella base è infatti integrata una soundbar sviluppata in collaborazione con gli ingegneri Technics. All'interno della soundbar troviamo 14 speaker Dynamic Blade.


Sono presenti otto woofer, quattro squawker (un altro modo per definire i midrange), due tweeter e un radiatore passivo. La potenza erogata è complessivamente pari a 80W. La soundbar viene gestita come un vero e proprio diffusori esterno. Per utilizzarla è infatti necessario collegare l'apposito cavo utilizzando il connettore posto sul retro e occultato da uno sportello. In questo modo è anche possibile rinunciare all'audio integrato quando si monta il TV a parete.

Le misure e i consigli per regolare la TV

Panasonic ha optato per un'interfaccia all'insegna della tradizione. La grafica e la struttura dei menu risulteranno sicuramente molto familiari a tutti coloro che hanno avuto modo di utilizzare un TV Panasonic nel corso degli ultimi anni. L'aspetto tendenzialmente spartano nasconde una notevole quantità di funzioni e di impostazioni. A differenza di altri TV, dove le modalità video realmente utilizzabili sono spesso numericamente molte esigue (non raramente una o due), su EZ1000 si può optare per varie possibilità. Le basi di partenza più corrette sono costituite da Professionale 1 e Professionale 2, rispettivamente dedicate alla visione diurna (molta luce in ambiente) e notturna (poca luce in ambiente). Piuttosto corrette sono anche le THX Cinema, THX Bright Room (visione di giorno in ambienti luminosi) e True Cinema.

Nel menu principale sono contenute tutte le regolazioni per i parametri più importanti. Troviamo quindi livello di illuminazione (la qualità di luce emessa dal pannello), contrasto, luminosità, colore, tinta, nitidezza, temperatura colore, vari filtri, le impostazioni per eseguire il bilanciamento del bianco a 2 e 10 punti, un CMS (Color Management System) completo con primari (rosso, verde e blu) e secondari (ciano, magenta, giallo) e anche la regolazione avanzata del gamma su 10 punti. Quest'ultima è rarissima sui TV: generalmente le opzioni presenti si limitano a garantire un intervento su tutto il gamma, alzandolo a abbassandolo. Qui invece l'utente può operare per compensare anche eventuali imperfezioni rimaste dopo aver eseguito il bilanciamento del bianco, anche se come vedremo non è necessario. Può comunque essere utile per regolare il TV in modo da adattarsi ad ambienti luminosi, casi in cui una curva del gamma perfettamente lineare non è necessariamente la scelta più corretta.

Misure a condizioni di fabbrica

Per i nostri test abbiamo utilizzato una X-Rite i1Display Pro e Calman 5.7 Ultimate. La modalità che abbiamo scelto è la Professionale 2. In condizioni di fabbrica il TV mostra un eccesso di rosso praticamente su tutta la scala di grigi, con uno scostamento che sfiora il 10% sulle alte luci (le parti più luminose). Si riscontra anche un meno accentuato eccesso di blu, intorno al 5%, mentre il verde è piuttosto ben bilanciato. Il DeltaE medio (l'errore rispetto al risultato ottimale) si attesta a 4,2 (3 è la soglia critica che l'occhio umano è in grado di cogliere) e solo sui livelli oltre l'80% si avvicina a 5. Il gamma ha un andamento molto lineare e si scosta prevalentemente sulle primissimi livelli della scala dei grigi (tra il 10% e il 20%) e al 90%, dove scende da 2,4 a poco meno di 2,3. Complessivamente le prestazioni sono quindi buone.

La luminosità del pannello è molto buona e permette di utilizzare il TV anche in ambienti luminosi. Su schermata completamente bianca abbiamo misurato un massimo di 132 cd/m2 - nits. Questo dato è legato alla presenza dell'ABL (Automatic Brightness Limiter, un sistema (presente anche sui Plasma) che limita la massima luminosità quando si visualizzano immagini ad alto APL (Average Picture Level: quando l'immagine tende a contenere più elementi luminosi rispetto a quelli scuri, in sostanza; un esempio è una schermata bianca). Se si imposta il TV con una luminosità massima di 130 candele circa (ci riferiamo ovviamente alla gamma dinamica standard: di HDR parleremo più avanti), l'ABL non interviene e non vi sono quindi fluttuazioni nel livello di luminosità.

TV tarato in SDR

La riproduzione dei colori è ottima anche con le impostazioni di base. Il DeltaE massimo si attesta a 1,8 per il ciano, segue il rosso a 1,5. Tutti gli altri primari e secondari non oltrepassano 1, un valore molto basso che li renderebbe già molto accurati anche senza alcun intervento da parte dell'utente.Dopo aver regolato a dovere contrasto e luminosità, abbiamo iniziato con la taratura vera e propria.

Il gamma si può regolare selezionandone il valore di partenza ed eventualmente forzando anche il tipo di curva (sono disponibili impostazioni per HDR10 con il Perceptual Quantizer e anche HLG). Come sempre i controlli a disposizione sui TV Panasonic rispondono con precisione ai cambiamenti impartiti. EZ1000 è non solo uno dei TV con le maggiori possibilità di intervento, ma anche tra i modelli che consentono di raggiungere una regolazione estremamente accurata con relativamente pochi sforzi e in breve tempo, segno che il lavoro svolto dagli ingegneri Panasonic (con il contributo degli Hollywood Laboratories) ha portato i frutti sperati. Già con il bilanciamento a 2 punti si possono rapidamente ottenere risultati che non sfigurerebbero su molti prodotti di fascia alta. Intervenendo su 10 punti si raggiunge sostanzialmente la perfezione. I grafici allegati alla recensione valgono più di 1.000 parole: sembra quasi che il TV non sia stato regolato e vengano mostrate solo le misure di riferimento. Il bilanciamento del bianco ha un DeltaE medio di 0,2, che corrisponde praticamente anche al massimo scostamento (0,26). Il gamma è 2,4, praticamente indistinguibile dal riferimento: anche ingrandendo il grafico si possono vedere solo differenze infinitesimali.

Misure a condizioni di fabbrica in HDR

Il sistema per la regolazione dei colori, come abbiamo già menzionato, offre tutto il necessario per intervenire su tinta, saturazione e luminosità di primari e secondari. Data l'ottima base di partenza non occorre particolare abilità per ottenere, anche sotto questo aspetto, un risultato eccellente. Il DeltaE massimo si attesta a 0,28 per il ciano, seguito dal magenta a 0,23. Tutte le altre componenti cromatiche si attestano intorno allo 0,1. La copertura dello spazio colore Rec.709 è pari al 99,5%. Eccellenti anche i livelli intermedi di saturazione (25%, 50% e 75%) dei colori, molto vicini al riferimento ad eccezione di alcuni livelli per il rosso. Ovviamente, come quasi tutti i lettori ormai sapranno, ha poco senso parlare di livello del nero e di rapporto di contrasto. Sugli OLED il nero è assoluto per via dei pixel spenti e il rapporto di contrasto non è quindi più misurabile.

Passiamo quindi a HDR. La taratura di fabbrica è molto buona: sulle basse luci (le porzioni più scure) gli scostamenti sono poco rilevanti, mentre dal 60% in più abbiamo un eccesso di rosso (mediamente il 5% in più), una leggera mancanza di blu e una poco più accentuata mancanza di verde (tra il 2 e il 3%). Il TV segue molto bene la curva EOTF (Electro-Optical Transfer Function) mentre per quanto riguarda la luminanza il comportamento è molto simile a quello del Sony A1, a riprova del fatto che i pannelli sono i medesimi (LG 2017). Al 70% c'è infatti un picco negativo che dipende proprio dal tetto di luminosità di questi ultimi. La copertura dello spazio colore DCI-P3 è pari al 96,1%, mentre la precisione nella riproduzione dei colori è già buona. Se si escludono i limiti legati alla saturazione (non si possono ovviamente risolvere poiché la copertura dello spazio colore non può essere incrementata), i meno accurati sono il blu e il magenta.

TV tarato in HDR

Con il bilanciamento del bianco a 2 e 10 punti è possibile sistemare le imperfezioni presenti. Come abbiamo visto gli scostamenti rilevati sul bilanciamento del bianco (in HDR) sono piuttosto regolari. Come per la taratura in SDR non è quindi particolarmente difficile ottenere risultati eccellenti. Occorre semplicemente prestare un po' di attenzione in più anche per preservare il maggior picco di luminosità possibile. Il DeltaE medio si attesta sotto l'1 e sale significativamente solo al 70% (la motivazione l'abbiamo già riportata sopra: viene rilevato un errore di luminanza di fatto legato al picco massimo del pannello). La curva EOTF viene seguita con notevole precisione, come del resto avviene già in condizioni di fabbrica. Il picco massimo di luminosità di attesta a circa 680 cd/m2 - nits con schermata bianca al 10% e sale fino a circa 800 cd/m2 - nits con schermata al 2%. Il tone mapping comincia ad intervenire dopo le 400 cd/m2 - nits e come vedremo nel capitolo sulla prova di visione, è molto equilibrato e preciso. Ovviamente il grande vantaggio dei TV OLED consiste nel fatto che anche in HDR il livello del nero non cambia e continua a non essere misurabile. Ne consegue un elevato incremento del rapporto di contrasto percepito, poiché su schermo possono affiancarsi pixel completamente spenti ed altri al picco massimo di luminosità. La copertura dello spazio colore DCI-P3 non cambia una volta eseguita la taratura. Cambia invece la precisione delle singole componenti cromatiche, in speciale modo il magenta, che di base tenderebbe a tendere verso il rosso.

Abbiamo infine misurato anche le prestazioni con le immagini in rapido movimento. Ricordiamo che tutti i TV OLED sono gestiti come display di tipo "sample& hold". I pixel rimangono accesi durante il passaggio da un fotogramma e l'altro, causando una maggiore percezione di motion blur (le immagini risultano meno definite: per maggiori informazioni vi rimandiamo a questo articolo). Il TV di base visualizza circa 300-400 linee senza l'ausilio dell'Intelligent Frame Creation, il sistema di compensazion del moto di Panasonic. Attivandolo si passa ad una risoluzione di circa 600-700 linee. In teoria sarebbe possibile andare ancora oltre tramite la funzione Clear Motion, che comporta l'inserimento di fotogrammi neri (alternati a quelli presenti nella sorgente) al fine di ridurre il motion blur, la sfocatura delle immagini in movimento. Parliamo quindi di black frame insertion e ne sconsigliamo l'utilizzo per via degli effetti negativi che comporta. Come sul Sony A1 il TV subisce un vistoso calo della luminosità e compare il "flickering", ovvero una perdita di stabilità dell'immagine (dovuta all'inserimento dei fotogrammi neri) che risulta tendenzialmente fastidiosa e affaticante per gli occhi.

La Smart TV

La piattaforma utilizzata dal TV Panasonic EZ1000 è la My Home Screen 2.0, il sistema operativo nato dalle ceneri di Firefox OS. Come alcuni lettori ricorderanno, nel settembre dello scorso anno Mozilla ha abbandonato lo sviluppo del suo OS per Smart TV. L'ultima versione ufficiale è la 2.6, da lì in poi è tutto passato nelle mani di Panasonic, che ha utilizzato la base preesistente per sviluppare questa nuova versione. Le radici comuni sono evidenti: chi ha utilizzato TV con Firefox OS si troverà immediatamente a proprio agio. L'interfaccia grafica è sostanzialmente la stessa e anche il funzionamento presenta ben poche differenze.

A gestire tutte le operazioni è un SoC quad-core non meglio specificato. Purtroppo non è possibile installare applicazioni come AIDA64 ed è quindi più difficile ottenere le specifiche complete su processore e quantitativo di memoria. L'interfaccia è realizzata in modo da risultare semplice, pulita e di facile utilizzo. Nella home page si trovano di base tre sole icone, tutte molto grandi e facilmente identificabili anche in base al colore. "Diretta TV" permette di accedere ai sintonizzatori integrati e quindi ai programmi televisivi, "Apps" contiene tutte le applicazioni e "Dispositivi" consente di accedere a tutte le sorgenti (anche quelle collegate tramite USB, SD Card o rete locale). L'utente può aggiungere applicazioni, sorgenti o anche canali TV alla pagina principale, in modo da avere i contenuti preferiti sempre a portata di mano.


Tra le applicazioni preinstallate non poteva ovviamente mancare il web browser. A differenza di altri prodotti in commercio, qui l'utilizzo è parzialmente facilitato dalla presenza del telecomando con touch pad, capaci quindi di controllare un puntatore a video. Alla prova dei fatti il telecomando secondario non ci è però parso così comodo. Le dimensioni ridotte non lo rendono molto pratico e anche la sensibilità non è facile da gestire. Capita non raramente di muovere il cursore o troppo repentinamente o troppo poco. Con un po' di esperienza si migliora ma non si ha mai l'impressione di avere il pieno controllo.

La situazione migliora se si ricorre all'app TV Remote 2 per iOS e Android. L'applicazione permette di gestire numerose funzioni: vengono replicati tutti i tasti del telecomando e anche microfono e touch pad, ma senza le difficoltà nel gestire la sensibilità (quanto meno nel nostro caso ci siamo trovati meglio con lo smartphone). Alternativamente si può anche ricorrere al browser presente all'interno dell'applicazione, ben funzionante e capace di condividere le schede sullo schermo del TV. In questo modo si selezionano i siti con il proprio dispositivo mobile e si visualizzano su TV. La condivisione si può usare anche con foto, brani musicali e video. L'app comprende anche una tastiera per l'immissione di testo e offre una sezione dedicata alla calibrazione. Tutti i principali parametri possono essere modificati da smartphone, compresi gamma, gamut e bilanciamento del bianco, con tanto di rappresentazioni grafiche (come sui programmi per la calibrazione). I settaggi possono essere salvati e richiamati rapidamente.


Al di là delle preferenze inerenti al controllo del cursore, il browser si è dimostrato piuttosto valido e relativamente reattivo. Solo con siti molto ricchi abbiamo riscontrato alcune difficoltà o tempi più lunghi per l'apertura delle pagine. La vera comodità consiste sicuramente nel fatto di poter inviare le singole pagine dal proprio smartphone al TV: in questo modo si può usare un sistema sicuramente più rapido per la navigazione.

My Home Screen 2.0 ha confermato le impressioni che avevamo già maturato durante l'utilizzo di Firefox OS. La piattaforma è valida se si valuta il suo funzionamento. L'interfaccia è fluida, i comandi vengono recepiti senza ritardo e l'utilizzo è reso piacevole da una buona progettazione. La parola d'ordine è semplicità: tutto è progettato per potervi accedere con la pressione di pochi tasti e per risultare intuitivo. Durante l'uso non abbiamo mai riscontrato vere e proprie problematiche. Nessun impuntamento davvero rilevante, nessun blocco e nessuna necessità di dover riavviare le applicazioni o il TV. Sarà quindi difficile che l'utente si trovi a pensare che la dotazione hardware non è capace di gestire al meglio le funzionalità "smart".


I limiti comunque esistono e vanno ricercati nella quantità di software disponibile sul Market di Panasonic. Intendiamoci: l'essenziale c'è. Netflix, YouTube (supporta anche i video in HDR), Infinity, Premium Play, Premium Online, Wuaki.tv, Chili eccetera sono presenti. Non c'è però la varietà che troviamo su altri sistemi. Una mancanza che abbiamo riscontrato è ad esempio costituita da Amazon Video. Se il funzionamento è quindi promosso, sul numero di app disponibili si deve ancora lavorare. Dopo l'abbandono di Firefox è quindi Panasonic che dovrà portare avanti i contatti con gli sviluppatori ed i principali servizi, in modo da assicurare un supporto più ampio.

Prima di concludere questo capitolo vogliamo spendere qualche parola sul media-player integrato. I nostri test hanno evidenziato ottime prestazioni. Non abbiamo riscontrato incertezze nel riprodurre anche i video più pesanti e nessuna problematica particolare da segnalare. La compatibilità con i formati è ampia: abbiamo dato in pasto al TV numerose tipologie di file, compresi video in Ultra HD con HDR10 e anche nel formato HLG (Hybrid-Log Gamma), nato per le trasmissioni televisive. EZ1000 ha sempre riconosciuto correttamente il materiale, con tanto di logo a video per i formati HDR. Non abbiamo quindi sentito la necessità di dover ricorrere ad un software di terze parti o a soluzioni esterne come un set-top box Android.

La prova di visione

Nel corso degli ultimi anni abbiamo imparato ad apprezzare le qualità dei TV OLED. Il Panasonic EZ1000 è capace di metterle tutte in risalto, esibendo prestazioni che, sotto vari punti di vista, si posizionano ben sopra la media per quanto riguarda i migliori televisori presenti sul mercato. Quando si parla di tecnologia OLED è impossibile non partire dal livello del nero e dal rapporto di contrasto. È ormai praticamente scontato ribadirlo, ma sotto questo profilo ci troviamo dinnanzi a prestazioni di assoluta eccellenza. Il nero è assoluto ed il rapporto di contrasto è quindi non più misurabile. Queste caratteristiche si traducono in immagini dal forte impatto, una caratteristica apprezzabile a qualunque distanza di visione.

I pannelli OLED ci hanno però abituato a mostrare qualche limite nelle porzioni molto scure delle immagini. Panasonic le identifica come "near black", ovvero i livelli immediatamente successivi al nero assoluto, quelli che tendenzialmente potremmo includere entro il 5% della scala dei grigi. Il produttore giapponese ha lavorato specificamente sulla riproduzione delle sfumature a questi bassissimi livelli di luminosità, con l'obiettivo di garantire un'accurata riproduzione delle immagini. I nostri test confermano il buon lavoro svolto dai tecnici. Tutte le sfumature sono riprodotte correttamente e tutti i dettagli sono perfettamente intelligibili. Il TV è assolutamente fedele alla sorgente che riproduce: nulla viene perso e nulla viene esasperato. Questa caratteristica, che rivedremo anche parlando di altri aspetti, è sicuramente tra i maggiori pregi di EZ1000.

Per quanto riguarda l'uniformità, invece, abbiamo riscontrato un comportamento in linea con quello degli altri OLED 2017 che abbiamo testato. Il TV si comporta molto bene in generale ma non è perfetto. Esaminando i livelli immediatamente precedenti al nero assoluto si conferma la sostanzialmente sparizione dell'effetto vignettatura, quello che fa apparire i bordi più scuri rispetto al centro. Si può invece notare come non sia stato completamente eliminato il "banding", strisce verticali leggermente difformi che si palesano in alcune zone del pannello. Come abbiamo riportato nella recensione del TV OLED Sony, i suddetti limiti non sono assolutamente pregiudizievoli per la visione. L'incidenza è infatti molto bassa ed è ridotta rispetto agli OLED usciti negli anni precedenti. Se non si utilizzano apposite schermate di test in ambienti completamente oscurati, non è per nulla facile notare le imperfezioni presenti. Servono schermate molto scure e uniformi, oltre ad una luminosità ambientale tendenzialmente molto bassa.


L'elaborazione dei segnali video, affidata al processore Studio Colour HCX2, è stata realizzata con lo scopo di preservare quanto più possibile le intenzioni dei registi (o di chi ha realizzato i contenuti). EZ1000 è forse il TV più accurato che abbiamo avuto modo di misurare nel corso degli ultimi anni. Colori, bilanciamento del bianco, gamma e quant'altro mostrano scostamenti praticamente nulli rispetti ai riferimenti. Non siamo esattamente al "DeltaE zero" (ovvero perfetta corrispondenza) che Panasonic ha citato al momento della presentazione, ma la differenza è talmente poca da risultare irrilevante, soprattutto se al posto di uno strumento si utilizzano i propri occhi. Parliamo quindi di un prodotto praticamente perfetto per la visione di contenuti cinematografici: i puristi potranno godersi qualsiasi titolo con la certezza che il mezzo scelto per la fruizione dell'opera sarà assolutamente "trasparente". L'esperienza corrisponderà quasi interamente a quella immaginata da chi ha girato il contenuto video.


Quanto appena descritto vale anche per il livello di dettaglio. La volontà di mantenere un approccio quanto più possibile "neutro" ha coinvolto anche l'uso dei filtri utilizzati per incrementare il numero e l'incisività dei particolari a video. EZ1000 risulta quindi più morbido rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato, una caratteristica che era del resto presente anche sui rinomati Plasma Panasonic. Il quadro non è assolutamente povero di dettagli, ma rispetto ad altri prodotti sul mercato risulta meno "spinto". Questa tendenza si può notare ad esempio durante la visione dei canali TV.

L'elettronica compie un buon lavoro in termini di upscaling e deinterlacing, ma a volte si sente la necessità di calcare un po' più la mano agendo sul parametro della nitidezza. Incrementando i valori di base si ottiene un quadro più ricco di minuzie ma comunque compatto ed equilibrato. Consigliamo quindi di provare ad incrementarlo progressivamente, facendo qualche test per trovare il giusto bilanciamento a seconda del proprio gusto personale, prestando sempre attenzione a non esagerare (gli artefatti sono in agguato in questi casi). Quanto appena descritto vale anche per sorgenti più "nobili" e quindi più ricche di dettaglio già alla fonte. EZ1000 risulta quindi meno incisivo rispetto ad altri TV, progettati evidentemente con altri obiettivi e quindi capaci di esaltare fino all'ultima minuzia presente nelle immagini a video. Non si tratta sicuramente di un difetto, quanto di scelte e differenti metodologie applicate al trattamento video. Ovviamente per i puristi questo risulterà sicuramente un grande pregio.

Dove invece il Panasonic non teme rivali è nei controlli disponibili. Tutto quello che riguarda la regolazione dei principali parametri video è quasi perfetto. Tarare il TV fino a portarlo a livelli di eccellenza è molto semplice. I parametri disponibili rispondono con precisione e consentono non solo di ottenere risultati quasi coincidenti con i riferimenti, ma anche di modificare efficacemente la resa in relazione all'ambiente di visione. EZ1000 è quindi un prodotto adatto anche alla visione diurna, complice anche la luminosità dei pannelli che si conferma nuovamente (come molti lettori sapranno i pannelli sono gli stessi su tutti gli OLED 2017) ben più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi. Solo stanze estremamente luminose possono mettere in crisi i pannelli, grazie anche all'ottimo lavoro svolto dal filtro che Panasonic ha realizzato per questa nuova serie.

I nostri test hanno ovviamente coinvolto un'ampia tipologia di sorgenti. Iniziamo con Netflix, ovviamente a risoluzione Full HD e Ultra HD con e senza HDR. EZ1000 non si discosta dalle prestazioni che abbiamo apprezzato su altri prodotti top di gamma. L'applicazione è reattiva e permette di sfruttare il servizio senza particolari problematiche. Passando alla qualità video continua a sorprendere come una banda tutto sommato ridotta (in media sui 5 Mbps o meno per il Full HD) sia comunque sufficiente a garantire un'ottima resa nelle scene ben illuminate. L'elettronica probabilmente aiuta ulteriormente: la volontà di non esasperare il dettaglio consente di non esaltare i difetti, rendendo il quadro generalmente molto piacevole. Nelle scene scure non possiamo che ripetere quello che scriviamo ormai da tempo. In alcuni casi la compressione del segnale va ad impattare negativamente sul quadro, facendo emergere alcuni limiti soprattutto nella gestione delle sfumature (le transizioni sono a volte un po' troppo nette). Ovviamente l'Ultra HD permette di far emergere tutte le doti del TV, specialmente se abbinato a HDR, gestito bene nelle ormai sempre più numerose produzioni Netflix che includono questa tecnologia.


YouTube e Infinity ci hanno invece permesso di provare la resa con servizi caratterizzati da una qualità più altalenante. Il servizio di Mediaset offre infatti vari titoli con risoluzione a 720p (1280 x 720 pixel). In questi casi l'elettronica del TV deve quindi compiere un lavoro più gravoso, gestito comunque bene dal processore integrato. Data la presenza di un minore dettaglio nativo, anche in queste situazioni la tendenza a non esasperare il dettaglio si rivela per certi versi un pregio, poiché permette di mascherare meglio i limiti legati alla qualità dello streaming.

Con il Full HD non ci sono invece differenze rilevanti rispetto al quadro che abbiamo descritto per Netflix. Anche su YouTube la qualità varia molto a seconda del video selezionato (per ovvi motivi: utenti diversi possono disporre di attrezzatura molto differente in termini di resa). A risultare particolarmente interessanti sono i video in Ultra HD con HDR. La qualità di quelli realizzati con cura (purtroppo più di qualche video non appartiene a questa categoria) è davvero molto buona e in certi casi non è così immediato notare la differenza tra filmati in streaming e gli stessi file riprodotti direttamente tramite il media player integrato. La disponibilità di materiale in HDR non è ancora molto ampia ma avere un TV compatibile si rivelerà quasi sicuramente un interessante punto a favore nel prossimo futuro.

La prova di un televisore di questa fascia non potrebbe dirsi completa senza la visione di dischi Ultra HD Blu-ray. Tra i film che abbiamo provato citiamo "Revenant - Redivivo", "Pacific Rim", "Mad Max - Fury Road" e "Inferno". Il livello di dettaglio è ovviamente molto più elevato rispetto a tutte le altre sorgenti e l'elettronica riesce a metterlo bene in risalto, pur non esasperandolo in alcun modo (come abbiamo già sottolineato). L'apporto di HDR (in questo caso HDR10) è fondamentale e modifica nettamente la visione. Il picco di luminosità è decisamente elevato per un TV OLED. Gli LCD possono spingersi decisamente oltre, ma la dinamica ottenuta grazie al nero assoluto (anche in presenza di un picco massimo di luminosità) consente di garantire una visione estremamente appagante.

L'elettronica gestisce ottimamente il "tone mapping", ovvero l'elaborazione che compensa lo scostamento dal picco di luminosità preso come riferimento in fase di produzione dei film (tipicamente fissato a circa 1.000 o 4.000 cd/m2 - nits). Alcuni TV tendono a privilegiare sempre la luminosità anche a scapito dei dettagli. Può quindi capitare che uno scorcio di cielo ripreso in pieno sole tenda a "bruciare" i dettagli sulle alte luci, nascondendo particolari come le nuvole. L'approccio di Panasonic è differente. L'elettronica interviene cercando sempre un compromesso: mantenere la più alta luminosità possibile ma non a discapito dei dettagli. L'idea di base è quella che abbiamo già menzionato più volte: rispettare per quanto più possibile le intenzioni di chi ha realizzato il contenuto video. Per lo spettatore questo si traduce in immagini molto equilibrate, non troppo né poco luminose e non caratterizzate da alte luci bruciate con informazioni quindi non più visibili. Proprio per questo motivo EZ1000 potrebbe anche sembrare meno luminoso di altri TV, in determinate scene, ma non si tratta di limiti del prodotto. È semplicemente una scelta operata per rispettare l'equilibrio che caratterizza questo prodotto.


L'ultimo aspetta da prendere in considerazione è la sezione audio. La soundbar integrata offre una qualità molto superiore rispetto alla media. Medie e alte frequenze sono riprodotte in maniera convincente e anche il fronte sonoro è ben più ampio rispetto a quanto ascoltiamo normalmente sui televisori piatti. Vi sono anche numerosi parametri su cui si può intervenire per migliorare la resa. Consigliamo però di non affidarsi alle elaborazioni come surround virtuali o simili, tendenzialmente peggiorativi rispetto alla situazione di base.

Un po' meno convincente è la riproduzione delle basse frequenze. Beninteso: non si può parlare di prestazioni deludenti, però, dato il livello raggiunto, avremmo gradito l'aggiunta di un subwoofer anche solo opzionale, in modo da poter rinforzare anche questo aspetto e poter ottenere forse il livello più elevato tra i prodotti presenti sul mercato. Anche così le prestazioni sono comunque molto buone e consentono di gestire adeguatamente anche ambienti di generose dimensioni. C'è però una pecca che dobbiamo segnalare: purtroppo non è supportato il DTS. In un quadro di questo livello si tratta di una mancanza che stona e che speriamo si possa magari correggere con un futuro aggiornamento firmware.

Chiudiamo con l'input lag, il ritardo nella risposta ai comandi impartiti. Il TV Panasonic ha fatto registrare un valore di 25,7 ms, un valore contenuto che rende questo modello adatto anche ai video-giocatori.

Conclusioni
Fedeltà quasi assoluta ai principali parametri videoElevata qualità video e audioDesign e qualità costruttivaAmpio angolo di visioneOttimo supporto a HDR10 e HLGInput lag contenuto
Smart TV non troppo ricca di contenutiManca Dolby VisionPrezzo impegnativo

Il TV Panasonic EZ1000 è il prodotto ideale per i cinefili ed i puristi. I tecnici che hanno curato questo prodotto sono riusciti a ricreare un mix quasi perfetto, caratterizzato da elevata qualità dell'immagine, equilibrio e accuratissima rappresentazione dei colori e delle sfumature. In termini di nero e contrasto non esistono prodotti migliori sul mercato, una caratteristica ormai scontata per gli OLED. Il "DNA" Panasonic ha permesso di aggiungere un'accurata gestione delle porzioni più scure dell'immagine, migliore rispetto ai TV OLED 2016 e probabilmente ancora più accurata anche rispetto ad altri modelli usciti nel corso del 2016.

Regolare il TV è molto semplice. L'efficacia dei controlli conferisce anche una notevole versatilità al prodotto, capace di dire la propria non solo in ambienti "cinema" (quindi con sala oscurata o quasi), ma anche quando la luminosità ambientale sale. L'elaborazione video è molto buona e la gestione di HDR è molto convincente. Buona anche la compatibilità con i vari formati: sono presenti HDR10, HLG e si aggiungerà HDR10+. Peccato per l'assenza di Dolby Vision, il cui supporto avrebbe reso EZ1000 un prodotto completo come sostanzialmente nessun altro. Decisamente convincente anche la sezione audio, nonostante l'assenza del DTS.

La gestione delle immagini in movimento è ancora migliorabile. Vale quanto abbiamo detto per tutti gli OLED che abbiamo provato sino ad oggi: i sistemi utilizzati necessitano di ulteriori affinamenti onde raggiungere un risultato ottimale, per quanto i miglioramenti siano ben visibili rispetto ai modelli di qualche anno fa. L'unico altro limite che ci sentiamo di sottolineare è costituito dalla piattaforma Smart TV. My Home Screen 2.0 funziona bene, è intuitiva e consente di accedere a numerosi servizi. Il numero di applicazioni disponibili è però inferiore rispetto ad altri concorrenti, le cui piattaforme hanno subito una maggiore evoluzione nel corso degli ultimi anni (anche per quanto riguarda la disponibilità di app, per l'appunto). Panasonic dovrà quindi impegnarsi direttamente per promuovere la diffusione e lo sviluppo della propria soluzione, in modo da poter fare un definitivo salto di qualità. Il prezzo di listino è sicuramente elevato in assoluto e rende il TV non alla portata di tutti. Chi però ricerca una soluzione completa per l'intrattenimento audio-video di alto livello trarrà tante soddisfazioni da EZ1000, un prodotto che ci sentiamo quindi di promuovere senza remore.

Un ringraziamento ad Audioquality per il supporto logistico

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Commenti

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Teomondo Scrofalo

Ma io neanche 10€, solo regalate o rubate, come tutto il resto d'altronde.

lorenz65

Come ti capisco, comunque quel lontanissimo giorno che dovrò cambiare TV credo che resterò con Panasonic o al limite Sony. Per me la qualità è tutto

gaelom

Si...ma non possiamo fare proprio lo stesso paragone in termini di tempo.

gaelom

Stesso modello che ho io, da 46. Ti dico che la voglia di cambiarlo non mi viene mai!!!! Anzi, per farmela proprio passare, ho aggiunto un proiettore OPTOMA full hd, con schermo motorizzato da 3,5mt, e ti posso garantire che non c'è storia

gaelom

e te credo!!!!! :-)))

gaelom

Bellissimo....Pioneer a vita

gaelom

Le differenze si vedono se hai il tv alla GIUSTA distanza, e non parlo della distanza dei vecchi CRT....Guarda le tabelle

gaelom

Io su THX e tutti gli "aiuti elettronici" spenti

gaelom

Anche io mi tengo stretto il mio Pana da GT30 da 46...e spero non si rompa mai, ma si sciolga, che perda i colori e diventi in bianco e nero, allora lo cambierò, e dal quel giorno inizierà l'icubo di cosa comprare...spero piu tardi possibile.

lorenz65

Hai anche ragione ma ti ricordo che se non si vuole un 4K e si vuole vedere dei contenuti in full HD il plasma anche se abbandonato è tuttora nettamente superiore a tutto quello che esiste. Poi se mi regali un bel OLED della Panasonic o LG della fascia più alta allora ti do ragione su tutto

Marco Rossi

un VT20 con tutto quello che esiste bah

Friskaa

Oh, mio

lorenz65

Il mio VT 20 lo tengo con immagine normale, contrasto a 36, luminosità a 0, colore a 30, nitidezza a 5, temp colore normale, colore intenso su on, modalità Eco su off, P-NR minimo.
Penso che intendessi questo per settaggio...

Fibonacci Fibo

ed infatti io mi tengo stretto il mio pioneer 60 plasma serie 9........

Nicola Buriani

Non al momento e non nel prossimo futuro, per quanto mi è dato a sapere.

Masterpol

oled da 60" non ne escono? il 55 è piccolino ed il 65 è troppo grande

LeChuck

Si parlava dell'inutilità di un televisore 4K e del dover/poter preferire televisori in FullHD.
Col mio commento volevo sottolineare che, se si vogliono avere certe caratteristiche, non si può puntare al FullHD, bisogna per forza rivolgersi ad un televisore 4K.

Paul Smart

1) si parla di Megabit e non di MegaByte
2) ho la fibra a 100Mbps e raggiungo tranquillamente transfer rate di 98Mbps.
3) anche se netflix raggiungesse i 15Mbps, sarebbe ugualmente un bitrate ridicolo per un 4K. Diciamo che per avere una qualità decente, si dovrebbe avere un bitrate di almeno 50Mbps, visto che il bitrate ottimale per un 4K si aggira sui 100Mbps.

lorenz65

Per quel che mi riguarda per adesso mi tengo ben stretto il mio bel Panasonic plasma VT 20 da 42 pollici, più grande non ci starebbe e comunque la visione che mi da il mio bel plasma è tuttora impeccabile.

Teomondo Scrofalo

Veramente leggendo la recensione questo TV dovrebbe arrivare a 800 nits

massimo mondelli

Allora forse dovrò attendere un prossimo modello da 55 che includa comunque il filtro antiriflesso

Alessandro

ma da una certa distanza come distingui 1080 dal 2160 dai.....
sara forse che vedi meglio il 4k SOLO PERCHE in modo non casuale, lo vedi da fonti di ottima qualità e alta banda di bitrate?

un 1080 ad alto bitrate... (non le porcate stile divx molto compressate) si vede in maniera impeccabile.....

Antonio63333

Ti sbagli, i contenuti 4k di Netflix vanno a 15,26 MB/s a te si fermano a 10 perché probabilmente non hai una connessione che consente di più.

Antonio63333

No solo 65" è 77" se vuoi il 55" devi andare sulla EZ950.

limada

Per chi si accontenta, basta e avanza, a me non basta, e le differenze si vedono, dal 1080p al 4k, poi per chi si accontenta anche i Samsung LCD vanno bene.

Paul Smart

la banda raccomandata è una cosa, la banda effettiva è tutt'altra.
Ti posso assicurare che netflix in 4K non supera i 10Mbps e per un 4K è davvero una banda penosa visto che per un video perfetto ci vogliono circa 100Mbps, ovvero 10 volte di più di quanto non sia la banda attuale di netflix.
Per cui, considerati i limiti dell'occhio umano a percepire determinati dettagli oltre una certa distanza e soprattutto considerata la compressione altissima dei filmati netflix, reputo che le differenze che alcuni vedono sia solo frutto di pura immaginazione ;)

Claudio Antonetti

wow grazie della risposta! Credo che tra un po dovrò mandare in pensione il mio bel Viera da 42....

Francesco Dongiovanni

Panasonic 58 dx780 del 2016 lo trovi poco sotto i mille
58 ex780 ( bellissimo con il supporto con tre scatti ...lo puoi mettere dove vuoi...) Dai 1100/1300
Ti consiglio il secondo è del 2017
Il primo se trovi un offertona...

Vittorio

Non so che dirti, si vede più definito il 4K, ho fatto la prova da un mio amico che ha un Sony quindi con un upscaler più che decente.
Però credo che se non ci avessi prestato attenzione non me ne sarei accorto della differenza.

Comunque la banda raccomandata da Netflix è 5 Mbps per il FullHD e 25 Mbps per il 4K.

Io purtroppo dovrò fare il contrario di quanto dici tu: TV buona e vpr da battaglia (in camera). Ho cercato per un po' dei TV 1080p buoni ma alla fine credo mi "rassegnerò" al 4K.

Paul Smart

Guarda che netflix trasmette ad un bitrate davvero basso, parliamo di 4-5Mbps che sono davvero ridicoli per un 4K e lo sono addirittura per un 1080p.
Perciò non so come tu faccia a notare la differenza tra un 4K ed un 1080p .... l'unica spiegazione che posso darmi, è che il 1080p deve essere upscalato a 4K e quindi ci vuole un upscaler decente.
Ma se prendi un pannello nativo 1080p il discorso cambia notevolmente.
Ad ogni modo devo darti pienamente ragione sul fatto che non si trovino pannelli di nuovissima generazione a 1080p e quindi si è costretti a prendere obbligatoriamente un 4K.
Ad ogni modo, prenderei un 1080p da battaglia per guardare i programmi tv spazzatura ed un bel vpr 1080p per guardare i film.

Vittorio

Mah su Netflix 4K vs 1080p si nota la differenza. Certo rispetto al passaggio precedente (SD vs FullHD) stiamo parlando di inezie.
Per altre sorgenti è meglio un fullHD con bitrate alto upscalato a 4k che un 4k molto compresso.

Fatto sta che in pochi producono ancora TV non 4K e banalmente per trovare un OLED FullHD bisogna prendere modelli vecchi che non reggono il confronto.

Ricky

Ma no che dite, volete mettere i “magnifici” EDGE led samsung ahahahahahah

Paul Smart

Il valore di 1,3m viene fuori dal calcolo che fa quel sito che comunque considera condizioni visive perfette.
Quel grafico che hai postato te non ha ne' capo ne' coda, da quella distanza è impossibile percepire la differenza di risoluzione.
Comunque non mi interessa cosa pensi te, quel che è certo è che non ci capisci molto di queste cose e non hai mai fatto prove pratiche.

Egidio CONTE

Prima 20cm, adesso 1,3m, domani ?

Questa è la distanza ottimale per un 4k:

http:// www. webnews . it /wp-content/uploads/2014/04/Grafico_4K_VS_1080p.png

Paul Smart

la distanza ottimale di visione di un 65" 4K è di 1,30m.
Vorrei sapere chi è che guarda un 65" da quella distanza !

LeChuck

Io lo comprerei pure un OLED FullHD da 65" con una luminosità massima oltre i 700 nits, ma semplicemente non esiste.

LeChuck

Dovrebbe esserci l'XE90 della Sony anche in taglio da 75". Per la sua dimensione, non costa neanche troppo ed è un buon medio-alto gamma.
Altrimenti, se l'estetica conta abbastanza, ci sarebbero i Q della samsung, ma iniziamo a salire decisamente di prezzo.

LeChuck

Si, si può rimuovere.
Dall'articolo:

La soundbar viene gestita come un vero e proprio diffusori esterno. Per utilizzarla è infatti necessario collegare l'apposito cavo utilizzando il connettore posto sul retro e occultato da uno sportello. In questo modo è anche possibile rinunciare all'audio integrato quando si monta il TV a parete.

Di fatto, per il televisore è una soundbar esterna. La disconnetti e connetti il televisore a quello che vuoi.

Paul Smart

Mi dispiace non concordo.
Quella prova è assolutamente di parte ed i pannelli non hanno identica qualità.
Usano la stessa tecnica al centro commerciale per venderti una tv piuttosto che un'altra, basta calibrare le tv in maniera diversa ed il gioco è fatto.
A parte che qualsiasi tv con i controlli in flat non rende assolutamente quanto una tv con i settaggi perfettamente calibrati.
Ad ogni modo in quella prova viene chiaramente specificato che il livello del nero ed il gamma erano a favore del 4K e che questo fattore abbia potuto influenzare nella scelta.
Io invece avrei fatto l'opposto, avrei settato in maniera sbagliata il 4K (parlo di colori e contrasto) ed in maniera eccellente il 1080p .... sai quanti pianti avrebbero fatto i rivenditori, perchè il 99% della gente avrebbe scambiato con certezza il 1080p per il 4K.

Alessandro

io che vedo film in streaming mi rendo conto che se li si vede da un tot di distanza... basta e avanza PERSINO IL 720p !!!
andar sul 1080p è un plus proprio....

il 4k serve solo se si usa la tv come pc e allora torna utile vedere IL PC meno puntinato.
ma per vedere film e video seriamente, se si sta a 3..4....5 metri distanti basta e avanza il 720 o 1080p. potete pure fare un 8k ma a quelle distanze l'occhio non vede idfferenze

Egidio CONTE

C'è del vero in quello che scrivi, ma non è corretto sulla distanza minima per apprezzare il 4k al 100%, per un 65pollici la distanza consigliata è sui 2 metri, quasi la metà per un 55pollici.
Comunque un test che ha condotto il sito hdtvtest, in cui vengono affiancati due tv samsung da 55 pollici, di pari qualità, uno fullhd e l'altro 4k, con lo stesso video, trasmesso da un pc, quasi tutti a cui sono stati mostrati i tv, hanno riconosciuto da circa 2,75m quale tv era fullhd e quale 4k.

www. hdtvtest. co. uk/news/4k-resolution-201312153517.htm

The frame

Meglio questo, Sony o lg? Mi è parso di capire che io Sony nella gestione del movimento è il top, ma ha un input lag un po’ più alto, di cui me ne frego.

Come design Sony non si batte

Mattia

Nicola Buriani ottima recensione e molto dettagliata come sempre !!! Vi faccio davvero i complimenti... avrei una domanda: avete in programma anche una recensione del modello B7V di LG ??

Svasatore

Che sono Coreani.

massimo mondelli

qualcuno sa dirmi se di questa meraviglia è prevista l'uscita anche nel taglio da 55"?

Daniele Chillari

Consiglio per un 75pollici da piazzare un un ambiente living di design?? Senza queste velleità eh, perché se tanto mi da tanto, aumentando ancora i pollici non so a quanto si possa arrivare!!!

Paul Smart

Quali sarebbero le baggianate ?
Studia e fai qualche prova pratica, invece di dire castronerie !

Ruppolo

Ma quante baggianate scrivete

CiaoMiao

non dubito che il pana sia ottimo, ma io con il C7 mi trovo bene: è apprezzato da tutta la critica specializzata e web os è fantastico.

delpinsky

Ma sei un genio.... secondo te uno che si volesse magari guardare il telegiornale cosa fa? Si compra una seconda TV da 300€ HD Ready, da piazzare davanti all'OLED, solo per guardare i canali in SD?

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