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Recensione Samsung 55Q8C, QLED TV Ultra HD con HDR

27 Novembre 2017 110

La gamma TV 2017 di Samsung ha portato non solo nuovi modelli ma anche un marchio rinnovato che raggruppa tutti i top di gamma. Il produttore coreano ha deciso di abbandonare i precedenti SUHD e di abbracciare il brand QLED TV. La nuova dicitura è porta una serie di novità che vanno ad influenzare vari aspetti, spaziando dagli ambiti più tecnici a quelli più pratici. Il prodotto che andremo a valutare in questa recensione è il 55" della serie Q8C, quella che si pone attualmente nel mezzo tra i Q7C/Q7F e l'ammiraglia Q9F.

La dotazione è assolutamente completa, come del resto accade da anni con i televisori Samsung di pari fascia. Troviamo quindi la piattaforma Smart TV Tizen, la risoluzione Ultra HD e il supporto a HDR e una notevole cura a livello di design e nell'impatto complessivo sull'ambiente. I QLED sono quindi un'effettiva evoluzione dei precedenti SUHD? Nel corso della nostra prova risponderemo a questa domanda, analizzando le prestazioni del Q8C anche in relazione a quelle del SUHD KS9000 che abbiamo recensito lo scorso anno.

Per facilitare la fruizione dell'articolo abbiamo suddiviso la recensione in capitoli. Cliccate sui link qui sotto per saltare direttamente al capitolo corrispondente:

Caratteristiche tecniche e dotazione

Samsung ha prestato una notevole cura in tutti gli aspetti che caratterizzano l'esperienza degli utenti. Niente è stato lasciato al caso. Anche l'apertura dello scatolone che contiene il TV è stata studiata in dettaglio. La breve guida contenuta nel foglio illustrativo spiega come montare la base direttamente all'interno dell'imballaggio. È sufficiente rimuovere la copertura in polistirolo per fissare il supporto in poco tempo, senza il rischio di danneggiare il televisore, che rimane con lo schermo protetto fino a quando non si completa l'operazione. L'idea è sicuramente ottima ed efficace, specialmente per gli utenti meno esperti in questo genere di cose.


Il Boundless 360° Design è un'evoluzione delle soluzioni estetiche adottate sugli SUHD dello scorso anno. Sul frontale abbiano una cornice molto sottile (circa 5 mm di spessore) che circonda tutto il pannello. L'aspetto è sostanzialmente quello di un'unica lastra completamente nera. Sul bordo, anch'esso spesso circa 5 mm, troviamo una finitura in metallo cromato con bordi arrotondati. Il retro è rifinito in argento e non presenta viti o altri elementi che possano arrecare detrimento alle linee. Sono visibili sono i quattro fori per l'attacco VESA, utile per utilizzare una staffa da parete. Sotto lo sportello posto in prossimità del centro è celato l'attacco per la base e per il "No gap Wall-Mount", una staffa da muro progettata per semplificare e migliorare proprio questo tipo di installazione. La staffa è più semplice da montare e posiziona i TV praticamente a filo con la parete retrostante, riducendo a zero lo spazio. La base fornita in dotazione segue la curvatura dello schermo formando un arco sottile. Il frontale ha una forma cilindrica mentre la parte retrostante si prolunga sul lato posteriore per garantire una migliore stabilità. Samsung propone altri due supporti opzionali: il "Tower Stand", una soluzione che viene descritta come una scultura contemporanea, e lo "Studio Stand", un treppiede da pavimento che riprende i cavalletti utilizzati per i quadri.


Uno sportellino collocato lungo il lato inferiore cela infine i due connettori presenti: quello per l'alimentazione e per il One Connect Box, il piccolo set-top box esterno che contiene parte dell'elettronica e tutte le altre porte. Il box si collega tramite il nuovo cavo "Invisible Connection", realizzato in fibra ottica, spesso 1,8 mm e trasparente. Risulta quindi molto facile da occultare alla vista (si può far passare all'interno della base in modo da farlo poi uscire dal fondo) e contribuisce a mantenere l'installazione ordinata e pulita. Il risultato finale è di sicuro impatto: il TV Q8C è ben costruito e rifinito. Il design è simile a quello dei modelli 2016 ma ulteriormente migliorato. Parliamo quindi di un prodotto capace di farsi ammirare anche da spento e sicuramente a proprio agio in qualsiasi ambiente, grazie anche ai numerosi accorgimenti studiati per minimizzare l'impatto di tutti gli elementi negativi (soprattutto i cavi).

L'esemplare in prova è un LCD da 55" curvo (4200R) con risoluzione Ultra HD e pannello di tipo VA (Vertical Alignment) a 10-bit. La retroilluminazione è di tipo LED Edge con i LED posti lungo il bordo inferiore. Samsung identifica varie elaborazioni e componenti con alcune varie diciture. Il processore video Q Engine gestisce l'elaborazione dei colori, Q Color, le immagini in movimento PQI (Picture Quality Index) 3200 e il contrasto, Q Contrast. L'ottimizzazione delle alte e basse luci è affidata al Supreme UHD Dimming affiancato dal local dimming, che prende qui il nome di Precision Black Pro. Ovviamente non manca la compatibilità con HDR: vengono gestiti i video in HDR10, HLG (Hybrid Log-Gamma) e prossimamente anche HDR10+. I picchi di luminosità sono identificabili direttamente da un'altra delle denominazioni coniate da Samsung. Per Q8C si parla di QHDR 1500, quindi picchi a 1.500 cd/m2 - nits. Samsung dichiara inoltre che i QLED TV sono in grado di riprodurre il 100% del volume colore relativo al DCI-P3 (la misura è certificata da Verband Deutscher Elektrotechnieker, VDE), lo standard di fatto per l'Ultra HD (il più ampio Rec.2020 viene ora utilizzato come "contenitore", dato che nessuna tecnologia è attualmente in grado di coprirlo adeguatamente).


La piattaforma Smart TV Tizen ha subito alcune modifiche sia a livello di interfaccia (anche se si parla di piccoli ritocchi), sia a livello di contenuti e di reattività (ne parleremo più approfonditamente nell'apposito capitolo). Le funzionalità comprendono la consueta disponibilità di applicazioni e servizi (YouTube, Netflix, Amazon, eccetera, anche in Ultra HD)- Non manca la possibilità di riprodurre file audio e video. Sono supportati i file system FAT, exFAT e NTFS e praticamente tutti i principali formati audio e video. Le connessioni presenti sul box comprendono 4 ingressi HDMI 2.0b, 3 porte USB 2.0 (una capace di erogare 1A e quindi indicata per collegare hard disk), una porta Ethernet, un'uscita audio ottica, gli ingressi per l'antenna satellitare e digitale terrestre (è presente un doppio sintonizzatore DVB-T2 e DVB-S2 compatibile con le trasmissioni in HEVC), uno slot Common Interface e una Ex-Link (RS-232C). Non mancano Wi-Fi e Bluetooth.

Oltre a HEVC sono supportati anche VP9 e VP9-Profile 2, il formato utilizzato per i video in HDR su YouTube. QLED TV utilizzano anche un nuovo telecomando. L'unità nera che equipaggiava i precedenti (ovvero gli attuali) modelli SUHD è stata sostituita da un telecomando color argento, dotato di una finitura metallica. La disposizione dei tasti non rivela particolari modifiche. Il numero dei pulsanti è sempre ridotto al minimo indispensabile ed è presente un microfono integrato per i comandi vocali. L'ergonomia non è molto differente rispetto all'unità che accompagnava i TV SUHD 2016. Occorre impratichirsi prima di potersi destreggiare tra tutte le funzioni: questa fase di apprendimento è resa necessaria dal ridotto numero di tasti. Col tempo il telecomando di rivela tendenzialmente piacevole da utilizzare, anche se in determinate circostanze si deve ricorrere a qualche passaggio in più per compiere alcune azioni. Oltre ai comandi vocali è possibile controllare altri dispositivi connessi al TV.

L'ultima novità introdotta sui QLED è la funzione AutoCal, utile per eseguire una calibrazione automatica dei TV tramite il software CalMAN, l'applicativo utilizzato da molti tecnici professionisti quando si tratta di calibrare TV, proiettori e monitor (lo usiamo anche per le nostre recensioni). Durante tutti i passaggi, i TV condividono il menu e le relative impostazioni con il software, in modo da apportare automaticamente tutte le correzioni necessarie. Il vantaggio garantito da soluzioni di questo tipo è legato alla possibilità di effettuare misurazioni su svariate decine di punti, un processo che sarebbe molto lento se eseguito manualmente. Per poter eseguire la calibrazione automatica sono necessari i seguenti requisiti:

  • Un QLED TV Q7, Q8 o Q9
  • Il software CalMAN
  • Un PC
  • Un colorimetro C6 o equivalente
  • Un generatore di segnale (si può usare anche un PC)
  • Un cavo seriale compatibile

Il TV QE55Q8C è disponibile con un prezzo di listino fissato a 3.199 Euro. In rete si può acquistare a partire da circa 1.800-1.900 Euro.

Cosa sono i QLED TV

QLED non identifica una nuova tecnologia. Parliamo di TV LCD retroilluminati a LED con Quantum Dot. I Quantum Dot sono nano-cristalli composti da semiconduttori capaci di assorbire ed emettere luce. L'emissione luminosa è strettamente legata alle dimensioni. Gli LCD con retroilluminazione "tradizionale" utilizzano LED blu abbinati ad un rivestimento con fosfori gialli. Si ottiene quindi una luce bianca che va poi a riprodurre i colori tramite filtri rossi, verdi e blu.


I QLED TV utilizzano i Quantum Dot nella configurazione denominata QDEF, acronimo di Quantum Dot Enhancement Film. Questa sorta di filtro utilizza Quantum dot verdi e rossi per ottenere una sorgente luminosa più pura (quindi con colori più saturi) e di colore bianco, poiché rosso e verde si combinano alla luce blu emessa dai LED. La luce attraversa quindi lo strato LCD e viene poi nuovamente filtrata al livello dei singoli sub-pixel per ottenere il colore desiderato. In parole più semplici si utilizzano i LED e il QDEF per ottenere una sorgente RGB e poi si eliminano le componenti primarie indesiderate per ottenere un subpixel per ciascuno dei tre colori. Nanosys, il principale fornitore di materiali per i Quantum Dot, chiama questa soluzione "Photo-Enhanced".

La struttura dei pixel dei QLED TV

I Quantum Dot impiegati sui QLED sono differenti rispetto a quelli implementati sugli SUHD del 2016. Samsung ha fatto ricorso a nuovi materiali: nello specifico si parla di nuove leghe di metalli capaci di migliorare le prestazioni. I QLED hanno anche una differente disposizione dei pixel: non si tratta quindi del tipo RGB tradizionale (quindi con tre sub-pixel, rosso, verde e blu per ogni pixel). La soluzione utilizzata è per certi versi simile a quella che Sharp impiegava su alcuni TV e prende il nome di Dual Pixel Structure. Questo cambiamento dovrebbe servire per ampliare l'angolo di visione, una problematica da sempre presente sui pannelli di tipo VA.

Le misure e i consigli per regolare la TV

I menu del Q8C presentano molte similitudini con quelli dei TV SUHD 2016. Le voci che troviamo sono infatti praticamente le stesse, fatta eccezione per alcune modifiche nelle diciture utilizzate. L'interfaccia ha invece subito qualche piccola modifica. Lo sfondo non è più nero con scritte bianche: Samsung ha optato per un grigio scuro con scritte nere, una soluzione che risulta un po' più gradevole alla vista. I controlli disponibili offrono tutto il necessario per regolare gli aspetti che vanno ad incidere sulla qualità delle immagini. Le modalità consigliate, a seconda delle condizioni d'uso, sono due. Quella migliore in assoluto, come prestazioni, è la modalità "Film". Per una visione in ambiente luminoso si può però di selezionare anche la modalità "Standard", meno precisa nel rispettare i riferimenti ma in alcuni casi più adatta a compensare la maggiore quantità presente. Attivando il menu di servizio o utilizzando la funzione AutoCal si aggiungono altre due modalità video per esperti. Cal Day e Cal Night permette di eseguire due tarature per giorno (ambienti luminosi) e notte (ambienti oscurati). Di base sono queste le impostazioni più corrette.

Tra le funzioni presenti merita una menzione la modalità HDR+". Questa funzione opera in due modi. Quando si utilizzano contenuti in SDR (Standard Dynamic Range: tutto quello che non è realizzato in HDR) applica una sorta di upscaling. Il segnale viene elaborato per simulare una più elevata gamma dinamica. In sostanza si tratta di una conversione da SDR a HDR. Con i contenuti già in HDR viene invece gestita diversamente la riproduzione delle scene più scure e di quelle più luminose. I TV mostrano più dettagli nelle parti più scure (agendo sul livello di luminosità) e incrementano il rapporto di contrasto in quelle più chiare, in modo da creare un distacco più netto tra gli oggetti in primo piano e lo sfondo. Il fine è sempre il medesimo: incrementare il livello di dettaglio a video. Tendenzialmente consigliamo di tenerla disattivata quando si visualizzano contenuti in HDR. Si può invece provare ad attivarla su contenuti in SDR.

Ai principali parametri video, come retroilluminazione, luminosità, contrasto, nitidezza, colore e tinta, si aggiungono il bilanciamento del bianco a 2 o 10 punti, la regolazione avanzata dei colori (il CMS, Color Management System), le impostazioni relative al gamma (si può aumentare o diminuire), la compensazione del moto Auto Motion Plus e il local dimming Attenuazione locale (Basso, Standard e Alto: non si può disattivare).

Misure a condizioni di fabbrica

In condizioni di fabbrica il TV offre già prestazioni piuttosto buone. Il blu è presente in misura leggermente superiore al riferimento, mentre rosso e verde evidenziano scostamenti un po' più pronunciati. Il DeltaE medio (l'errore rispetto al risultato ottimale) si attesta a 3,1 (3 è la soglia critica che l'occhio umano è in grado di cogliere) mentre quello massimo, corrispondente al bianco al 100%, è fissato a 4,2. Il gamma ha un andamento tendenzialmente lineare, ad eccezione delle bassissime luci (i livelli immediatamente superiori al nero assoluto) e dell'intervallo compreso tra il 90% e il 100%. Il valore medio è 2,24. I colori consolidano il buon quadro generale. La copertura dello spazio colore Rec.709 è pari al 98,6%. Lo scostamento dal riferimento spazia dallo 0,3 del giallo al 2,6 di rosso e ciano, le due componenti cromatiche che presentano il DeltaE più elevato.

In fase di calibrazione del TV si deve sempre ricordare di non effettuare mai le misure con menu a schermo. Sebbene sia possibile mantenere alcune impostazioni in zone non prossime al centro del display, la presenza dell'interfaccia a video, anche quando ridotta al minimo, va evidentemente ad impattare su tutta l'immagine nel suo complesso, alterando quindi le misure ed inficiando completamente le regolazione apportate (in pratica si finisce per misurare il menu e non il TV). Quando si agisce sul bilanciamento del bianco o sui colori si deve quindi eseguire una misura, leggere i valori sul PC, aprire il menu del TV ed apportare le modifiche a spanne, affidandosi alla propria esperienza e al proprio occhio. Raggiungere risultati eccellenti non è difficile, semplicemente è richiesta pazienza e tempo per via della necessità di entrare ed uscire continuamente dal menu. Analoga attenzione va prestata per le schermate di test utilizzate. L'impossibilità di disattivare il local dimming implica che alcuni segnali possono causare un intervento sulla retroilluminazione del televisore. Questo è particolarmente valido in HDR: utilizzando i segnali test Masciola, una suite molto popolare, abbiamo riscontrato che le scritte presenti in basso a sinistra (riportano le informazioni sulla schermata in uso) tendono a causare un abbassamento della luminosità che a volte arriva ad essere piuttosto drastico. Consigliamo quindi di prestare attenzione a quello che succede su schermo (nel caso della suite Masciola il repentino abbassamento della luminosità su schermo si poteva scorgere ad occhio).

TV tarato in SDR

Rispetto al KS9000 abbiamo notato una maggiore precisione nei controlli. Spendendo il dovuto tempo in fase di taratura è possibile ottenere un bilanciamento del bianco da riferimento. Il DeltaE medio è pari a 0,3 e una punta massima di 0,5 sul bianco al 100%. Il gamma si sistema di conseguenza attestandosi su un valore medio di 2,4, quindi tanto preciso da risultare praticamente coincidente con la riga gialla che identifica l'obiettivo ideale. Anche ingrandendo la scala del grafico si notano imperfezioni davvero minimali. Anche la regolazione dei colori regala soddisfazioni. La copertura definitiva dello spazio colore Rec.709 è pari al 98,4% con un DeltaE che spazia tra lo 0,7 del rosso e l'1,9 del ciano. Ottime anche le saturazioni intermedie (20%, 40%, 60% e 80%): tutti i livelli si attestano al di sotto del 2.

Il livello del nero è direttamente legato all'impostazione scelta per il local dimming. La misura del nero con TV in condizioni di fabbrica è 0,04 cd/m2 - nits. La retroilluminazione è impostata con valori piuttosto elevati, sopra le 300 cd/m2 - nits, ottima quindi per una visione in ambienti luminosi (e si può salire ancora se necessario). Per una visione in ambienti oscurati occorre abbassare di molto la luce emessa dal pannello. Noi abbiamo scelto di attestarci a circa 128 cd/m2 - nits. In queste condizioni il livello del nero si attesta a 0,018 cd/m2 - nits con Attenuazione locale regolata su Basso (la misura è stata effettuata con schermate di test non completamente nere, poiché sul nero assoluto lo schermo si spegne completamente). Consigliamo questo tipo di regolazione poiché Standard e Alto sono più aggressive e tendono a peggiorare la precisione su gamma e bilanciamento del bianco. Non vi sono nemmeno vantaggi significativi sul livello del nero, che scende al massimo sulle 0,015 cd/m2 - nits. Il rapporto di contrasto a TV tarato è pari a circa 7.100:1.

Misure a condizioni di fabbrica in HDR

Passiamo quindi a HDR. La taratura di fabbrica è abbastanza precisa. Fino al 70% l'andamento è piuttosto regolare, successivamente si riscontra una leggera mancanza di rosso e un non molto pronunciato eccesso di blu. La curva EOTF (Electro-Optical Transfer Function) evidenzia una tendenza ad accentuare un po' la luminosità lungo quasi tutta la scala dei grigi. Complessivamente non si tratta comunque di differenze particolarmente significative. Per ottenere il picco di luminosità più elevato è necessario utilizzare l'impostazione predefinita di Attenuazione locale, ovvero Alto. Diversamente la luminosità massima si abbassa e non consente di sfruttare a pieno le potenzialità del pannello, che è molto luminoso. In modalità Dinamica si superano le 1.900 cd/m2 - nits circa (più di quanto dichiarato da Samsung), mentre in modalità Cinema si arriva a circa 1.450 cd/m2 - nits. Quest'ultimo valore è quello davvero significativo, poiché fa riferimento alla migliore modalità video tra quelle disponibili. La riproduzione dei colori è abbastanza fedele: le maggiori discrepanze di riscontrano sul ciano e sul verde ma non sono così pronunciate da compromettere la visione.

TV tarato in HDR

Con il bilanciamento del bianco a 2 e 20 punti si riesce ad ottenere un sensibile miglioramento di tutti i parametri. Il bilanciamento del bianco mostra poche e non significative imperfezioni e anche la curva EOTF segue il riferimento con notevole precisione. Il picco di luminosità scende un po' rispetto alla condizione di fabbrica: abbiamo misurato un valore poco inferiore a 1.400 cd/m2 - nits. La resa dei colori beneficia del buon funzionamento dei controlli presenti. Il tiangologo del gamut è molto ampio: abbiamo misurato una copertura dello spazio colore DCI-P3 pari al 98,8%, quindi pressoché totale e con un'ottima precisione complessiva. Il livello del nero, con Attenuazione locale su alto, si attesta a 0,1 cd/m2 - nits. Se si guarda il TV in ambiente oscurato è possibile migliorare la resa del nero sacrificando un po' il picco di luminosità. Impostando la retroilluminazione su 14 abbiamo ottenuto 0,04 cd/m2 - nits su schermate molto scure (logicamente il livello si alza comunque quando ci sono i picchi di luminosità). La luminosità massima cala invece a circa 1.000 cd/m2 - nits, quindi comunque più che sufficiente per i contenuti in HDR10.

Per quanto riguarda la gestione delle immagini in movimento, se si esclude l'Auto Motion Plus vengono riprodotte circa 300-400 linee di dettaglio. Con Auto Motion Plus attivo si aprono molte possibilità. Sono infatti presenti varie voci ed è possibile personalizzare l'intervento grazie alle voci "riduzione vibrazioni" e "riduzione distorsioni". Torna anche "Movimento nitido LED", cioè il black frame insertion, una soluzione potenzialmente utile per migliorare la risoluzione delle immagini in movimento. Sta all'utente valutare se sia opportuno ricorrere a questa funzione: la sua attivazione causa un abbassamento della luminosità (ma non è un problema rilevante: il TV è molto luminoso) e causa l'insorgenza di "flickering". Le immagini tendono a "sfarfallare" e questo può causare fastidio in alcune persone più sensibili (è del resto proprio questa sorta di "pulsazione" che consente di incrementare il dettaglio in movimento). Proprio per questo riteniamo che una prova diretta sia molto più valida di qualunque parere di terzi: ciascuno può valutare di persona il proprio grado di sensibilità e la propria tolleranza. Auto Motion Plus consente comunque di raggiungere le circa 1080 linee, attualmente il massimo possibile. Abbiamo infine misurato anche il volume colore relativo (cioè quello che fa riferimento al picco di luminanza raggiunto dal pannello). I dati che abbiamo ottenuto riportano un volume colore pari al 127% del Rec.709, all'85% del DCI-P3 e al 58% del BT.2020.

Volume colore relativo

Prima di concludere questo capitolo è opportuno soffermarsi anche sulla funzione AutoCal. Una volte collegati PC e TV tramite il cavo seriale si ottiene il controllo diretto di tutte le voci presenti nei menu relativi alle impostazioni video. Si tratta di un grande vantaggio poiché non è più necessario utilizzare il telecomando per variare i valori, tutti i parametri si modificano direttamente tramite CalMAN. In questo modo di acquisisce una notevole rapidità e si evitano le problematiche legate alla visualizzazione dei menu a video (i menu sono sullo schermo del PC). L'auto-calibrazione opera eseguendo numerose misurazioni per bilanciamento del bianco e colori. Non è però tutto completamente automatico: l'utente deve comunque indicare il grado di precisione inserendo il DeltaE desiderato ed operando alcune scelte (livello della retroilluminazione, modalità video eccetera). I risultati sono molto buoni e non necessiterebbero di ulteriori correzioni. Nei nostri test abbiamo deciso di apportare ulteriori affinamenti in modo da ottenere gli stessi risultati che abbiamo descritto per la calibrazione manuale. La differenza, rispetto alla modalità manuale, risiede nella quantità di tempo richiesto per ottenere i medesimi risultati: con AutoCal si riescono a sveltire enormemente i tempi. Un plauso quindi a Samsung e CalMAN per questa utilissima funzione che ci auguriamo di vedere sempre più spesso.

La Smart TV

La versione aggiornata della piattaforma Tizen si presenta con una veste molto simile a quella presente sugli SUHD 2016. Sono stati apportati alcuni piccoli ritocchi a livello grafico ma complessivamente le differenze sono piuttosto ridotte. Al centro dell'ecosistema troviamo sempre lo "Smart Hub", il portale che funge da accesso per tutti i contenuti legati alle funzionalità "smart". Come l'anno scorso si è cercato di non dislocare i contenuti all'interno di varie schermate o menu. Il TV propone un unico portale che permette di scorrere tutta l'offerta disponibile. L'impostazione è quindi molto razionale.

La bontà dell'interfaccia è già visibile da questi primi elementi. Posizionandosi sulle impostazioni, ad esempio, si possono scorrere tutte le opzioni ad accesso rapido. Il TV consente quindi di modificare vari parametri, quali modalità dell'immagine, uscita audio, connettività alla rete eccetera, senza dover necessariamente passare per il menu completo. Lungo il bordo inferiore sono invece presenti tutte le applicazioni o servizi. Il menu, a sviluppo orizzontale, mostra icone grandi e facilmente identificabili. Sopra al primo gruppo di icone è posto un secondo menu, sempre a sviluppo orizzontale. Sono qui presenti i contenuti accessibili tramite le singole applicazioni. Posizionandosi sopra le icone di YouTube o Netflix, ad esempio, è possibile scorrere i video iniziati o quelli consigliati. Se si vuole continuare la visione di un contenuto su Netflix, è sufficiente evidenziarlo nello Smart Hub e lanciarlo, senza bisogno di aprire prima l'applicazione e cercare poi il video desiderato al suo interno.

Ovviamente non poteva mancare un web browser integrato. La navigazione in rete è piuttosto rapida e reattiva, ma come sempre non riteniamo che si tratti di funzioni realmente interessanti per un televisore. Esistono infatti molti modi più comodi e anche più veloci per consultare i siti internet. Come abbiamo riportato parlando delle specifiche, è presente un microfono integrato nel telecomando. Si possono quindi impartire comandi vocali o effettuare ricerche utilizzando la propria voce. Il TV recepisce i comandi con precisione, ma del resto non è una sorpresa: anche il KS9000 che avevamo provato lo scorso anno si era dimostrato molto convincente da questo punto di vista. Come per altri prodotti dotati delle stesse funzionalità, anche in questo caso confermiamo che l'utilità dell'interazione vocale è limitata alla ricerca di contenuti o al lancio di qualche applicazione. Tralasciando la curiosità iniziale, ben difficilmente ci si troverà a sfruttare la voce per il cambio dei canali, la regolazione del volume o altri controlli di questo genere.


La gamma QLED TV è anche in grado di riconoscere le sorgenti collegate tramite HDMI. Come già i TV SUHD 2016, anche i modelli di fascia alta del 2017 sono in grado di identificare automaticamente i dispositivi connessi. Solitamente, quando si collega un decoder, una console, un media-player o qualsiasi altra sorgente a un TV si deve rinominare l'ingresso per poter identificare con precisione il prodotto in uso su quella determinata porta. L'alternativa consiste nel ricordare a memoria quale dispositivo è associato a ciascun ingresso. L'approccio utilizzato da Samsung è differente. I TV identificano automaticamente ciò che viene collegato e rinominano il relativo ingresso HDMI. Dopo aver identificato una sorgente sarà inoltre possibile programmare il telecomando in modo da poterne controllare tutte le funzioni. L'unità fornita in dotazione può quindi fungere da telecomando universale. All'utente non è sostanzialmente richiesto alcun intervento e questo rende tutto il processo molto semplice. Durante i nostri test abbiamo collegato un lettore Ultra HD Blu-ray Samsung e confermiamo la bontà di questo sistema. Quando si accede al menu del televisore vengono anche riportati a video alcuni comandi che consentono di accedere ai menu del lettore, facilmente contrassegnati con icone e didascalie che ne semplificano la leggibilità.


Per programmare i comandi Samsung sfrutta un database che contiene numerosi dispositivi. Ovviamente sussistono problemi per le sorgenti più diffuse (console, decoder, Sky, lettori di vario genere). Il database non può però comprendere qualsiasi dispositivo esistente, quindi se si utilizzano prodotti molto vecchi o di nicchia è possibile che il Q8C non riesca a riconoscerli e a controllarli con il proprio telecomando. Complessivamente il giudizio resta immutato rispetto allo scorso anno. Si tratta di una possibilità sicuramente gradita che può semplificare la vita agli utenti, specialmente quelli non molto esperti.

La disponibilità di applicazioni è ottima: tutti i principali servizi sono presenti e si possono scaricare anche alcune utili applicazioni. Citiamo Netflix, Infinity, Amazon, Wuaki.tv, Chili, YouTube, Dailymotion, Vimeo e Plex. Ove presente è ovviamente supportato lo streaming a risoluzione Ultra HD e sono disponibili anche alcune esclusive assolute. Su Infinity, ad esempio, è abilitato lo streaming in Ultra HD con e senza HDR (a seconda dei titoli), una possibilità non presente sui TV di altre marche. Molto buone anche le potenzialità video-ludiche. Abbiamo testato il Q8C con GameFly, un servizio di cloud gaming che permette di avviare vari titoli grazie allo streaming da PC in remoto. Il TV non esegue i giochi ma si limita a inviare i comandi impartiti e a ricevere un flusso audio-video. Con una connessione sufficientemente veloce e con latenza non eccessiva (consigliamo caldamente la connessione con cavo Ethernet), si riesce a giocare molto bene. Vedere titoli come Tomb Raider girare direttamente su un televisore, senza alcuna sorgente fisicamente collegata, è un'esperienza di sicuro impatto. Un'altra applicazione interessante è Steam Link, utile per riprodurre i giochi in streaming da un PC collegato alla rete locale.

I comandi possono essere impartiti tramite un joypad collegato al televisore. In alternativa è possibile ricorrere all'app "Smart View"disponibile per dispositivi mobile. L'app permette di controllare tutte le funzioni del TV, da quelle più scontate (volume, cambio del canale eccetera) a quelle più complesse, come l'immissione di testo, il controllo di un puntatore a video o anche i giochi. Sul display del proprio smartphone viene infatti replicata la configurazione di un joypad, provvisto di leve analogiche e di tutti i tasti. Si possono inoltre condividere i contenuti (immagini, video e musica) per visualizzarli sul grande schermo. L'utilizzo è piuttosto semplice e l'interfaccia è ben realizzata.

Complessivamente Tizen si è confermato un sistema molto stabile: durante le nostre prove non abbiamo riscontrato blocchi o problematiche tali da costringerci a spegnere o riavviare il TV. La reattività e la velocità sono ulteriormente migliorate. L'immissione di testo con il telecomando è rapidissima e anche tutte le altre operazioni vengono svolte con notevole prontezza. Ci troviamo di fronte a quella che attualmente si può considerare come la piattaforma più rapida tra quelle in commercio. Mettere in crisi il processore del Q8C è davvero difficile.

La prova di visione

Sono due gli elementi che colpiscono immediatamente quando si visiona il 55Q8C: la luminosità e il livello di dettaglio. La quantità di luce che il TV è in grado di emettere è molto superiore alla media. Questa caratteristica, abbinata alla notevoli capacità di intervento messe a disposizione dell'utente, permette di effettuare regolazioni accurate per una visione diurna in ambienti molto luminosi. In queste condizioni il Q8C non teme rivali. Si tratta di un prodotto sostanzialmente ideale per chi dispone di ambienti con elevata luminosità ambientale. Ad aiutare è anche il filtro posto sul pannello, capace di gestire molto bene le riflessioni provenienti dall'esterno e dal pannello stesso. Il rapporto di contrasto percepito è quindi alto. Le immagini non risultano mai slavate o eccessivamente spente.

La resa a video è molto "tagliente". Il QLED di Samsung è in grado di mettere in risalto anche i particolari più minuti. Le sorgenti Ultra HD vengono quindi valorizzate al massimo, esibendo tutto il dettaglio di cui sono dotate. Con sorgenti a risoluzione inferiore l'effetto non è ovviamente di pari livello, ma l'elettronica svolge comunque un ottimo lavoro per quanto riguarda upscaling e deinterlacing. Il Q8C tende infatti ad esibire sempre un alto livello di dettaglio, ma non esasperandolo a tutti i costi in qualunque situazione. Questo permette di non enfatizzare i difetti presenti su segnali meno nobili e quindi inevitabilmente costellati da varie imperfezioni. Se occorre si può comunque agire sul parametro nitidezza per ammorbidire un po' il quadro. Va da sé che quando si guardano canali TV a risoluzione SD, quindi spesso molto complessi, bisogna mettere in conto un peggioramento generale che come sempre non dipende dall'elettronica. Le informazioni di partenza sono infatti molto scarse e nemmeno il processore video più prestante al mondo può fare i miracoli.

Il pannello VA offre prestazioni molto convincenti. Il livello del nero è molto basso anche su schermate non completamente nere. Ne deriva un elevato rapporto di contrasto nativo che posiziona il QLED Samsung tra i migliori LCD sul mercato per quanto riguarda la visione in SDR (Standard Dynamic Range). Il local dimming si comporta tendenzialmente molto bene quando deve gestire la gamma dinamica standard. Normalmente il "blooming" (gli aloni che si creano intorno a porzioni luminose dell'immagine contornate dal nero) è contenuto e durante la visione reale di contenuti non è facile scorgere difetti. Nei film in formato più panoramico del 16:9 e caratterizzati da forti contrasti (presenza di luci intense in scene molto scure, ad esempio), si possono a volte notare alcuni aloni verticali che si vengono a creare in corrispondenza delle bande nere. Questo effetto, che abbiamo già riscontrato su altri LCD, è legato alla posizione dei LED, disposti lungo il bordo inferiore del pannello e quindi impossibilitati a spegnere la retroilluminazione in corrispondenza di segmenti orizzontali (come le bande nere, per l'appunto). Parliamo comunque di casi limite che non si verificano spesso.

L'esemplare che abbiamo testato non ha evidenziato problematiche rilevanti per quanto riguarda l'uniformità. Esaminando il pannello con schermate di test con livelli del grigio tra il 3% e il 5% abbiamo potuto appurare una sostanziale assenza di "banding" (le strisce verticali che a volte si manifestano su pannelli poco uniformi), confermata anche dalla visione di contenuti sportivi (sulle carrellate laterali veloci è più facile scorgere questo tipo di difetti). La retroilluminazione sul bordo inferiore non ha messo in luce "clouding" (zone più chiare che si presentano come una sorta di nuvolette). Volendo cercare il proverbiale ago nel pagliaio si può dire che agli angoli inferiori filtra una quantità di luce leggermente superiore, ma si tratta di una difformità tanto contenuta da risultare visibile praticamente solo con schermate test e comunque poco rilevante.


Come sempre abbiamo eseguito prove con varie tipologie di sorgenti. Netflix, Amazon Prime Video, Infinity e tutti gli altri servizi in streaming rendono vengono gestiti senza alcun tipo di problema. Da questo punto di vista i TV di fascia alta sono ormai una garanzia: se si nota qualche limite durante la riproduzione è per cause imputabili al materiale utilizzato all'origine e non ai singoli prodotti. Infinity merita però qualche parola in più. Mediaset e Samsung hanno stretto un accordo in esclusiva per i contenuti a risoluzione Ultra HD con e senza HDR. Il Q8C permette quindi di accedere anche a questa libreria aggiuntiva, una possibilità sicuramente gradita. Il catalogo non è immenso ma la qualità media è buona e permette di sfruttare tutte le capacità del prodotto, dalla risoluzione nativa a HDR.


Per saggiare a fondo le prestazioni è imperativo testare le sorgenti con la massima qualità al momento disponibile. Ci riferiamo ovviamente agli Ultra HD Blu-ray. Il picco di luminosità è più elevato di quello del KS9000: parliamo di circa 1.400 cd/m2 - nits contro le oltre 1.900 cd/m2 - nits del Q8C. Con TV tarati la differenza si riduce ma rimane comunque una differenza di circa 200 cd/m2 - nits. A fare la vera differenza è però il "tone mapping", l'elaborazione che adatta la luminosità dei contenuti al picco del pannello. Q8C gestisce questo aspetto in maniera più convincente rispetto ai TV SUHD. La gestione tende ad essere molto equilibrata: nei mezzi toni il televisore privilegia leggermente la luminosità, ma in generale si attiene piuttosto rigorosamente ai riferimenti, grazie anche alla notevole riserva di luce a sua disposizione. Ne deriva un quadro globalmente corretto con immagini luminose e caratterizzate da un elevato numero di dettagli, sia alle alte luci, che generalmente non vengono "bruciate" (non sfuma tutto verso il bianco), sia alle basse luci, che restano quindi intelligibili anche nelle immagini molto scure.

La scelta di utilizzare una retroilluminazione LED Edge comporta però alcuni limiti. Tutti gli LCD di questo tipo devono scontrarsi con l'aumento del livello del nero. La luminosità elevata va infatti ad impattare direttamente su questo parametro, imponendo sacrifici quando si tratta di riprodurre contenuti in elevata gamma dinamica. Gli effetti si notano quando Q8C deve gestire picchi elevati in scene molto scure. Il local dimming, che sostanzialmente può operare solo per strisce verticali, non è sempre in grado di intervenire con precisione. Ne deriva una maggiore presenza di aloni luminosi rispetto alla visione in gamma dinamica standard. I punti più critici sono sempre le bande nere: capiterà di notare che la retroilluminazione su queste strisce orizzontali è in realtà accesa ed emette una quantità di luce percepibile ad occhio. Mitigare questi effetti è possibile. Il consiglio è lo stesso che abbiamo fornito per altri TV con una configurazione simile: ricorrendo a fonti di luce soffuse collocate in ambiente si può ingannare l'occhio. Il contrato tra la luminosità dello schermo e quella ambientale consente di percepire un livello del nero più basso (quindi più nero) di quanto non sia in realtà. Si tratta ovviamente di un artificio, ma è uno stratagemma che funziona sempre e può portare benefici concreti.


Sulla qualità di visione impatta anche la posizione in cui si trova lo spettatore. Le qualità e le limitazioni dei pannelli VA sono del resto note. Basso livello del nero, elevato rapporto di contrasto ma angolo di visione non molto ampio. La struttura dei pixel dei QLED sembra aver effettivamente sortito migliorato un po' la situazione rispetto ai modelli del 2016. Il livello raggiunto non è però ancora sufficiente a scongiurare una serie di effetti negativi per chi si siede in posizioni non in prossimità del centro. Le posizioni più angolate hanno un effetto negativo anzitutto sul nero, che risulta più elevato. Vi sono poi effetti anche sul local dimming: gli aloni si notano tanto più facilmente quanto più ci si allontana dalla posizione ideale di visione. La sezione audio ci ha sorpreso in positivo: da un prodotto così sottile, senza soundbar o altre soluzioni evolute, non ci aspettavamo un grande risultato. Le prestazioni sono invece piuttosto buone: medie e alte frequenze vengono riprodotte con discreta precisione anche a volumi più sostenuti. La potenza erogata è sufficiente a riempire anche ambienti di dimensioni non contenute. La separazione tra i canali è convincente mentre i bassi risultano un po' fiacchi, un fatto del resto non sorprendente visto lo spazio a disposizione.

Una piccola nota anche sul One Connect Box: durante l'uso tende a scaldarsi sensibilmente. Non abbiamo mai riscontrato malfunzionamenti dovuti alla dissipazione del calore, ma consigliamo per precauzione di installarlo in luoghi ben areati, in modo che il calore generato possa trovare il giusto sfogo. Chiudiamo come sempre con l'input lag, il ritardo nella risposta ai comandi impartiti. Samsung è ormai una garanzia da questo punto di vista e il Q8C non fa eccezione. Il ritardo che abbiamo misurato è basso in tutte le modalità, quindi sia Full HD sia Ultra HD, con o senza HDR. Il valore che abbiamo registrato è 23,7 ms.

Conclusioni
L'elevata luminosità lo rende il TV ideale per ambienti ben illuminatiImmagini molto dettagliateDesign e qualità costruttivaLa Smart TV è ai vertici della categoriaIl One Connect Box conferisce un'ottima versatilitàOttima qualità delle immagini in SDRLa copertura degli spazi colore è molto ampiaInput lag basso in tutte le modalitàPicco di luminosità elevato in HDR...
... Ma il local dimming in HDR non è sempre efficaceAngolo di visione non molto ampioPrezzo di listino non contenuto

Il passaggio dagli SUHD ai QLED ha portato ad un affinamento generale delle prestazioni. Il design, la costruzione e la qualità dell'immagine evidenziano miglioramenti rispetto a quanto visto l'anno scorso sui modelli di pari fascia. Anche la piattaforma Tizen si è ulteriormente evoluta e offre un'esperienza molto appagante. Per velocità, affidabilità e numero di servizi è al momento la soluzione che si pone ai vertici del mercato. La visione di contenuti in gamma dinamica standard è molto appagante. Il livello del nero è molto contenuto e il local dimming si dimostra efficiente nella quasi totalità delle situazioni. L'elevato livello di dettaglio permette di sfruttare appieno la risoluzione del pannello. Quest'ultimo è capace di esprimere una luminosità davvero molto alta, tale da renderlo un candidato ideale per la visione in ambienti molto ben illuminati. A contribuire in tal senso è anche l'ottimo filtro frontale: tutte le riflessioni vengono gestite molto bene. Questo permette di rappresentare sempre un ottimo livello del nero (e quindi un alto rapporto di contrasto) e colori con la giusta saturazione.

L'elettronica si è dimostrata capace di svolgere bene i propri compiti. Come abbiamo menzionato in altre recensioni, l'idea di ricorrere ad un box esterno per le connessioni ci è sempre piaciuta. Offre una maggiore versatilità (soprattutto quanto si posiziona il TV a parete: eviterete di infilarvi in spazi angusti per collegare una chiavetta USB o un cavo) e semplifica molte situazioni, compreso l'occultamente alla vista dei numerosi cavi. Rendere sostanzialmente invisibile il filo in fibra ottica è davvero molto semplice.

Come tutti i TV LED Edge i limiti emergono soprattutto durante l'uso di sorgenti in HDR. I LED posti lungo un unico lato non permettono di sfruttare un local dimming così evoluto da risultare efficace anche con immagini con forti contrasti. Va quindi messo in conto una resa non ottimale in ogni circostanza, specialmente se si presta attenzione alle bande nere eventualmente presenti su schermo. La resa resta comunque globalmente piacevole (specialmente se si evita di guardare il TV completamente al buio), merito di un buon "tone mapping" e di un picco di luminosità elevato. Il pannello ha esibito una buona uniformità e, come tutti i pannelli VA, non dispone di un angolo di visione ampio (su questo aspetto Samsung dovrà ancora lavorare).

Davvero ottimo l'input lag, contenuto in tutte le modalità video possibili. L'uscaling dal Full HD o l'attivazione di HDR non influiscono sulla reattività ai comandi. Da questo punto di vista il Q8C è tra i migliori prodotti sul mercato, un acquisto sicuramente consigliato ai videogiocatori. Il prezzo di listino non è invece contenuto e posizionerebbe il prodotto in una fascia di mercato piuttosto affollata. Fortunatamente il prezzo su strada è sensibilmente più basso e rende l'acquisto molto più consigliabile, in particolare modo per coloro che vogliono un prodotto tuttofare, a suo agio praticamente in tutte le situazioni e non da vedere necessariamente la sera a luci spente.

Un ringraziamento ad Audioquality per il supporto logistico.


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Commenti

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Alessandro Tognoni

Cortesemente si può avere la lista dei decoder video? In particolare m'interessa sapere se la TV in questione legge i file MKV x265.
Grazie.

Raul

Io ho il Q8 55 flat, dopo aver reso un LG Oled con colori che non hanno nulla a che vedere con i Qled di Samsung, poi i neri sono già abbastanza profondi e non esagerati come gli oled e poi non parliamo di questi pixel che vedi sulla schermata e su ogni video che si accendono e si spengono in continuazione. Adesso dopo mesi mi sono accorto realmente del grande salto di qualità della Samsung Qled, rispetto agli Oled che di innovativo ha solo sto nero del quale non ne vedo ne la differenza e nemmeno l'utilità. Poi il design ma soprattutto il sistema operativo Tizen offre vantaggi molto superiori agli Lg/Sony/ed altri . Niente... Mi sto godendo realmente un televisore davvero eccezionale. Il prezzo è ancora altino ma non ho voluto aspettare, non importa.

giacomo

si è meglio anche se aspetterei la nuova serie xf90 di sony che è full led ed ha un processore molto performante. Circa gli oled i problemi non sono ghosting e degradazione ma altri che nel 90% dei casi non sono percettibili se non cercati appositamente. Se devi pensare ad un oled prendi A1 di sony.

AndreaBGO

ciao, secondo te il Sony xe93 è superiore al SamsungQ8? sono terribilmente tentato dall'Oled, ma ho visto alcuni test recenti e il gosting e degradazione possibile del pannello mi frenonan, quindi sto pensando a scelte più conservative..

Diana

Fermiamoci per vedere Sand Castle e copia qui il sito web >>> CINEMAFOX3D.BLOGSPOT.COM

Cla Martella

in questi giorni con l'offerta della samsung che ti rimborsa l'iva il qled8c si porta a casa a circa 1400 euro...a questa cifra è buono si può prendere di meglio?

Massimiliano Fardo

Sopratutto assistenza..... anche se poi acquisti il tuo bel cinesone da amaxon e il problema passa e va.... :/

Oliver Cervera

Che botta! Allora non spengono il sistema, lo mettono in ibernazione.

Alex

Nei sogni

Alex

La mia non più di 2 secondi (MU7000)

Kevin

Si esatto adesso che alcuni oled scendono sotto ai 1500 per circa 800€ puoi prenderti un ottimo led da 55

Filippo Rossano

La serie 7500 non sarebbe un mid range?? Ma cosa stai dicendo te, un edge led HDR con 400 nits di picco cosa mi rappresenta? Pure l'8600 che è superiore si ferma a 700, questi non sono top di gamma. Poi che Samsung abbia una gamma OLED è pure invenzione, i QLED sono tutti degli edge led tranne il Q9 che è un full led da 75", non c'entrano una mazza con l'OLED.

Filippo Rossano

Non si scappa per scelta di mercato ma questo non vieta a nessuno di fare tv FHD in HDR, Sony li ha proposti, con resa HDR pessima così come lo è per l'XE 70 che ha 360 nits di picco...
È un Sony HX855, top di gamma Sony dell'anno 2012.

Carlo

yeah, finalmente ci siamo capito. In sintesi, per tutto quello che ho letto e per le info che ho acquisito, se non si ha un capitale notevole da spendere, conviene un LED al top che comunque se la cava bene anziché dissanguarsi per tecnologie non ancora del tutto pronte (e comunque molto più costose). Questa è la mia visione... :)

Kevin

Ok, però resta il problema che confrontare un LED di fascia alta con un OLED non ha senso visto che il primo ne esce distrutto. L'unico paragone possibile sono i LED di fascia top (i QLED di Samsung o lo Z9 di Sony) che possono diventare interessanti se usati in situazioni dove è necessaria un altissima luminosità, ma a livello di prezzo si finisce nella stessa fascia degli OLED che per tutto il resto restano preferibili.

yessa772

meglio lg

Midnight

La serie J sicuramente, ma anche la serie A per certi modelli (per fortuna esiste lo street price)

Carlo

Letto ampiamente fiumi di articoli al riguardo, quando devo scegliere un prodotto faccio così. Quel che intendo è che ad oggi Samsung propone QLED come top del settore e sono l'evoluzione del LED (così come lo è l'OLED che si, come dici tu, non ha retroilluminazione). Ciò non toglie, che sia QLED o OLED (c'è anche PLED volendo, anche qui potremmo discuterne per ore) vengono proposti sul mercato a prezzi ben più alti del LED, sebbene siano comunque tecnologie non del tutto pronte e raffinate.

Kevin

I QLED attuali di Samsung non hanno niente a che vedere con gli OLED. Sono soltanto dei led potenziati con un filtro di minuscole particelle che permette di filtrare meglio le componenti cromatiche.
I veri quantum dot devono ancora arrivare e, come gli OLED, non avranno bisogno di retroilluminazione. Se ti interessa approfondire ti lascio un articolo pubblicato su hdblog qualche giorno fa: https://altadefinizione .hdblog. it/2017/01/10/Nanosys-Quantum-Dot-futuro-Photo-Emissive/

Oliver Cervera

Domanda banale. Queste TV quanto ci mettono ad accendersi A FREDDO? (ovvero da presa scollegata)

berserksgangr

tutti si scordano che tra Apple, Samsung e i cinesi/oni c'è la differenza di ricerca e sviluppo, marketing, produzione con fonti di energia rinnovabile, assistenza...

Massimiliano Fardo

Io ho preso il ue49mu6220 da unieuro (49") per il Black friday..... fantastico anche esso! Anche se già inizio a sentire la mancanza del one remote control proveniente da una tv da 32" pollici scusa, con il tim vison connesso (e quindi con i comandi vocali disponibili)

Massimiliano Fardo

A quelli cinesi immagino.... il problema è che danno un tipo si comfort totalmente differente rispetto ai telefoni di samsung

Carlo

bene, ora che hai dimostrato che ce l'hai durissimo, saresti anche così carino da argomentare? Su Eprice c'è una carriola di modelli LED top Samsung così come di modelli QLED (che di fatto è l'OLED secondo Samsung), dove starei facendo confusione?

giacomo

Tv fuori da ogni logica di mercato. Nel black friday portavi a casa con 3000 euro un a165 pollici e con meno di 2000 il 55, con 999 euro il Sony xe90 da 55 o a 1500 il b7, tutte tv nettamente superiori all’edge Led Samsung

Kevin

"Pure Samsung ha modelli top sua LED che OLED", credo che la confusione la stai facendo tu

LeChuck

Resta la mia obiezione.
Il punto non è focalizzarsi sui 4k, il punto è che se si vogliono determinate caratteristiche (quelle che ho già elencato) non c'è scelta, o guardi ai 4k o guardi ai 4k. Non si scappa.

Modello del televisore?
È la prima volta che sento di un pannello commerciale (per "televisori") a più di 10bit. Soprattutto se consideriamo anche i 5 anni di "anzianità".
Anzi, tutt'oggi, su modelli di fascia bassa, si vedono spesso i 10bit ottenuti con pannelli 8bit + FRC.

Svasatore

In condizioni di visioni perfette cioè al buio l'oled é migliore.
In condizioni di luminosità se la giocano.
Non direi che non c'è partita.
Tizen mi sembra più veloce e bello di web os.
Ovviamente Pana e Sony sono dietro su questo.

Maxhd2

Se spendi più di mille euro senza dubbio vai di oled è un altro guardare secondo me

Carlo

Philips ha la serie 7500 che non è mid range per nulla, anzi... Pure Samsung ha modelli top sia LED che OLED, secondo me stai facendo un po' di confusione. Comunque non importa, io la mia scelta l'ho fatta e sono in attesa che mi arrivi in questi giorni, per cui a posto così! :)

Nicola Buriani

L'A1 lo abbiamo testato mesi fa, se cerchi "65A1" trovi la prova (ti metterei il link, ma viste le bizze di discuss facciamo prima così).
Per gli altri ti saprò dire a breve.

Filippo Rossano

Ma Philips che top gamma LED ha? Sono tutti mid range, per quanto riguarda Sony leggi il commento di prima, non è solo per l'OLED ad aver un prezzo più alto, in più il Sony A1 da 65" costa esattamente uguale al ZD9 da 65" e Sony è l'unica ad avere in gamma modelli top sia LED che OLED.

Carlo

Non ci stiamo capendo... Un LED top gamma Philips, Sony, Samsung etc costa sempre meno del corrispettivo OLED, stessa marca, per qualsiasi Street price di qualsiasi sito on line tu possa consultare. Sono sei mesi che monitoro televisori e solo l'altro giorno ho provveduto all'acquisto, quindi sui prezzi penso di essere piuttosto aggiornato! :)

Filippo Rossano

Se magari avessi letto quello che ho scritto, ho detto che il 4K nel suo caso non era una priorità e quindi di non focalizzarsi solo su quei modelli perché non è detto che diano vantaggi oggettivi. Il pannello stando ai dati che si hanno è un 12 bit nativo.

vincenzo francesco

c'era il 25% anche da MW però prima di prendere la nuova tv vorrei sciogliere il dubbio su quale tecnologia buttarmi

Filippo Rossano

Ovviamente a parità di marchio è una cosa senza senso, LG e Panasonic hanno tolto gli LCD top di gamma dal listino. Listino alla mano le serie top di Sony (XE93) e Samsung (Q7 in su) costano di più del B7. Un 65" LED top di gamma come lo ZD9 costa a listino 4 mila euro esattamente come gli OLED LG. Oltre i 65" invece non c'è proprio paragone. Paragonare l'OLED Sony con i suoi top gamma LED non ha senso perché la differenza non è solo nel pannello ma anche nella qualità costruttiva, nel tipo di altoparlanti ecc.

Carlo

trovami una 55" Oled che costi meno di una Led, ovviamente a parità di marchio! :)
Ma che stai a dì? Le OLED di qualsiasi marca costano decisamente ben di più di quelle LED, e per qualsiasi taglia.

Maxhd2

Col 25% di sconto di unieuro di sett. Scorsa lo portavi via a 1700 circa...

berserksgangr

bè se non S8, parlando degli altri modelli, sarebbero cari rispetto a quali altri marchi?

Antonio63333

Scarsa luminosità oltre 600 nits? Impastatura dell'immagine? Ho citato un Panasonic, altro che impastato anche sulle scene al buio distingui tutto. Cosa che sicuramente non succede su quell'lcd che avendo un nero che nella migliore delle ipotesi arriva a 0,015 taglia tutti i particolari al di sotto di questo valore che sono tanti! Ripeto non è un cattivo tv ma considerati i prezzi dei TV Oled, che sono superiori non di poco, il prezzo non dovrebbe superare i 1000 euro.

vincenzo francesco

Venerdì per un pelo non ho festeggiato il black Friday con questa.
Bellissima!
Può andare bene anche per videogiocarci?

https://uploads.disquscdn.c...

LeChuck

E allora facciamo così.
In quella fascia di prezzo trovami UNO, uno solo, televisore FullHD di pari dimensioni che sia oggettivamente migliore (leggasi "abbia caratteristiche migliori") dell'XE70.

IL_Luca

A me piacciono molto gli OLED lg (e infatti è quello che ho preso io

Fabrizio Trani

Sono previste recensioni/confronti tra gli oled Sony a1 - lg c7 - panasonic ez950?

Nicola Buriani

Sì, è in arrivo.

andrea55

Poi il confronto indiretto lo può sempre fare il lettore, se proprio serve un consiglio ci sono anche i commenti.
Comunque ottima recensione, complimenti

andrea55

A mio parere questa recensione è molto approfondita e ci sono tutti gli elementi per un confronto indiretto, i livelli sono talmente alti che non si potrebbe risolvere il confronto con poche righe.
Nei centri commerciali non si vedranno le differenze a livello approfondito ma che ad esempio un Qled è un gradino sopra il Ks in colore e gestione dell'immagine si vede

dodicix

Sui 1300 ho visto il LG 55B6V, l'entry level della gamma OLED del 2016. A mio avviso è ancora più che ottimo, anche se superato dalla serie 2017. Se scendesse ancora un po' di più rispetto al suo successore, sarebbe un best buy!

Filippo Rossano

Avete in programma una prova per l'XE90? :)

Filippo Rossano

Se l'XE70 avesse almeno la metà di quello che dici tutto sto discorso avrebbe un senso. Peccato non sia così, peccato che un'immagine del digitale terrestre sia appena valida pure con scaler con i controc@zzi perché un conto è la definizione e un conto sono gli artefatti, peccato che su quella fascia di prezzo l'HDR sia solo un'etichetta e quei valori di nits solo un miraggio, vuoi che continui?
Non ho detto che il 4K sia inutile, ma in quella fascia di prezzo quasi sempre si, in questo caso si. Il mio tv 40" Sony di 5 anni fa monta un pannello 12 bit se è per questo, non ha l'etichetta dell'HDR ma sicuramente una resa cromatica migliore del XE70.
Bisogna dare i consigli in un contesto, i tuoi "molto probabilmente" non sono dei "sempre".

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