09 Settembre 2019
La Video Electronics Standard Association (VESA) ha creato DisplayHDR, una certificazione che permette di classificare le prestazioni dei monitor LCD per PC capaci di visualizzare l'elevata gamma dinamica. La prima stesura delle specifiche (DisplayHDR 1.0) stabilisce tre livelli: DisplayHDR 400, DisplayHDR 600 e DisplayHDR 1000. Le specifiche sono state fissate con la collaborazione di oltre due dozzine di compagnie, inclusi i produttori di display, schede grafiche, CPU, pannelli, e tecnici esperti nella calibrazione.
DisplayHDR nasce quindi per il mercato PC, ma in futuro potrebbe trovare impiego anche in altri settori. Lo scopo della certificazione consiste nel fornire uno strumento rapido ed affidabile per valutare le prestazioni dei display in HDR. Vediamo i tre livelli in dettaglio:
Si tratta della base di partenza per la visualizzazione di contenuti in elevata gamma dinamica. Il primo requisito richiesto è un picco di luminosità pari a 400 cd/m2 - nits sul 10% dello schermo. La stessa quantità di luce deve poter essere emessa per brevissimi momenti anche sul 100% dello schermo. VESA motiva questo requisito con la necessità di riprodurre a video grandi esplosioni o effetti di luce. Se si parla invece di immagini presenti a lungo su schermo, il picco di luminosità scende a 320 cd/m2 - nits.
I monitor DisplayHDR 400 devono essere provvisti di global dimming (controllo globale delle retroilluminazione, quindi non a zone come sul local dimming) e devono assicurare un livello del nero pari ad almeno 0,4 cd/m2 - nits. Il rapporto di contrasto non può essere inferiore a 955:1. Per quanto riguarda i colori viene fissato un solo requisito: una copertura dello spazio colore BT.709 pari ad almeno il 95%. I display devono elaborare il segnale a 8-bit con driver che operano a 8-bit reali (VESA sostiene che normalmente si utilizzano driver a 6-bit e si simulano gli 8-bit ricorrendo al dithering).
Si tratta del livello intermedio, ritenuto idoneo per utenti avanzati e alcune categorie di professionisti. Il picco di luminosità sale a 600 cd/m2 - nits sul 10% dello schermo. Come per DisplayHDR 400, la stessa quantità di luce deve poter essere emessa per brevissimi momenti anche sul 100% dello schermo. Il picco di luminosità scende a 350 cd/m2 - nits se si parla di visualizzare immagini a pieno schermo per un lungo periodo.
I monitor DisplayHDR 600 devono essere provvisti di local dimming e devono assicurare un livello del nero pari ad almeno 0,1 cd/m2 - nits. Il rapporto di contrasto non cambia rispetto al livello base e non deve essere inferiore a 955:1. È richiesta copertura pari ad almeno il 99% dello spazio colore BT.709 e pari ad almeno il 90% del DCI-P3. I display devono elaborare il segnale a 10-bit. L'ultimo requisito riguarda il local dimming: il segnale a video e il controllo della retroilluminazione devono operare in sincrono, con una latenza che non può superare gli 8 fotogrammi.
Si tratta del livello più evoluto, ritenuto idoneo anche per i creatori di contenuti. Il picco di luminosità sale a 1.000 cd/m2 - nits sul 10% dello schermo. La stessa quantità di luce deve poter essere emessa per brevissimi momenti anche sul 100% dello schermo. Il picco di luminosità scende a 600 cd/m2 - nits se si parla di visualizzare immagini a pieno schermo per un lungo periodo.
I monitor DisplayHDR 1.000 devono essere provvisti di local dimming e devono assicurare un livello del nero pari ad almeno 0,05 cd/m2 - nits. Il rapporto di contrasto è immutato: deve essere non inferiore a 955:1. Per quanto riguarda i colori sono richieste le stesse prestazioni dei monitor DisplayHDR 600: una copertura pari ad almeno il 99% dello spazio colore BT.709 e pari ad almeno il 90% del DCI-P3. I display devono elaborare il segnale a 10-bit e devono assicurare una bassa latenza tra la visualizzazione del segnale su schermo e il controllo della retroilluminazione (parliamo sempre di 8 fotogrammi come massimo).
Le certificazioni vengono applicate solo dopo una fase di test che comprende vari passaggi:
- Tre test sui picchi di luminanza con diversi scenari: picchi elevati su zone ridotte del pannello, picchi brevissimi su tutto lo schermo, utilizzo in ambienti luminosi (all'aperto o in uffici con molta luce)
- Due misure del contrasto: nativo e con local dimming attivo
- Test sulla copertura degli spazi colore BT-709 e DCI-P3
- Test sulla profondità del colore
- Test sulla latenza: viene misurata la velocità con cui la retroilluminazione si adatta ai cambiamenti di luminosità
A seguire la tabella che riepiloga tutte le specifiche:
Commenti
Esistono anche TV che rispondono a queste caratteristiche?
Gentilissimo! Grazie per il termine tecnico che non mi sopraggiungeva.
Ti farò sapere ma, intanto, leggo malcontenti sparsi per gli schermi Eizo (non generalizzo ovviamente). Non capisco se in media ci siano tante unità fallate che escono dalla fabbrica oppure soffrono di diversi problemini che in schermi di un certo livello non si possono tollerare.
Nello specifico non posso aiutarti, ma due dritte posso dartele.
Un paio delle migliori marche sono dell e eizo.
Una volta individuato il modello dovresti cercare in rete recensioni molto professionali dove mettono in evidenza difetti e pregi.
"Categoricamente nessuna assenza di ritardo mentre muovo il cursore del mouse e visualizzo nei due schermi" questo dato si chiama inputlag.
Nei pannelli tn è quasi assente nei modelli top ma per grafica, qualità dei colori e angoli di visione non vanno bene per uso professionale quindi quelli escludili.
In genere quelli per uso professionale sono i pannelli ips o altri. I dati di inputlag le trovi proprio nelle recensioni, valuta per cercare un buon compromesso.
Hai fatto questa domanda proprio per evitare tutto questa ricerca? ... Dubito che qui trovi qualcuno che si ricordi a memoria tutti questi dati.
Approfitto dell'argomento per chiedervi un consiglio su dei monitor da lavoro da connettere alla workstation portatile e lavorare.
Le cose importanti per me sono:
1) Categoricamente nessuna assenza di ritardo (mentre muovo il cursore del mouse e visualizzo nei due schermi)
2) Ottima fedeltà cromatica
3) Minimo 34" poiché lavoro spesso con programmi CAD con le classiche 4 viste.
Vi ringrazio anticipatamente
Capisco. Chissà quanto dovremo aspettare.....
Nessuno lo copre interamente, per ora si utilizza come "contenitore" e si misura la copertura in DCI-P3.
Ottimo
Il Bt2020 ancora non se ne parla proprio?
E, aggiungerei, solo per chi decide di pagare per farsi certificare.
Per i 10bit ci vuole una scheda grafica di fascia alta, ma penso che anche i monitor con questa certificazione saranno per uso professionale,
Contrasto di mille miliardi a 1 e 2 milioni di hz
Non c'è uno standard per la durata nel tempo dei picchi, anche se generalmente i picchi elevati durano pochissimo (rischierebbero di risultare anche fastidiosi se fossero prolungati).
Grazie dell'info. Ho appena controllato e non mi sembrano delle condizioni stringenti.
A me che interessa in particolar modo l'HDR, per me l'unica vera innovazione, non mi basta sapere che una tv ha 1000 nits di picco perchè non so a che valori si assesta normalmente e per quanto regge i 1000nits.
Sbaglio?
Spero facciano qualcosa di simile anche per le TV ...
Ultra HD Premium, però copre solo i prodotti di fascia alta.
Qualcosa di simile esiste per il mercato consumer?
Anche perchè tra Dolby Vision e HRD10, non sembra esserci uno standard convidiso ed i produttori sono noti per utilizzare scale arbitrarie per qualsiasi aspetto.
Ottimo! In attesa di nuovi monitor con questi standard...